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Fnsi 01 Feb 2015

Raffaele Lorusso è il nuovo Segretario Santo Della Volpe eletto Presidente

Eletto alla prima votazione il collega Raffaele Lorusso alla segreteria della Federazione nazionale della stampa italiana con 213 voti. Carlo Parisi ha ricevuto 70 voti, 11 schede bianche e otto nulle. Un lungo applauso ha salutato il neo eletto al momento del superamento del quorum. Anche il collega Santo Della Volpe eletto alla prima votazione Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con 79 voti. Michele Albanese ha ricevuto 25 voti, mentre le schede bianche sono state 3 e 2 nulle.

Eletto alla prima votazione il collega Raffaele Lorusso alla segreteria della Federazione nazionale della stampa italiana con 213 voti. Carlo Parisi ha ricevuto 70 voti, 11 schede bianche e otto nulle. Un lungo applauso ha salutato il neo eletto al momento del superamento del quorum.
Anche il collega Santo Della Volpe eletto alla prima votazione Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con 79 voti. Michele Albanese ha ricevuto 25 voti, mentre le schede bianche sono state 3 e 2 nulle.

Eletto alla prima votazione il collega Raffaele Lorusso alla segreteria della Federazione nazionale della stampa italiana con 213 voti. Carlo Parisi ha ricevuto 70 voti, 11 schede bianche e otto nulle. Un lungo applauso ha salutato il neo eletto al momento del superamento del quorum.Subito dopo il nuovo segretario generale ha ringraziato il suo contendente Carlo Parisi: “Perché il confronto, e non lo scontro tra opposte opinioni, sono da sempre la ricchezza di questo sindacato e devono continuare ad esserlo”.

Anche il collega Santo Della Volpe eletto alla prima votazione Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana con 79 voti. Michele Albanese ha ricevuto 25 voti, mentre le schede bianche sono state 3 e 2 nulle.

GIORNALISTI: SANTO DELLA VOLPE NUOVO PRESIDENTE FNSI
Santo Della Volpe è stato eletto presidente della Fnsi dal Consiglio Nazionale, riunito a Chianciano in occasione del XXVII Congresso del sindacato dei giornalisti.
Giornalista del Tg3, socio fondatore di Articolo 21 e direttore di Libera Informazione, Della Volpe succede a Giovanni Rossi. Ha ottenuto 29 voti l'altro candidato Michele Albanese, giornalista calabrese sotto scorta dopo aver ricevuto minacce dalla criminalità organizzata a seguito di suoi articoli sulle cosche nella piana di Gioia Tauro. (ROMA, 31 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: RAFFAELE LORUSSO NUOVO SEGRETARIO FNSI
Raffale Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale della Stampa. È stato eletto al Congresso di Chianciano con 213 voti. Lorusso ha preceduto Carlo Parisi, che ha raccolto 70 preferenze. Succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.
Nato a Conversano, in provincia di Bari, il 5 dicembre 1967, Lorusso è giornalista professionista dal 27 gennaio 1999. Dal 2000 è redattore del quotidiano La Repubblica nella redazione di Bari, dopo aver lavorato per La Gazzetta del Mezzogiorno. Ricopre anche la carica di presidente dell'Associazione della Stampa della Puglia per il quadriennio 2012-2016.
Espressione delle associazioni sindacali delle regioni piccole e medie, Lorusso è riuscito a raccogliere voti anche tra i giornalisti delle due regioni numericamente più rappresentative: Lazio e Lombardia. Nella votazione, oltre ai 70 voti ottenuti da Carlo Parisi, sono state 12 le schede bianche, 4 le nulle, 2 voti sono andati a Franco Siddi, uno a Topo Gigio e uno a Carla Bruni.
Lorusso succede a Franco Siddi che si è congedato dopo sette anni da segretario e sei da presidente del sindacato dei giornalisti. Si attende ora l'elezione del presidente della Federazione che, dopo la rinuncia di Beppe Giulietti, dovrebbe essere il giornalista Rai Santo Della Volpe.   (ROMA, 30 GENNAIO - ANSA)

31/01/2015 RADIO UNO
GR 1 - 00.01 - Durata: 00.00.11
Conduttore: COLLI MASSIMILIANO
Chianciano. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale della Stampa: succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.

31/01/2015 RADIO DUE
GR 2 - 07.30 - Durata: 00.00.15
Conduttore: GIRALDI MASSIMO
Stampa. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario della Federazione Nazionale della Stampa: succede a Franco Siddi che ha ricoperto la carica per 7 anni.

31/01/2015 RADIO UNO
GR 1 - 08.00 - Durata: 00.00.19
Conduttore: BATTISTA DANIELE
Chianciano. Raffaele Lorusso è il nuovo segretario generale della FNSI il sindacato dei giornalisti durante il 16° congresso FNSI, che succede a Franco Siddi.

31/01/2015 RAI 1
TG1 - 00.30 - Durata: 00.00.19
Conduttore: CAPPARELLI GABRIELLA
Giornalismo. Raffaele Lorusso è il nuovo segr. FNSI, eletto al congresso di Chianciano.

01/02/2015 RADIO UNO
GR 1 - 00.01 - Durata: 00.01.29
Conduttore: COLLI MASSIMILIANO
Servizio di: VOTO ARIANNA
Chianciano. Raffaele Lorusso nuovo segretario Federazione Nazionale Stampa Italiana Int. Raffaele Lorusso (nuovo segretario Fnsi)

FNSI: BOUMELHA, GIORNALISMO NON MORIRÀ
"Il giornalismo non sta morendo è in una fase di transizione molto complicata, ma non morirà". Lo ha detto Jim Boumelha, presidente della Federazione internazionale dei giornalisti nel suo intervento al 27* congresso della Federazione nazionale stampa italiana, a Chianciano. Intervenendo nella giornata conclusiva dell'appuntamento congressuale del sindacato dei giornalisti, Boumelha ha sottolineato che "ci sarà sempre più bisogno di informazione di qualità e di giornalismo sano". (CHIANCIANO TERME (SIENA), 30 GENNAIO - AGI)

