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Militari israeliani in azione nella Striscia di Gaza (Foto: ImagoEconomica via Idf Us)
Appelli 19 Mag 2025

Giornalisti del Tg3: «I cronisti non devono essere un bersaglio, lasciateci entrare a Gaza»

L’assemblea chiede all’unanimità alle autorità israeliane che «torni possibile adempiere al diritto dovere di raccontare con obiettività quanto accade, in particolare alla popolazione civile».

«Di fronte alla drammatica situazione nella Striscia, l’opinione pubblica mondiale continua a non poter avere notizie raccolte in modo autonomo e indipendente. Oltre 200 colleghi sono stati uccisi in Palestina dall’inizio del conflitto, molti di più che in ogni altra guerra dell’ultimo secolo. Agli inviati internazionali viene impedito di accedere per fare il loro lavoro in modo autonomo e sicuro». Così l’assemblea dei giornalisti del Tg3 in un comunicato stampa diffuso domenica 18 maggio 2025, con cui viene lanciato all’unanimità «un appello alle autorità israeliane affinché torni possibile adempiere al diritto dovere di raccontare con obiettività quanto accade, in particolare alla popolazione civile. L’opinione pubblica deve poter vigilare sul rispetto del diritto internazionale e dei principi di umanità».

I giornalisti continuano: «Vogliamo proseguire nel racconto delle sofferenze di chi è innocente, a partire dai bambini, come abbiamo sempre fatto con il massimo dell’impegno e della professionalità fin dal terribile attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre».

La redazione del Tg3 conclude esprimendo preoccupazione per «la difficoltà crescente di testimonianza un po’ ovunque nel mondo, con i giornalisti divenuti target anche in Ucraina e altri contesti e con il rilascio dei visti giornalistici sempre più complicato in molti Paesi, ostacolo spesso insormontabile e che limita il nostro lavoro». (anc)

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