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Il segretario del Nusoj, Omar Faruk Osman, con i delegati della Fnsi al recente Congresso della Ifj (Foto: @OmarFarukOsman)
Internazionale 11 Lug 2016

Giornalisti arrestati e radio censurata in Somalia, la Fnsi: «Al fianco dei colleghi in ogni sede»

Due giornalisti sono stati arrestati e la loro stazione radio, nel distretto di Jowhar, nella regione del Medio Shabelle, è stata chiusa dalla polizia. A lanciare l'allarme è il Nusoj, il Sindacato dei giornalisti della Somalia, Paese troppo spesso teatro di ritorsioni ai danni dei giornalisti e della libertà  di stampa. Lorusso e Del Freo: «Saremo al fianco dei colleghi somali in ogni sede per assicurare loro il pieno esercizio della libertà  di espressione e dei diritti civili, sindacali e individuali».

Due giornalisti sono stati arrestati e la loro stazione radio, nel distretto di Jowhar, nella regione del Medio Shabelle, è stata chiusa dalla polizia. A lanciare l’allarme è il Nusoj, il Sindacato dei giornalisti della Somalia, Paese troppo spesso teatro di ritorsioni ai danni dei giornalisti e della libertà di stampa e di espressione.

«Sabato 9 luglio – denuncia Omar Faruk Osman, segretario generale del Nusoj – gli amministratori della regione del Medio Shabelle hanno ordinato l'arresto di Abdishakur Abdullahi Ahmed (soprannominato Shashaa) e di Abdirahman Hussein Omar Wadani, rispettivamente caporedattore e vice caporedattore di Radio Jowhar.

Nel pomeriggio le forze di sicurezza hanno fatto irruzione nei locali della radio, posto sotto sequestro l’emittente e arrestato i due giornalisti. Un'ora più tardi, le forze di sicurezza sono tornate nella stazione radio e hanno prelevato le apparecchiature per portarle nel loro quartier generale».

Le accuse nei confronti dei giornalisti? Aver trasmesso delle interviste nelle quali venivano criticati i governanti della regione del Medio Shabelle per il modo in cui stanno gestendo la distribuzione di aiuti alimentari agli sfollati della regione.

«Il protrarsi della detenzione di due giornalisti e la censura dell’attività della radio – incalza Omar Faruk Osman – sono un affronto alla libertà dei media e una soppressione della libertà di espressione su un tema di grande rilevanza sociale. Per questo chiediamo la liberazione immediata e incondizionata dei due giornalisti, la restituzione delle apparecchiature radio e che le autorità consentano a Radio Jowhar di riprendere le trasmissioni, senza alcuna restrizione al lavoro dei colleghi».

Un appello che la Federazione nazionale della stampa italiana sposa in pieno e che rilancia anche alle autorità europee: «Chiediamo – spiegano Raffaele Lorusso e Anna Del Freo, segretario generale e segretaria generale aggiunta della Fnsi, e componenti degli esecutivi di Ifj ed Efj – che anche i governi europei si mobilitino per garantire il diritto di cronaca e la libertà di espressione ai colleghi somali impegnati in un territorio difficile che non può essere abbandonato alle velleità autoritarie dei governanti locali. La Fnsi, come in passato, resterà al fianco dei colleghi dei Nusoj mettendo in campo in ogni sede tutte le iniziative per assicurare loro il pieno esercizio della libertà di espressione e dei diritti civili, sindacali e individuali».

@fnsisocial

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