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Libri 24 Apr 2013

Siddi: “Troppa diffidenza della stampa su di lui”

Il nuovo clima che si respira nella Chiesa con il pontificato di papa Francesco trae le sue radici dal ''gesto non rivoluzionario ma certamente dirompente compiuto da Benedetto XVI'' e culminato con la sua rinuncia al pontificato. È quanto ha affermato mons. Domenico Pompili, direttore dell'ufficio nazionale per la comunicazione della Cei, intervenuto questa sera a Roma, presso la libreria Centro Russia Ecomenica, nel corso della presentazione del libro: ''Ratzinger. Dalla paura al tempo dell'amore'' del vicedirettore dell'Osservatore Romano Carlo Di Cicco.

Il nuovo clima che si respira nella Chiesa con il pontificato di papa Francesco trae le sue radici dal ''gesto non rivoluzionario ma certamente dirompente compiuto da Benedetto XVI'' e culminato con la sua rinuncia al pontificato. È quanto ha affermato mons. Domenico Pompili, direttore dell'ufficio nazionale per la comunicazione della Cei, intervenuto questa sera a Roma, presso la libreria Centro Russia Ecomenica, nel corso della presentazione del libro: ''Ratzinger. Dalla paura al tempo dell'amore'' del vicedirettore dell'Osservatore Romano Carlo Di Cicco.

Un volume, edito dall'editrice 'Memori', che ripercorre le tappe salienti del pontificato di papa Ratzinger fino al suo clamoroso gesto.
''In tutti i modi Benedetto XVI - afferma nel libro Di Cicco - ha cercato di disincagliare la barca di Pietro e rimetterla in piena navigazione. In parte è stato compreso, ma la sua predicazione dell'amore è rimasta per buona parte epidermica e servirà, forse, nel prossimo futuro''.
A ricordare come quella di papa Ratzinger sia stata una ''spinta irrisolta sulla via della riforma della Chiesa'', è stato invece mons. Pompili che, comunque, ha aggiunto che papa Benedetto ''ha avuto il merito di aver scacciato la paura nella Chiesa'' e che la sua rinuncia ''ha mostrato al mondo che un passaggio cosi' doloroso è equivalso anche a quella creatività che ha portato al cambiamento di clima attuale cosi' ben interpretato da papa Francesco''.
A prendere la parola anche il segretario generale della Fnsi, Franco Siddi che ha, invece, ricordato quella che ha definito ''una diffidenza della stampa'' verso il pontificato di Ratzinger descritto troppo spesso come ''distante dalla gente''. Valutazione, ha fatto notare Siddi, poi smentita dagli ultimi atti del pontificato e ''dall'estrema umanità'' dimostrata da Benedetto XVI negli atti finali della sua missione.
Secondo il direttore dell'Asca, Gianfranco Astori, infine, la figura di papa Ratzinger va inquadrata nella ''fine del vecchio e nell'inizio del nuovo'', per la Chiesa cattolica e che le dimissioni di Ratzinger vanno inserite nell'alveo di un ''papa innovatore che ha chiuso definitivamente con la Chiesa del 'Sillabo' aprendo alla Chiesa della speranza''.  gc/bra (Città del Vaticano, 24 aprile - ASCA)

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