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Osservatorio sui media 19 Lug 2005

Immigrati, la Germania affida l’integrazione alla tv

“C’è un solo luogo in cui siamo sicuri di incontrare i bambini degli immigrati: davanti al televisore. E qui, dunque, ci faremo trovare”.

“C’è un solo luogo in cui siamo sicuri di incontrare i bambini degli immigrati: davanti al televisore. E qui, dunque, ci faremo trovare”.

(Astro9colonne) - Berlino, 18 lug - “C’è un solo luogo in cui siamo sicuri di incontrare i bambini degli immigrati: davanti al televisore. E qui, dunque, ci faremo trovare”. Andreas Renner, ministro degli Affari sociali nel Land Baden-Württemberg, ha spiegato così la campagna “Integrazione e televisione”, che da Karlsruhe sta per estendersi a tutta la Germania. Ai figli degli immigrati – extracomunitari e non – verranno proposti spot e programmi sulle opportunità di istruzione che la Repubblica federale mette a loro disposizione. Ampio spazio verrà riservato ai programmi di formazione professionale finanziati dal fondo sociale europeo. Ma l’iniziativa ha obiettivi più ambiziosi, poiché si prefigge di favorire una sorta di rivoluzione culturale anche nei programmi di intrattenimento. Gli immigrati ne saranno coinvolti con le loro diverse identità, non ultima quella di “nuovi cittadini tedeschi”. A produttori, autori e attori si chiede di ragionare di più, nel loro lavoro, in termini di società multietnica. E ai conduttori di quiz televisivi, si raccomanda di invitare, tra i concorrenti, anche qualche immigrato. “L’integrazione – ha spiegato il ministro della Cdu - è una somma di piccole sensibilità”.

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