LAVORO: CAMUSSO, IN ATTO PROCESSO DI PRECARIZZAZIONE
FUNZIONE CONTRATTUALE È SEMPRE MENO RILEVANTE
"La Cgil contrasta e continuerà a contrastare la legge delega sul lavoro, perché, per quanto spesso questo venga raccontato anche nei vostri articoli, non siamo di fronte a un percorso di stabilizzazione del lavoro, ma all'esatto opposto. E cioè al fatto che non esiste più la condizione nella quale non si è perennemente sotto la minaccia di interruzione del rapporto di lavoro". Lo ha detto il segretario Cgil Susanna Camusso al Congresso della Fnsi, portando ad esempio l'articolo 7 del decreto 134, il cosiddetto "contratto a tutele crescenti", ribattezzato dal segretario Cgil a "monetizzazione crescente". "È una norma - ha spiegato – con la quale i lavoratori degli appalti, alcuni milioni in Italia, escono sostanzialmente dalla condizione di lavoratori a tempo indeterminato e diventano tutti scambiabili, con sgravi fiscali per le aziende superiori anche alla loro retribuzione".
   "Un'operazione di indebolimento del lavoro - ha aggiunto Camusso - è il progetto portato avanti dal governo. Un progetto che si basa anche sull'idea che è la legge che regola tutti i rapporti, mentre la funzione contrattuale è sempre meno rilevante e viene così meno il luogo di costruzione dell'unità di tutti i lavoratori". (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CAMUSSO, LEGALITÀ PRECONDIZIONE LAVORO LIBERO
"La legalità è una precondizione di un lavoro libero. Le forme molteplici con cui la criminalità organizzata si è introdotta nel mondo del lavoro e delle imprese vanno ben oltre l'antica storia del controllo del territorio e si sostanziano nel permeare interi settori delle attività, come dimostrano le inchieste di questi giorni".
Lo ha detto il segretario Cgil, Susanna Camusso, parlando a margine del Congresso Fnsi di Chianciano degli interventi dei giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata.
"Gli annunci di fare della lotta alla criminalità il primo dei punti programmatici - ha aggiunto - non si stanno traducendo nell'andare ad individuare le cause concrete che forniscono strumenti per la corruzione. È questa l'emergenza, grande attenzione bisogna dare al lavoro povero, perché la condizione di precarietà favorisce la ricattabilità. Tutti i delegati nei luoghi di lavoro e i giornalisti devono essere confortati dal fatto che il mondo del lavoro non dica mai: 'se l'è cercata', perché stiamo difendendo il mondo del lavoro". (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CONGRESSO FNSI,TESTIMONIANZA CRONISTI MINACCIATI
IL RACCONTO DI ALBANESE E BORROMETI. RICORDATO SIMONE CAMILLI
La testimonianza di giornalisti minacciati dalla criminalità organizzata ha portato al centro della terza giornata del Congresso della Fnsi di Chianciano il tema della tutela e del sostegno ai cronisti di provincia.
"Sono un giornalista calabrese costretto a vivere praticamente agli arresti domiciliari da otto mesi – ha raccontato dal palco Michele Albanese, autore di articoli sulle cosche della Piana di Gioia Tauro -. Un giorno la polizia mi ha convocato e sono uscito dalla questura con una macchina blindata e due agenti di scorta solo per avere fatto il mio lavoro. Vengo da una terra bella e amara. Mi hanno spedito pallottole, le foto di mia moglie e mia figlia, devastato la casa. Ma non ho una redazione, sono un giornalista di strada che vive raccontando i fatti, per rendere questa terra meno amara". "La nostra è una storia di resistenza - ha continuato - e lo facciamo anche per voi che siete lontani. Vorrei continuare a essere fiero del mio lavoro, ma non ci crederà più nessuno se anche questa volta usciremo con pacchetti preconfezionati. Servono dignità e chiarezza".
È intervenuto anche Paolo Borrometi, giornalista siciliano minacciato e aggredito dalla mafia. "Vorrei portarvi l'esempio delle periferie d'Italia - ha affermato -. Io sono della provincia di Ragusa, una provincia definita 'babba'. Non mi hanno invitato i colleghi dell'Assostampa siciliana, sono qui grazie ai colleghi romani. Non conosco Siddi e non so se loro sappiano quale sia la mia storia ma non mi interessa. L'unica cosa che voglio dirvi che noi abbiamo un unico sindacato e questo non può lasciare indietro nessuno". "Dovremmo seguire tutti l'esempio di Giovanni Spampinato - ha detto ancora – che non era un eroe ma era il cronista che raccontava la propria realtà, non piegandosi mai. Mai dire 'lui se l'è cercata', cosa che sento dire anche da alcuni colleghi".
A Chianciano è stato ricordato anche Simone Camilli, morto a Gaza nella deflagrazione di un ordigno. Al padre Pierluigi è stata consegnata una medaglia. "Sono onorato di aver avuto mio figlio come collega - ha affermato -. 'Stai attento', gli ripetevo. 'Papà va tutto bene stai tranquillo', mi rispondeva. 'Ma quando smetti di andare in giro?'. 'Ma se non vado dove succedono i fatti perché dovrei fare questo lavoro'. Ecco sono fiero di essere suo padre e un collega giornalista. 'Vado lì dove ci sono le notizie'. Questo è fare il giornalista". (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

EDITORIA: CAMUSSO, GOVERNO TAGLIA SENZA VALUTARE CONSEGUENZE SCELTE PROPAGANDISTE, CHIUDONO TROPPE IMPRESE
"La scelta che si è fatta di intervenire sul finanziamento dell'editoria è una scelta, come accade in molti casi per questo governo, di immagine. È un messaggio propagandistico che si fa senza valutare le conseguenze". Così il segretario Cgil, Susanna Camusso, al convegno della Fnsi di Chianciano.
"Le conseguenze sono che abbiamo troppe imprese che stanno chiudendo perché non hanno più la possibilità di esistere – ha sottolineato -. Abbiamo il tema straordinario di tutta l'emittenza locale sia essa televisiva, radiofonica o cartacea e oggi non ci sono gli strumenti né per riqualificarla e rilanciare quelle imprese, né per tutelare i lavoratori di fronte alla disoccupazione".
"Internet sta distruggendo il mercato del lavoro se lo si considera come punto di aggressione della categoria e luogo dove si esercita il dumping - ha detto ancora -. Potrebbe non esserlo se si ricostruiscono elementi di professionalità, di diritti e di tutela". (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

