CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Internazionale 28 Dic 2006

Iraq: dall’inizio della guerra assassinato il 10% dei giornalisti locali

Sono oltre 160 i giornalisti e gli operatori dell’informazione uccisi in Iraq dall’inizio del conflitto, nel marzo 2003. Un numero altissimo, che ha costretto la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) a lanciare un appello al Consiglio di sicurezza dell’Onu affinché si adoperi per aiutare i giornalisti che lavorano in Iraq a uscire dalla difficile situazione in cui si trovano.

Sono oltre 160 i giornalisti e gli operatori dell’informazione uccisi in Iraq dall’inizio del conflitto, nel marzo 2003. Un numero altissimo, che ha costretto la Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) a lanciare un appello al Consiglio di sicurezza dell’Onu affinché si adoperi per aiutare i giornalisti che lavorano in Iraq a uscire dalla difficile situazione in cui si trovano.

“Abbiamo bisogno di più addestramento, migliori equipaggiamenti per aiutare i reporter sul campo e più aiuti umanitari”, ha detto il segretario generale dell’Ifj, Aidan White. “Ma più di tutto c’è bisogno della volontà politica di porre fine all’omicidio sistematico di chi opera nel campo dei media”. Le cifre effettivamente sono spaventose: secondo l’Ifj infatti il 10% dei giornalisti iracheni è morto in seguito a omicidi e attentati. “I nostri colleghi sono quotidianamente bersaglio dei killer – ha aggiunto Moaid El Lami, segretario generale del Sindacato dei giornalisti iracheni – E’ un supplizio intollerabile che deve essere riconosciuto da tutti i governi del mondo”. (9Colonne)

@fnsisocial

Articoli correlati