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La polizia immobilizza alcune persone fuori da un seggio elettorale a Barcellona il 1° ottobre (Foto: Pau Barrena/AFP Photo via Ifj.org)
Internazionale 05 Ott 2017

Catalogna, Ejf e Ifj chiedono «rispetto per il lavoro dei giornalisti sul campo»

Il sindacato di categoria catalano ha segnalato alcuni episodi di violenze ai danni degli operatori dei media al lavoro per documentare gli eventi degli ultimi giorni. Le Federazioni europea e internazionale hanno segnalato i casi sulla piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo.

Federazione europea e Federazione internazionale dei giornalisti invitano tutte le parti coinvolte negli eventi degli scorsi giorni in Catalogna ad avere rispetto per il lavoro dei giornalisti che lavorano per documentare le varie proteste che hanno seguito il referendum del 1° ottobre. La presa di posizione arriva dopo alcuni episodi di aggressioni agli operatori dei media riferiti dal Sindacato dei giornalisti della Catalogna, affiliato di Ejf e Ifj.
Secondo il sindacato catalano, lunedì 2 ottobre il giornalista Jordi Borràs sarebbe stato fermato da un agente della Guardia Civile mentre stava seguendo una manifestazione a Calella (località a nord di Barcellona) per il portale di informazione "El Món". L'agente avrebbe anche cercato di strappargli di mano la macchina fotografica.

Altri casi sono stati registrati martedì 3 ottobre. La giornalista de "La Sexta", Ana Cuesta Herráiz, sarebbe stata minacciata e insultata da alcuni manifestanti indipendentisti con l'accusa di aver manipolato il racconto degli eventi di Calella. Lo stesso giorno altri due cronisti della stessa testata, Guiomar Roglán e Antonio Garcia, sono stati costretti a lasciare la sede del parlamento catalano scortati dalle forze dell'ordine in seguito agli insulti e alle minacce ricevuti dai manifestanti indipendentisti che si erano radunati fuori dal palazzo. Infine, Jesús Badenes, giornalista del "Diario di Girona", è stato costretto a ricorrere a cure mediche in ospedale dopo aver ricevuto un forte colpo alla testa mentre filmava con il suo cellulare un picchetto di protesta a Salt, nell'area urbana di Girona.

«Questi episodi ai danni degli operatori dell'informazione denunciati dal Sindacato catalano ci preoccupano  molto», ha dichiarato il segretario generale dell'Ifj, Anthony Bellanger. «Chiediamo a tutte le parti in campo di rispettare il lavoro dei nostri colleghi e ricordiamo a tutti che colpire i giornalisti significa colpire il diritto dei cittadini di essere informati». Efj e Ifj hanno anche segnalato le aggressioni sulla piattaforma del Consiglio d'Europa per la protezione del giornalismo e la sicurezza dei giornalisti.

Negli scorsi giorni altri casi di aggressioni ai giornalisti erano già stati denunciati dai colleghi catalani, ai quali la Fnsi aveva espresso solidarietà e vicinanza.

@fnsisocial

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