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Internazionale 05 Dic 2006

Media, Iran: ha finalmente un nome il vincitore del Pulitzer nel ‘79

Ha finalmente un nome il fotoreporter anonimo che nel 1979 vinse il premio Pulitzer per un’agghiacciante fotografia che ritraeva un’esecuzione di massa in Iran.

Ha finalmente un nome il fotoreporter anonimo che nel 1979 vinse il premio Pulitzer per un’agghiacciante fotografia che ritraeva un’esecuzione di massa in Iran.

L’autore dello scatto non fu mai svelato, dal momento che si temevano ritorsioni del governo nei suoi confronti. Sabato però il Wall Street Journal ha identificato il fotografo in Jahangir Razmi, e ieri Sig Gissler, amministratore dei Pulitzer, ha dichiarato che il consiglio dell’associazione che assegna i premi giornalistici più ambiti del mondo sta considerando di mettere mano al proprio albo d’oro per scrivere il nome di Razmi. La fotografia che vinse il premio 27 anni fa è una delle più significative nella storia dell’Iran: ritrae undici uomini bendati, messi in riga di fronte a un plotone d’esecuzione. L’immagine fu pubblicata dapprima dal quotidiano iraniano Ettel’al, poi fu acquistata dalla United Press International. All’epoca il Pulitzer fu consegnato proprio a “un anonimo fotografo della United Press”. Razmi, che oggi ha 58 anni, vive tuttora in Iran. Nei giorni scorsi ha deciso di rompere il silenzio: “Voglio che finalmente appaia il mio nome”, ha dichiarato al Wsj. (9Colonne)

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