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Internazionale 15 Gen 2007

Media, Gb: il Telegraph “sconsiglia” ai blogger di parlare del giornale in cui lavorano

“Cari blogger, scrivete di tutto ma non del giornale”. Questo il contenuto del “consiglio” che la dirigenza del Daily Telegraph ha fatto pervenire ai molti redattori che regolarmente aggiornano il proprio diario on-line, ospitato sul sito web dello stesso quotidiano.

“Cari blogger, scrivete di tutto ma non del giornale”. Questo il contenuto del “consiglio” che la dirigenza del Daily Telegraph ha fatto pervenire ai molti redattori che regolarmente aggiornano il proprio diario on-line, ospitato sul sito web dello stesso quotidiano.

Il messaggio, firmato dal direttore dei contenuti on-line del Telegraph, Shane Richmond, è stato inviato all’indomani delle rivelazioni di Toby Harnden, il corrispondente dall’America, che ha confessato tramite blog perché il suo pezzo sull’esecuzione di Saddam contenesse tante imprecisioni. Harnden ha rivelato di essere stato costretto dai tempi redazionali a scrivere l’articolo sull’esecuzione dell’ex rais qualche ora prima che questa effettivamente avvenisse, e ciò spiega perché ad esempio raccontava di un Saddam incappucciato poco prima di essere impiccato. Non esattamente dell’ottima pubblicità per la testata, e allora ecco il “consiglio” di Richmond: “Per favore – si legge nel messaggio inviato ai blogger – evitate di scrivere sul rapporto di lavoro fra voi e il giornale, sia che vi riferiate al Telegraph Media Group che a entità più generiche come ‘il capo’ o ‘la redazione’”. “Tali commenti – spiega ancora Richmond – possono essere frequentemente male interpretati e creare problemi. Riflettete a fondo prima di rivelare sul blog i vostri ‘trucchi del mestiere’. Non vogliamo scoraggiare questa pratica, perché sappiamo che è uno degli argomenti più apprezzati dei vostri blog, ma sappiate che tutto può essere frainteso ed essere usato contro di voi”. La nota chiede anche ai blogger di evitare linguaggio offensivo, sia da parte degli autori che dei lettori, e di non ingaggiare liti troppo accese con chi lascia commenti: “Se le persone vi insultano, significa che non hanno diritto di partecipare alla discussione”. (9Colonne)

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