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Associazioni 16 Dic 2005

Associazione Lombarda dei giornalisti: “No al modello Colao per l’editoria”

Riduzione della tiratura, riduzione delle pagine, un’editoria agile, flessibile con possibilità di licenziare i giornalisti e non solo. E’ questo il modello di azienda editoriale che prefigura Vittorio Colao, amministratore delegato di RCS Media Group.

Riduzione della tiratura, riduzione delle pagine, un’editoria agile, flessibile con possibilità di licenziare i giornalisti e non solo. E’ questo il modello di azienda editoriale che prefigura Vittorio Colao, amministratore delegato di RCS Media Group.

Lo ha esplicitamente dichiarato in una intervista pubblicata da Panorama. ( In Rassegna Stampa di Dicembre sul sito della Fnsi) L’uscita di Colao è significativa e illuminante di come gli editori intendono affrontare il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro giornalistico. Vittorio Colao, con le sue dichiarazioni, si candida a essere il capofila di chi, nella Federazione Italiana Editori, intende smantellare diritti normativi ed economici dei giornalisti. A quindici mesi dall’insediamento ai vertici del primo gruppo editoriale italiano rileviamo che Vittorio Colao si distingue nel perseguire una politica esasperata di riduzione dei costi che rischia di compromettere la qualità del primo quotidiano italiano. Nei periodici le nuove iniziative non compensano certo le chiusure e le cessione di testate storiche della casa editrice. Da tempo l’Associazione Lombarda dei giornalisti esprime forte preoccupazione per la politica di gestione del portafoglio delle testate del Gruppo, dove si profila una tendenza alla frammentazione e al depauperamento di un patrimonio autorevole, storicamente presente sul mercato. Preoccupazioni espresse oggi in modo netto dal Comitato di redazione del Corriere della Sera e di cui l’Associazione Lombarda dei giornalisti condivide i contenuti. Milano, 16 dicembre 2005

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