CRISI: CAMUSSO, CONFINDUSTRIA ABBAGLIATA DA AIUTI RICEVUTI
"Confindustria vede rosa, perché abbagliata dai tanti finanziamenti che hanno avuto". Così il segretario Cgil, Susanna Camusso, ha risposto a margine del Congresso Fnsi di Chianciano ad una domanda sulle previsioni ottimistiche di Confindustria sul Pil italiano, motivate anche dal calo del prezzo del petrolio. (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

QUIRINALE: CAMUSSO, SERVE GARANTE CARTA IN FASE DELICATA
"Il presidente della Repubblica è il garante della Costituzione. Pensiamo che quello debba essere il profilo del presidente in una stagione così difficile come si è determinata dalla crisi e dalla perenne transizione politica. Questo è il profilo che noi suggeriamo". Così il segretario Cgil, Susanna Camusso, a margine del Congresso della Fnsi a Chianciano. Camusso non ha voluto esprimersi sui nomi. "Sta ai grandi elettori decidere chi sarà il presidente", ha affermato. (CHIANCIANO TERME (SI), 29 GENNAIO - ANSA)

CONGRESSO FNSI:SIDDI DIFENDE LINEA, COSTA APRE A DIALOGO
LOTTI, NEL 2015 RIFORMA EDITORIA. VERSO TICKET LORUSSO-GIULIETTI
(dell'inviato Michele Cassano)
La crisi dell'editoria che continua ad erodere posti di lavoro, le casse sofferenti degli enti di categoria, a partire dell'Istituto di previdenza, la tutela della libertà di informazione presa di mira dall'estremismo islamico, ma messa a rischio anche dalle leggi all'esame del Parlamento, come quella sulla diffamazione.
Questi gli argomenti al centro della seconda giornata del XXVII Congresso della Federazione Nazionale della Stampa, che ha visto Franco Siddi congedarsi dopo sette anni da segretario e sei da presidente, difendendo il lavoro svolto a partire dall'ultimo rinnovo contrattuale che non ha mancato di suscitare nuove polemiche a Chianciano Terme.
Le imminenti elezioni per il Quirinale hanno tenuto lontani i rappresentanti dei palazzi romani, ma sostegno al ruolo del giornalismo è arrivato, con messaggi e telefonate, da Giulio Napolitano, Laura Boldrini e Matteo Renzi. Il sottosegretario Luca Lotti ha assicurato che il 2015 sarà l'anno della riforma dell'editoria e che servirà "una interlocuzione produttiva" con il sindacato. In attesa dell'arrivo domani del segretario Cgil Susanna Camusso, il segretario Uil, Carmelo Barbagallo, ha puntato il dito contro il conflitto di interesse nell'editoria.
"Non è accettabile - ha detto dal palco - che le stesse persone siedano nei cda dei mezzi d'informazione e in quelli di grandi banche o aziende. Se metterete al centro questa battaglia, troverete l'appoggio dei sindacati".
Aperture al dialogo sono venute dal presidente della Fieg, Maurizio Costa. "La sfida che dobbiamo affrontare è quella di un'editoria di qualità che non può prescindere da un giornalismo di qualità - ha detto -. Questa è una sfida difficile in un quadro economico drammatico in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Il mio auspicio è di avviare un confronto". Proprio la linea del confronto, che si è sviluppato negli ultimi anni non solo con gli editori ma anche con i governi, è stata difesa da Siddi. "Nel 2010 c'erano 17 mila giornalisti attivi - ha sottolineato -, oggi sono circa 16 mila.
Nel 2009 c'erano 6 mila pensionati, oggi sono 8 mila e 200. Più di un pensionato per due che lavorano. Occorre rimettere in moto il mercato del lavoro. Con gli ultimi due governi abbiamo siglato patti importanti per il sostegno di nuove assunzioni e l'accompagnamento alla pensione".
Siddi ha quindi puntato il dito contro chi ha criticato l'ultimo rinnovo contrattuale al solo scopo di "incassare un dividendo politico interno", a fronte di nuove regole "che hanno garantito una grande redistribuzione del reddito". Le polemiche non sono mancate a Chianciano dove alcune componenti hanno ribadito la loro contrarietà a quell'accordo, definito "un contratto capestro che annulla la professione". Il clima di divisione degli ultimi mesi rende incerta la battaglia per la successione. In pole per la segreteria c'è Raffaele Lorusso, presidente dell'Associazione Stampa Puglia, sostenuto dai delegati delle regioni piccole e medie. Si è candidato anche Carlo Parisi, segretario del sindacato calabrese. Per la presidenza, va rafforzandosi l'ipotesi di Beppe Giulietti, ex sindacalista Rai e ex parlamentare, ma in caso di una sua rinuncia si riaprirebbero i giochi.
Al centro del dibattito anche la sorte degli enti di categoria. Il presidente della Casagit, Daniele Cerrato, ha annunciato che è stato firmato un accordo per organizzare un fondo di assistenza per la Confcommercio. "In tre anni – ha spiegato - abbiamo perso 5 milioni di contributi e chiuderemo il 2014 sul filo di lana. Siamo stati per questa ragione costretti a guardare fuori". Ammonta a ben 450 milioni negli ultimi 5-6 anni lo squilibrio dell'Inpgi. "È un numero severo che ci deve preoccupare", ha spiegato il presidente dell'Istituto di previdenza, Andrea Camporese, sottolineando però che ci sono segnali positivi come la richiesta di 200 assunzioni arrivata a dicembre grazie ai fondi straordinari messi a disposizione dal governo. (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CAMPORESE (INPGI), IN 5 ANNI SQUILIBRIO 450 MLN
SITUAZIONE GRAVE, MA FATTI POSITIVI COME 200 ASSUNZIONI DICEMBRE
"Depressione dei redditi, diminuzione della platea di giornalisti dipendenti, aumento del numero dei pensionati hanno impattato negativamente in un bilancio del 2014, soprattutto in un sistema piccolo come il nostro. L'aumento dei costi del pensionamento e della cassa integrazione hanno creato 90 milioni di squilibrio che, sommati a quelli precedenti, hanno creato circa 450 milioni di squilibrio in 5-6 anni che sono stati coperti dal rendimento del patrimonio senza erodere la riserva". Lo ha detto il presidente dell'Inpgi Andrea Camporese, intervenendo al Congresso della Fnsi a Chianciano.
"Un numero severo - ha aggiunto - che ci deve preoccupare. A questi numeri si aggiungono però altri elementi in arrivo come gli aumenti in busta paga, l'1% di aumento della contribuzione trattato 4 anni fa con la Fieg, l'1% straordinario sugli ammortizzatori sociali, 2 milioni di euro dalla Presidenza del consiglio sul costo degli ammortizzatori sociali e gli sgravi sulle assunzioni pagati nei tre anni precedenti dall'Inpgi, che hanno prodotto 540 assunzioni mentre perdevamo 3mila posti di lavoro. In questo mese di dicembre, appena chiuso, abbiamo avuto circa 200 richieste di assunzioni con i soldi della Presidenza del consiglio. È un numero positivo, che raccoglie anche il ritardo del decreto, ma nonostante tutto è importante anche perché solo il 15% degli assunti sono a tempo determinato".    "Se il mercato si muove gli sgravi funzionano al massimo come accaduto in passato - ha detto ancora -. In attesa di un secondo decreto nel 2015 potremo raccogliere nuove richieste di assunzione coprendole in questa fase transitoria. Poi c'è il tema dei co.co.co che spariranno e verranno sostituiti da contratti a tutele crescenti. I prossimi 4 anni saranno importanti, si stabilirà se noi siamo ancora o no il presidio del giornalismo italiano. È una sfida importante. Io continuerò a dire che il governo ha la responsabilità di aver aumentato al 26% i rendimenti dei patrimoni previdenziali privati italiani. Uno scandalo. Siamo gli unici in Europa. Tutto questo provoca una depressione della prestazione attesa rilevante e non accettabile che non avviene in Francia, in Germania, in Spagna, in Portogallo". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: ASTORI, FONDO DIVENTATO AMMORTIZZATORE SOCIALE CON ANTICIPAZIONE DEL 30% DELLA POSIZIONE SENZA GIUSTIFICAZIONE
"Il Fondo di previdenza complementare vale sul mercato 500 milioni di euro di patrimonio investito. Il principio è rendere responsabile ciascun collega a fronte della crisi del pilastro della pensione principale. L'uso concreto dello strumento può però essere svuotato delle sue finalità principali di fronte a esigenze particolari degli iscritti. Il Fondo si è trovato in questi ultimi anni a essere ulteriore elemento di ammortizzazione sociale, con l'anticipazione del 30% della posizione presente nel Fondo, senza nessun tipo di giustificazione. Questo corrisponde all'esigenza di mantenere un livello minimo di reddito, ma ciò comporta la rinuncia a parte della copertura per il futuro". Lo ha detto Gianfranco Astori, vicepresidente del Fondo di previdenza complementare dei giornalisti (Fpcgi), intervenendo al Congresso della Fnsi di Chianciano. "Serve una riflessione tutta interna sul nostro sistema di welfare per verificare come i costi vadano ripartirti e le nuove priorità - ha proseguito -. Il patrimonio del Fondo si è incrementato in questi anni e il cda si è trovato ad affrontare un momento insidioso per la crisi del settore, ma non basta una gestione dignitosa dell'esistente. Occorre alimentare un processo di dialogo con la categoria. Evitare di cedere a parole d'ordine miracolistiche perché il nostro welfare vive sul principio dei vasi comunicanti ed è divenuto in questi anni elemento di reddito sostitutivo. È giunto il momento di una discussione aperta per ridefinire le priorità. L'alternativa è l'applicazione della legge Fornero, con le micidiali tagliole che portano all'unico risultato della povertà per tutti". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)  

