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GP del Mugello di F1, Ast e Ussi: «L'esclusione dei media locali ha penalizzato la Toscana»
Associazioni 14 Set 2020

GP del Mugello di Formula 1, Ast e Ussi: «L'esclusione dei media locali ha penalizzato la Toscana»

«Il territorio ha percepito solo minimamente la manifestazione», lamentano i rappresentanti dei giornalisti. «Ci auguriamo che questa non felice esperienza - aggiungono - abbia dimostrato che escludere i cronisti toscani dagli accrediti ha minimizzato un evento di portata mondiale».

«È stato un flop mediatico, per quanto riguarda la Toscana, il primo Gran Premio di Formula 1 al Mugello. Il territorio, che aspettava l'evento da almeno 50 anni, ha percepito solo minimamente la manifestazione. Colpa del Covid, certo. Ma a maggior ragione avrebbero dovuto essere coinvolti i giornalisti toscani, con i mezzi d'informazione della Toscana (radio, tv, giornali online e carta stampata) che avrebbero potuto far vivere alla gente un appuntamento che, invece, è stato visto come una semplice gara lontana, che sembrava trasmessa dal Nurburgring o dall'Australia. Un'informazione colonizzata». Questa la denuncia dell'Associazione Stampa Toscana e del gruppo regionale dell'Unione stampa sportiva all'indomani dell'evento sportivo.

«Fecero epoca – aggiungono –, tanto per citare un esempio, i mondiali di ciclismo del 2013. Stavolta, proprio la mancanza del pubblico consueto sulle tribune dell'Autodromo (salvo poche centinaia di persone che si sono potute permettere costosissimi biglietti, oppure  gli amministratori invitati che si sono vantati di esserci immortalandosi con i selfie) ha impedito che ci fosse quella partecipazione, anche indiretta, che una gara di Formula 1 avrebbe potuto portare se adeguatamente raccontata dai media locali, indipendentemente dal risultato sportivo».

Associazione Stampa Toscana e Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi si augurano che «questa  non felice esperienza abbia dimostrato a Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di Firenze e comuni del Mugello, che escludere i giornalisti toscani dagli accrediti, oltre ad essere una scelta colpevolmente ingiusta e ingiustificata per la pluralità dell'informazione, ha minimizzato un evento di portata mondiale, che avrebbe dovuto rappresentare un'opportunità, anche economica e turistica, per tutto il sistema regionale».

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