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Internazionale 21 Nov 2006

Russia, giornalista condannato a cinque anni di carcere

Un giornalista moscovita è stato condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di “incitamento alla violenza etnica” per i suoi articoli sul conflitto in Cecenia.

Un giornalista moscovita è stato condannato a 5 anni di carcere con l’accusa di “incitamento alla violenza etnica” per i suoi articoli sul conflitto in Cecenia.

Il redattore aveva definito la presenza di truppe in Cecenia una vera “occupazione” e paragonato il presidente russo Putin a Saddam Hussein e Slobodan Milosevic. Attivisti per i diritti umani e avvocati moscoviti sottolineano che la sentenza a carico di Boris Stomakhin, redattore del mensile “Radikalnaya Politika”, è “senza precedenti per la sua particolare severità”. Il difensore del giornalista, Alexei Golubev, ha annunciato che ricorrerà in appello. (9Colonne)

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