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Osservatorio sui media 25 Lug 2005

Germania: scoppia la guerra della free press, la Bild pronta al lancio

Scoppia la battaglia delle free press in Germania. In risposta alla mossa dell’editore norvegese Schibsted-Verlag, che sta per lanciare il proprio quotidiano gratuito nelle più grandi città tedesche, anche la Bild ha deciso di scendere in campo con la propria free press.

Scoppia la battaglia delle free press in Germania. In risposta alla mossa dell’editore norvegese Schibsted-Verlag, che sta per lanciare il proprio quotidiano gratuito nelle più grandi città tedesche, anche la Bild ha deciso di scendere in campo con la propria free press.

(Astro9colonne) - Berlino, 25 lug – Scoppia la battaglia delle free press in Germania. In risposta alla mossa dell’editore norvegese Schibsted-Verlag, che sta per lanciare il proprio quotidiano gratuito nelle più grandi città tedesche, anche la Bild ha deciso di scendere in campo con la propria free press. “E’ un progetto al quale stiamo lavorando da tempo – ha dichiarato il direttore editoriale della Bild Christian Nienhaus -. Puntiamo a uscire in 15 città con un giornale che sarà distribuito in milioni di copie”. “Non vogliamo scendere per primi sul mercato – ha aggiunto un portavoce della Springer-Verlag, casa editrice che comprende oltre alla Bild anche Die Welt -. Usciremo solo dopo che qualcun altro avrà aperto una free press, perché ogni giorno senza giornali gratuiti è un buon giorno”. Ovviamente anche Metro, colosso della free press europea, sta sondando da tempo il mercato tedesco, ma ha sempre rinviato il lancio sulla Germania, forse anche a causa della scarsa fortuna che cinque anni fa riscosse l’esperimento di “20 minuti”, giornale gratuito distribuito a Colonia costretto alla chiusura dopo 19 mesi. Secondo Nienhaus c’è anche la possibilità che la nuova free press venga realizzata in collaborazione fra la Bild e il tabloid berlinese B.Z., anche se di fronte alla possibilità che l’attuale allegato di Die Welt, il “Welt kompakt”, diventi un giornale gratuito a sua volta è categorico: “Die Welt è un prodotto di prima classe, che non può essere regalato”.

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