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Osservatorio sui media 30 Giu 2005

Torna il sereno sull'informazione on line. Secondo un'indagine più della metà delle riviste online denuncia di essere in attivo

Torna il sereno nel mondo delle dot-com. Dopo gli anni bui della crisi di Internet, ora il business del Web può anche fruttare. Almeno per quanto riguarda il settore delle riviste online, sempre più frequentate dagli utenti della Rete.

Torna il sereno nel mondo delle dot-com. Dopo gli anni bui della crisi di Internet, ora il business del Web può anche fruttare. Almeno per quanto riguarda il settore delle riviste online, sempre più frequentate dagli utenti della Rete.

(Astro9colonne) - Roma, 30 giu - Torna il sereno nel mondo delle dot-com. Dopo gli anni bui della crisi di Internet, ora il business del Web può anche fruttare. Almeno per quanto riguarda il settore delle riviste online, sempre più frequentate dagli utenti della Rete. Secondo un’indagine condotta dalla federazione della stampa periodica internazionale, International Federation of the Periodical Press, più della metà delle riviste del mondo riferisce che i suoi siti Web sono in attivo, rispetto a circa il 25% di due anni fa. Le riviste online che risultano in perdita sono il 17%, in calo rispetto al 38% del 2003. Circa due terzi dei ricavi dei siti Web dei periodici proviene dalla pubblicità, dice lo studio, il resto da sponsor, e-commerce, abbonamenti. Del resto è un trend ormai consolidato il dirottamento della pubblicità dalla televisione o dalla carta stampata verso Internet, dove sono sempre più numerosi gli utenti che cercano informazione. "La maggior parte degli editori dei siti Internet di riviste in attivo hanno nuovi inserzionisti che non investivano nella carta stampata", si legge nel rapporto. Il sondaggio ha raccolto informazioni da 71 siti in rappresentanza di alcuni dei principali editori del mondo, tra cui magazine di proprietà di Conde Nast, Emap, Axel Springer, Reader's Digest, Hachette Filipachi, IPC e Time Out Group.

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