GIORNALISTI: PIROVANO (ODG), STOP A COMPENSI DA FAME
"Ogni giorno ci sono giornalisti calpestati. Non si è sufficientemente tenuto conto delle nuove realtà professionali, firmando accordi al ribasso.
Non parlo dell'ultimo rinnovo contrattuale, ma per esempio del contratto di Aeranti Corallo firmato 15 anni fa". Lo ha detto Paolo Pirovano, segretario generale dell'Ordine dei giornalisti, intervenendo al Congresso della Fnsi di Chianciano.
"Si è assistito a un danneggiamento continuo degli istituti di categoria e il rischio fallimento deve essere messo in conto - ha aggiunto -. Vogliamo un sindacato che non considera equo un compenso di 5000 mila euro annui spese comprese e che difenda il diritto dei lettori ad essere informati. Tutto questo non può avvenire se i free lance vengono pagati con l'elemosina e i precari fanno la fame". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: CERRATO (CASAGIT), ACCORDO CON CONFCOMMERCIO
IN TRE ANNI PERSI 5 MILIONI CONTRIBUTI, GUARDARE ALL'ESTERNO
"Il 23 dicembre scorso abbiamo firmato un accordo con Confcommercio, la più grande organizzazione del lavoro che c'è in Italia. L'incarico è di organizzare per loro un fondo di assistenza dedicato ai titolari di esercizi commerciali, con centinaia di migliaia di potenziali iscritti. Entro luglio faremo questo progetto, ma la Casagit per come la conosciamo resta nostra. Quello che stiamo mettendo a disposizione è ciò che abbiamo imparato a fare in questi anni, anche con qualche errorino". Lo ha detto Daniele Cerrato, presidente della Casagit, intervenendo al Congresso della Fnsi.
"Ci sono state stagioni in cui i nostri contratti non erano avari come gli attuali, ma crescevano i contributi alla Casagit che si è messa però a inseguire quella fase di crescita, convenzionandosi con cliniche lussuose - ha detto ancora Cerrato -. In tre anni abbiamo perso 5 milioni di contributi e chiuderemo il 2014 sul filo di lana. Siamo stati per questa ragione costretti a guardare fuori. La Cassa dei giornalisti è tra le più performanti, ma se il mercato del lavoro non sale, per quante pezze possiamo mettere prima o poi ci troveremo a fare i conti con la dura realtà. Per questo chiedo che, prima di sedersi al tavolo contrattuale, si organizzi una grande conferenza per l'editoria anche con gli imprenditori, separando chi sa fare il proprio mestiere da chi non è in grado di governare ciò che hanno messo insieme". 
"Abbiamo progetti insieme all'Inpgi - ha detto ancora -, come l'allargamento del Poliambulatorio di Roma, dove abbiamo la massa critica più importante per iscritti all'Inpgi e in questo caso anche di Confocommercio. Dobbiamo portare risorse fresche all'interno del sistema senza snaturare la nostra missione, dando solidità al sistema prendendo anche energie dall'esterno". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)  

