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Internazionale 19 Gen 2007

Turchia, ucciso il giornalista Hrant Dink. Confessa l'assassino ma non si pente: "Non mi dispiace di averlo fatto"

''L'uccisione di un giornalista rappresenta sempre un fatto tragico, legato al tentativo dei criminali di limitare la libertà di parola e di pensiero''. La Comunità Armena di Roma si ''unisce al dolore degli armeni di tutto il mondo'' per la notizia del ''barbaro assassinio'' di Hrant Dink.

''L'uccisione di un giornalista rappresenta sempre un fatto tragico, legato al tentativo dei criminali di limitare la libertà di parola e di pensiero''. La Comunità Armena di Roma si ''unisce al dolore degli armeni di tutto il mondo'' per la notizia del ''barbaro assassinio'' di Hrant Dink.

In una nota viene fatto notare che il fatto ''assume ancora più tragica rilevanza se solo si considera il suo impegno, da sempre profuso a favore del dialogo e della tolleranza''. ''La sua morte - si legge ancora - è frutto della cultura dell'odio verso gli armeni che ancora resiste nelle frange estremiste della società turca; un odio alimentato dal potere di Ankara, da una mentalità ancora troppo nazionalista, da un orgoglio turco che non si piega neppure davanti alle pagine più tragiche della storia come il genocidio degli armeni''. Secondo la Comunità Armena di Roma l'assassinio di Dink è ''purtroppo anche il frutto di quell'opportunismo politico, di quegli interessi economici, di quella indifferenza che alberga in taluni settori della società europea ed italiana''. La speranza degli armeni di tutto il mondo è che il sacrificio del giornalista che tanto si batteva per il riconoscimento del genocidio armeno ''non sia vano'' e che ''il governo turco abbia la forza morale di condannare l'episodio e di cancellare immediatamente quel mostruoso articolo 301 in nome del quale ogni giorno si celebrano processi''. (ANSA) Ogun Samast, l'assassino del giornalista turco-armeno Harat Dink, ha confessato, poche ore dopo la sua cattura avvenuta la scorsa notte su un autobus che lo portava da Istanbul al villaggio di Hopa, che si trova nei pressi di Samsun, sul Mar Nero. Lo ha annunciato l'agenzia di stampa turca Anadolu. Samast è nato a Trebisonda (sul Mar Nero) nel 1990 e, a quanto riferisce la stampa turca di stamani, è un abituale frequentatore di circoli estremisti ultra nazionalisti. Il reoconfesso assassino di Hrant Dink ha affermato di avere agito perché il giornalista turco di origine armena aveva insultato il popolo turco. Lo ha riferito la Cnn turca. "Ho letto su Internet che aveva detto 'Io sono turco ma il sangue turco e' sporcò e ho deciso di ucciderlo. Non mi dispiace di averlo fatto", Ogun Samast ha detto a coloro che lo interrogavano subito dopo l'arresto a Samsun. (ANSA)

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