EDITORIA: SIDDI, LEGGI LIBERTICIDE TORNANO CICLICAMENTE BATTAGLIA È PERMANENTE, ALLARME PER NORME SU DIFFAMAZIONE
"Quella della libertà dell'informazione è una battaglia permanente. La libertà non è mai, come abbiamo visto anche nel lungo tempo della nostra Repubblica, assicurata per sempre. Come mi piacerebbe che anche in Italia crescesse lo spirito repubblicano che ho visto a Parigi l'11 gennaio. Oggi gli interlocutori sono diversi da quelli di ieri e c'è una distrazione tale che solo le tragedie fanno vedere ciò che conta". Lo ha detto il segretario uscente della Fnsi, Franco Siddi, nella sua relazione al Congresso di Chianciano.     "Ci sono da spezzare intrecci tra il potere e l'editoria – ha proseguito -, serve un'azione che contrasti i conflitti di interesse e occorre stare attenti a ritorni ciclici di leggi liberticide. A partire dalla legge sulla diffamazione allo studio del Parlamento".     Siddi ha ricordato di aver ricevuto una telefonata dal presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano, "che mi ha affidato un messaggio di affetto al nostro mondo, di attenzione per le difficoltà sul fronte del lavoro e ha aggiunto di ritenere il giornalismo e il sindacato una risorsa per le istituzioni repubblicane", e dal premier Matteo Renzi "più diretta ma altrettanto rispettosa del ruolo e della funzione del giornalismo". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)        

EDITORIA: RAGAZZINI (CISL), SOSTENERE INVESTIMENTI E LAVORO
"Dobbiamo favorire gli editori puri che vogliono continuare ad investire nelle nuove tecnologie digitali, nella multimedialità e nelle nuove figure professionali, senza per questo cancellare il lavoro, i diritti e l'autonomia dei giornalisti". Lo ha detto il segretario confederale della Cisl, Piero Ragazzini, durante il suo intervento al Congresso della Fnsi.    "Siamo stati e saremo sempre accanto a tutti i giornalisti che si battono contro il terrorismo, le mafie, la criminalità, la corruzione, per la ricerca della verità - ha aggiunto -. Abbiamo partecipato con convinzione alla fiaccolata per difendere le ragioni della vita dopo la strage di Parigi e siamo contenti che Charlie Hebdo sia di nuovo in edicola. È il segnale che la violenza si sconfigge con la forza delle idee, con la libertà di pensiero, con la democrazia".     Oltre al sostegno alla Fnsi nella lotta per ridurre il precariato nel mondo del giornalismo, Ragazzini ha lanciato l'idea di una raccolta firme per una legge popolare che riformi il sistema fiscale nel segno dell'equità, ha sottolineato l'esigenza di cambiare la riforma Fornero e formulato un appello a Renzi affinché ricerchi la massima coesione sociale per l'azione del suo governo sulle tematiche del lavoro. "Le riforme del lavoro sono certamente importanti - dice - ma non risolveranno mai il problema della disoccupazione e della precarietà del lavoro, che esiste in larga parte purtroppo anche nella vostra categoria. Penso ai tanti giovani free lance sfruttati e pagati pochi euro ad articolo, ai tanti giornalisti costretti ad aprire una partita Iva per lavorare spesso con altre funzioni come è accaduto per tanti anni anche in importanti aziende editoriali pubbliche come la Rai". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)   

EDITORIA: LOTTI,NEL 2015 ACCELERAZIONE DECISIVA ALLA RIFORMA MESSAGGIO A CONGRESSO FNSI, SPERO CHE LA COLLABORAZIONE CONTINUI
"Il 2015 è l'anno in cui intendo imprimere un'accelerazione decisiva alla riforma dell'editoria e nelle prossime settimane avrò modo, nei colloqui privati, nelle riunioni con associazioni e categorie, sui media, di raccontare come il Governo intende agire". Così il sottosegretario all'Editoria, Luca Lotti, in un messaggio inviato al Congresso della Fnsi. "Confido che la Federazione Nazionale Stampa Italiana - aggiunge - continui, così come è stato, ad avere con il Governo una interlocuzione produttiva, ispirata al valore condiviso della centralità della libera informazione e rivolto alla concreta e minuziosa soluzione dei problemi".    "Per noi che, ad ogni livello e in ogni ruolo, siamo impegnati nel tentativo di modernizzare l'Italia, avere interlocutori che siano da stimolo a quest'opera è davvero cruciale - sostiene ancora -. In questi mesi non ho mancato di avere molti confronti, aspri ma leali, sulle questioni più varie con la Federazione: lo imponeva il momento di difficoltà del settore editoriale e l'esigenza di costruire le condizioni per un'uscita duratura dalla crisi".     "Ma sia quando ci siamo incontrati - afferma ancora Lotti - che quando ci siamo scontrati, tra il mio Sottosegretariato e la Federazione c'è stata sempre la consapevolezza che l'obiettivo di rilancio era - e resta - comune. Ci siamo così fidati l'uno dell'altro e i risultati si sono visti: il confronto con la Federazione non è mai mancato, sia quando abbiamo raggiunto il difficile quanto importante accordo sull'Equo Compenso, sia con il decreto straordinario sull'editoria che punta con forza ad incentivare nuove assunzioni. E questa assidua collaborazione è stata sempre volta alla ricerca comune di una possibile e auspicata soluzione alla crisi del settore. Anche quando - ed è capitato - non eravamo d'accordo, siamo riusciti a comporre una sintesi progressiva delle nostre posizioni iniziali". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)  

EDITORIA: BOLDRINI, È MOMENTO DIFENDERE LIBERTÀ INFORMAZIONE AVVENTO WEB NON DEVE RIDURRE RUOLO GIORNALISMO PROFESSIONALE  "È sotto gli occhi di tutti la crisi devastante che sta attraversando l'editoria italiana, con la conseguente precarizzazione che ha investito gran parte del giornalismo. È questo il momento in cui le istituzioni e la politica, oltre che gli imprenditori del settore, devono mostrare la consapevolezza che non si tratta soltanto di garantire dei posti di lavoro - pur fondamentali - ma quel diritto essenziale che è il diritto dei cittadini ad una informazione corretta, ricca, pluralistica". Così il presidente della Camera, Laura Boldrini, in un messaggio inviato al Congresso della Fnsi.    "Personalmente osservo con grande favore le novità spesso travolgenti prodotte da Internet e dai social media – afferma Boldrini nel messaggio -. Ma sono assolutamente convinta che questo mutamento epocale non debba ridurre affatto lo spazio e il ruolo del giornalismo professionale, cioè di quel "filtro" fatto di competenza, affidabilità, sensibilità deontologica, che trasforma in "notizia" il mare di dati che arriva dalla rete. E stiamo guardando con attenzione al ruolo del giornalismo anche nella Carta dei diritti di internet che la Camera dei Deputati sta elaborando, in un percorso condiviso con esperti e associazioni di categoria: nel testo si va verso una chiara affermazione del fatto che il diritto all'oblio non può essere invocato quando in gioco c'è il diritto dei cittadini ad essere informati sulle vicende che coinvolgono personaggi di rilevanza pubblica".
"La strage nella redazione di Charlie Hebdo - prosegue – ha prodotto una ferma reazione dell'opinione pubblica europea ed una orgogliosa riaffermazione dei diritti che sono nel "codice genetico" del nostro continente e che lo hanno fatto diventare un punto di riferimento per tutto il mondo: in primo luogo il diritto alla libera espressione e alla libera informazione. Al giornalismo, al buon giornalismo tocca un compito fondamentale, nell'epoca in cui c'è chi teorizza lo "scontro di civiltà" e specula sulle paure. È il compito di far conoscere e dialogare le culture, favorire gli scambi, mettere in relazione le diversità. Non si tratta di praticare il "buonismo", ma di raccontare la realtà per come è, senza pregiudizi né stereotipi". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)  

EDITORIA: COSTA, GIORNALISMO DI QUALITÀ È IMPRESCINDIBILE QUADRO DRAMMATICO, MA PREFERISCO DIRE CHE SIAMO IN FASE EVOLUTIVA
"Mi ritrovo nel tema del congresso "Giornalismo attore di futuro" con l'attenzione alla multimedialità in tutte le sue espressioni. La sfida che dobbiamo affrontare è quella di un'editoria di qualità che non può prescindere da un giornalismo di qualità. Il giornalista di qualità è una risorsa. Questa è una sfida difficile in un quadro economico drammatico in cui ognuno deve assumersi le proprie responsabilità. Il mio auspicio è di avviare un confronto". Lo ha detto il presidente della Fieg, Maurizio Costa, intervenendo al Congresso della Fnsi di Chianciano.
"È stata una mattinata interessante in cui si è ricordato di quanto la libertà di stampa sia fondamentale per il nostro mondo di editori e giornalisti - ha proseguito -. Qualche mese fa ho assunto la presidenza della Fieg ben consapevole delle difficoltà che il settore sta attraversando avendo anche guidato Arnoldo Mondadori. Ho vissuto in questi 20 anni le diverse fasi che ha attraversato questo settore, dall'espansione dell'editoria negli anni '90 alla diffusione di Internet alla crisi iniziata nel 2007. Negli ultimi sei anni il settore editoriale ha conosciuto un dimezzamento dei ricavi dovuto alla discesa verticale della pubblicità e alla rivoluzione digitale. Io però rifuggo dalla posizione di chi dice che il mondo del giornalismo sia in estinzione anzi ci troviamo in una fase evolutiva".
"Un tema fondamentale è il diritto d'autore - ha detto ancora Costa -. I giornalisti e gli editori devono avere la capacità di governare le loro risorse. Non possiamo permettere che il lavoro giornalistico si trovi completamente libero sulle piattaforme. Google genera un miliardo e 200 milioni di pubblicità fatturando dall'Irlanda, situazione che abbiamo denunciato all'Agcom. Questa è una battaglia fondamentale per il nostro settore altrimenti non ha senso mandare le persone a cercare notizie a rischio della vita". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)

GIORNALISTI: SIDDI, ABBIAMO DIFESO WELFARE E RUOLO SINDACATO
NONOSTANTE CRITICHE,CON CONTRATTI GRANDE REDISTRIBUZIONE REDDITO
"Qualcuno ha sostenuto che siamo andati fuori dalle linee del congresso di Bergamo. Non è vero, abbiamo seguito quelle linee in particolare sulle politiche del lavoro e della lotta alla precarietà. Abbiamo dovuto fare i conti con realtà del lavoro devastante. I diritti dei lavoratori sono motivo di sviluppo, non un cancro maledetto. I nostri editori, nella maggioranza, hanno assecondato con faciloneria politiche di austerità. Aree sempre più ampie delle aziende spingono verso forme di flessibilità al limite con la legittimità, non abbiamo mai accettato questa tendenza e non ci siamo arresi". Lo ha detto il segretario uscente della Fnsi, Franco Siddi, nella sua relazione al Congresso di Chianciano.
"Stiamo lavorando per invertire la tendenza, ma ci vorrà del tempo - ha proseguito -. Non ci ha mai convinto l'idea che licenziando alla fine si finisca per assumere qualcuno. Dobbiamo essere alleati di chi è impegnato su questo terreno. Il lavoro è la base della dignità delle persone. La stampa ha prestato voce a questi cambiamenti, ma poca attenzione alle voci della protesta e dell'alternativa. C'è un problema di sostenibilità, la strada della finanza speculativa non avrà sbocchi, dobbiamo costruire una nuova strada". Siddi ha ricordato che "nel 2010 c'erano 17 mila giornalisti attivi, oggi sono circa 16 mila. Nel 2009 c'erano 6 mila pensionati, oggi sono 8 mila e 200. Più di un pensionato per due che lavorano. Occorre rimettere in moto il mercato del lavoro.  Con ultimi due governi abbiamo siglato patti importanti per il sostegno di nuove assunzioni e l'accompagnamento alla pensione. Siamo in cammino e questo cammino deve continuare con rigore e attualità. Sarà determinante un nuovo impegno, servono ulteriori riforme di sostanza, nuove regole di democrazia economica per l'editoria, forme di partecipazione dei lavoratori alla verifica dell'attività aziendale, per esempio dove sono utilizzati fondi pubblici".
Siddi ha ricordato che negli ultimi sette anni la Fnsi ha stipulato due contratti nazionali che "hanno realizzato una grande redistribuzione di reddito. Inpgi, Casagit e Fondo Complementare sono stati al centro, perché lì sta il pilastro delle nostre garanzie. Abbiamo il dovere di lavorare per evitare conflitti tra generazioni. Chi vuole contesti pure. Nel tempo dei contratti che non si fanno, nel tempo dei rinvii, alcuni avrebbero voluto un rinvio per incassare un dividendo politico interno. L'ultimo rinnovo è un risultato che considero straordinario, lo rivendico con forza. Il tempo delle finzioni non paga, il tempo sarà buon giudice e buon maestro. Ricordo che alcuni colleghi che hanno sostenuto aggressioni alla Fnsi e ai suoi dirigenti, venivano nella mia stanza a dire di firmare il contratto, salvo poi sostenere che era stato negato il negoziato e la partecipazione. Abbiamo seguito un percorso trasparente, con un lavoro di fatica democratica immenso".
"Ora occorre esercitarsi per il prossimo rinnovo – ha proseguito Siddi -, ma intanto c'è un contratto robusto, invidiato in ogni parte del mondo. La vecchiaia del contratto non impedisce di includere nuovi giornalisti. Piaccia o non piaccia, abbiamo ottenuto due risultati importanti: il sostegno al welfare per i giornalisti colpiti e la riaffermazione del ruolo del sindacato". (CHIANCIANO TERME (SI), 28 GENNAIO - ANSA)

GIORNO MEMORIA: SIDDI, DIFENDERE CULTURA DIRITTI E LIBERTÀ
APERTO A CHIANCIANO IL XXVII CONGRESSO DELLA FNSI"
Oggi, Settantesimo Anniversario della Liberazione di Auschwitz, Giornata della Memoria, tocca a noi alzare la voce per non incorrere nella drammatica colpa di quanti negli anni Quaranta avevano assistito muti alla Shoah.  Ed è proprio oggi, in questo anniversario che è così vicino all'immane tragedia di Parigi che ha di nuovo colpiti Ebrei, in quanto tali e insieme giornalisti, creativi della satira, semplici lavoratori, uomini della sicurezza, che dobbiamo riprendere il filo di testimonianza di Charlie Hebdo. Dobbiamo dare voce a quelli che praticano la cultura dei diritti civili, delle libertà religiose, della tolleranza, rispetto a coloro che vogliono tramortirla, ucciderla, seminando terrore e paura". Così il segretario della Fnsi, Franco Siddi, in apertura del XXVII Congresso del sindacato dei giornalisti a Chianciano.
"La testimonianza dei sopravvissuti e delle vittime della Shoah - ha aggiunto - ci interpella e ci invita a coltivare la speranza per rendere veramente liberi noi e tutti. Mi sovvengono le parole di Anna Frank che, all'età di 16 anni, di speranza ne coltivava tanta. La sua è stata uccisa, ma non è morta con la sua persona. Ci parlano e ci interpellano le sue parole: "Nonostante tutto io ancora credo che la gente sia davvero buona nel proprio cuore. Semplicemente non posso costruire le mie speranze su basi fatte di confusione, infelicità e morte".  Anna Frank (1929 - 1945)"
"Queste parole - ha detto ancora - richiamano tutti noi severamente ai valori della vita, un valore supremo che non deve essere maltrattato, né devastato da nessun fanatismo. Rispondendo  alla strage e alla minaccia di Charlie Hebdo, il mondo dei cittadini liberi che crede nella civiltà degli Stati laici e democratici, della libertà di espressione, della libertà religiosa e di tutte le altre libertà che sono il corpo dei diritti umani, a milioni, ha fatto sentire la sua voce. Ha dato la sua prima risposta. I kalashnikov non spegneranno le nostre voci. Anzi ne fanno e ne faranno spuntare sempre migliaia di altre". (CHIANCIANO TERME (SI), 27 GENNAIO - ANSA)

IL XXVII CONGRESSO DELLA FNSI DAL 27 AL 30 GENNAIO 2015
E’ prevista la partecipazione, nei giorni dell’assise, dei Segretari di Cgil, Cisl e Uil e di esponenti politici ed istituzionali nazionali e regionali. Sempre mercoledì interverranno il presidente della Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj), Jim Boumelha, ed esponenti del Sindacato francese recentemente colpiti dal massacro di colleghi del settimanale satirico Charlie Hebdo. Il Congresso della Fnsi si svolge in un momento particolarmente delicato della categoria giornalistica. In questi anni si sono manifestate forti contrazioni dell’occupazione, preoccupanti crisi editoriali e chiusure di importanti e storiche testate che la dirigenza uscente del Sindacato ha fortemente contrastato riuscendo a mantenere in piedi gli istituti di categoria e lo stesso contratto nazionale nonostante una durissima battaglia con gli editori. Il nuovo gruppo dirigente che uscirà da questo Congresso quindi avrà il compito di continuare a gestire al meglio questa difficile situazione, nata sì dalla crisi economica internazionale e nazionale ma anche dalla scarsa attitudine delle aziende editoriali a governare gli eventi puntando su qualità e occupazione professionale. I lavori del XXVII Congresso, che si concluderanno il 30 gennaio, saranno disponibili in streaming attraverso il sito www.fnsi.it ”. Roma, 26 gennaio 2015

AL VIA IL XXVII° CONGRESSO FNSI.
CON ARTICOLO21 ABBIAMO INTESSUTO UNA RELAZIONE PERMANENTE PER IL PLURALISMO DELL’INFORMAZIONE E CONTRO I BAVAGLI
di Franco Siddi

Con l’insediamento degli organismi statutari per la conduzione dei lavoriprende il via, questa sera alle 18.00, a Chianciano Terme, nel Centro Congressi Grand Hotel Excelsior, il XXVII Congresso Nazionale della Stampa Italiana che si confronterà sul tema: GIORNALISMO ATTORE DI FUTURO, nel tempo di Multimedialità, Crossmedialità, Transmedialità; per il lavoro, i diritti e l’autonomia dai poteri.”. Al termine dei lavori, venerdì prossimo, saranno eletti il nuovo segretario generale e il nuovo Consiglio nazionale della Fnsi.
Questo appuntamento del Sindacato unitario dei giornalisti italiani, che ha superato il secolo di vita già da sette anni, riveste una particolare rilevanza in considerazione del momento di crisi e trasformazioni epocali che attraversano tutto il mondo dell’informazione e dei media.
La nostra Federazione ha sempre voluto porre al centro del suo impegno, oltre alla tutela dei diritti dei lavoratori-giornalisti, la tenace difesa della libertà di stampa e di espressione, del pluralismo dell’informazione e dell’autonomia professionale dei giornalisti al fine di garantire un’informazione libera dalle interferenze di ogni potere.
Su questo terreno ci siamo incontrati con donne e uomini di buona volontà, sinceramente democratici e coerentemente dediti a promuovere lo spirito nella Costituzione della Repubblica, considerando l’articolo 21, pilastro della convivenza civile, assicurando la libertà di espressione. Per questo, in particolare con l’Associazione Articolo 21 abbiamo intessuto una relazione permanente, naturale, di elaborazione e di battaglie contro ogni censura, ogni tentativo di bavaglio, per il pluralismo, per allineare i canoni delle nostre libertà a quelli delle democrazie più avanzate. Su questo terreno continueremo ad incontrarci – confido tra organizzazioni che hanno natura diversa ma scopi centrali identici – e sicuramente lo faremo da liberi cittadini.
Due date hanno segnato particolarmente l’ultimo quadriennio per l’informazione italiana e gli assetti del lavoro giornalistico: il 27 novembre 2012, quando al termine dell’ennesima battaglia della Fnsi con molte Associazioni della società civile (Articolo 21 trainante), culminata in un appello condiviso con gli editori della Fieg a tutto il Parlamento, all’insegna del motto “dignità delle persone, diritto di informare”, venne bloccata una legge sulla diffamazione a mezzo stampa dal contenuto vendicativo, con previsioni di pesanti limiti al diritto dovere di cronaca. L’appello “estremo” era stato l’atto finale di una lunga battaglia, che nella storia della Federazione è praticamente secolare e che, nella condizione citata aveva già visto diverse manifestazioni di piazza ed in particolare una assai importante al Pantheon, a Roma nell’ottobre dello stesso anno con l’alleanza e l’impegno attivo di consistenti settori della società civile. In parlamento trovammo alleati sensibili e determinati, tra i quali Giuseppe Giulietti e Vincenzo Vita (Articolo 21), Enzo Carra e una pattuglia di parlamentari capaci di agire intensamente sia alla Camera che al Senato.
Questa battaglia non è finita, come vediamo anche dalle notizie più recenti dalla stampa. Le battaglie per la libertà sono permanenti.
La seconda data è quella del 25 giugno 2014, quando è stato siglato il sofferto rinnovo triennale del contratto di lavoro giornalistico, subito dopo seguito, nella stessa giornata, da una intesa con il Governo, la stessa Federazione degli Editori e l’Inpgi, con l’obiettivo di sostenere il welfare, a tutela dei giornalisti colpiti dalla crisi e a sostegno della rimessa in moto del mercato del lavoro professionale. Un passaggio difficile, non scontato, che riafferma anche il ruolo e la funzione del Sindacato, attore sociale, in un tempo in cui le formazioni intermedie soffrono una crisi di legittimità e subiscono attacchi da tutti i poteri che puntano a svuotarne il ruolo. La Fnsi, in questa stagione, è l’unica forza sociale firmataria di un patto triangolare così esteso con il Governo.
Ecco il Congresso della Stampa Italiana, può svolgersi liberamente nella stagione del ricambio, ineludibile anche per ragioni statutarie. Servirà una nuova fatica democratica intensa per le sfide vecchie e nuove che attendono il mondo dell’informazione e i suoi protagonisti. Serviranno alleanze sociali e un adeguato tasso di politicità per lavorare rifuggendo tentazioni di rifugio negli “ismi”, intesi come particolarismi, egoismi, estremismi parolai.
Grazie per l’incontro permanente, che confido di poter rinnovare ancora durante il Congresso a Chianciano Terme, amici di Articolo 21. Da http://www.articolo21.org/
27 gennaio 2015

@fnsisocial

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