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Cronaca 16 Mag 2006

Calciopoli, Moggi interrogato: "Stanco, ma ho cercato di chiarire tutto". Sarà Guido Rossi il commissario della Figc

"Lasciate stare mio figlio, non c'entra niente con tutta questa storia". E' più l'appello di un padre che non quello di un dirigente dimissionario travolto dalla bufera delle intercettazioni la risposta data da Luciano Moggi ai pm napoletani che gli avevano fatto il nome di suo figlio Alessandro, coinvolto nell'inchiesta sulla Gea. "E' stato l'unico momento in cui ha avuto tristezza e profonda commozione, fa sapere il suo legale, Paolo Trofino

"Lasciate stare mio figlio, non c'entra niente con tutta questa storia". E' più l'appello di un padre che non quello di un dirigente dimissionario travolto dalla bufera delle intercettazioni la risposta data da Luciano Moggi ai pm napoletani che gli avevano fatto il nome di suo figlio Alessandro, coinvolto nell'inchiesta sulla Gea. "E' stato l'unico momento in cui ha avuto tristezza e profonda commozione, fa sapere il suo legale, Paolo Trofino

STANCO, MA HO CERCATO DI CHIARIRE TUTTO "E' per me un momento di grande stanchezza, ma ho cercato di chiarire ogni cosa". Lo ha detto Luciano Moggi, secondo quanto riferisce uno dei suoi legali, Fulvio Gianaria, al termine dell'interrogatorio dell'ex direttore generale della Juve davanti ai pm di Napoli. Moggi ha lasciato la caserma, evitando i giornalisti in attesa. L'auto di Moggi è passata dallo stesso ingresso di servizio da dove era entrata. Moggi era arrivato in caserma verso le 11 e un quarto di stamattina. Secondo quanto si è appreso, nell'interrogatorio Moggi avrebbe dapprima descritto ai magistrati una "panoramica" relativa alla gestione del mondo del calcio italiano, entrando poi nello specifico di alcune contestazioni contenute nell'invito a presentarsi. Moggi avrebbe risposto in particolare sul presunto sequestro ai danni dell'arbitro Paparesta e dei suoi assistenti nello spogliatoio di Reggio Calabria e sulla questione della preparazione delle cosiddette "griglie" arbitrali. Per Luciano Moggi la procura di Napoli fisserà nuovi interrogatori nei prossimi giorni. Gianfranco Tatozzi, alto commissario per la prevenzione e il contrasto della corruzione e delle altre forme di illecito nella pubblica amministrazione, ha dato disposizione alla Guardia di Finanza di avviare un'indagine presso la Federazione Italiana Gioco Calcio. Tra stasera e domani gli uomini delle Fiamme Gialle saranno presso la sede della Figc per acquisire notizie e documenti da cui verificare se vi sia stato o meno un adeguato controllo sul regolare svolgimento dei campionati di calcio. I giudici di Napoli stanno indagando anche sul campionato conclusosi ieri, in particolare su Juve-Siena del 21 dicembre scorso, arbitrata da De Santis e vinta dai bianconeri 2-0: è quanto scriverà domani il Mattino. Il presidente dimissionario della Figc Franco Carraro, potrebbe essere convocato dalla procura di Roma nell'ambito dell'inchiesta sulla Gea. In procura, sempre per il filone Gea, non è esclusa anche una convocazione di Marcello Lippi per quanto riguarda la posizione dei calciatori della scuderia Gea convocati in Nazionale. Intanto il titolo Juventus, sospeso per gran parte della seduta per eccesso di ribasso, ha chiuso in Borsa in calo del 14,26% a 1,73 euro. CHIELLINI IN PROCURA A ROMA Il calciatore della Juventus Giorgio Chiellini è in procura a Roma dove viene sentito come testimone da alcuni minuti dai pm Cristina Palaia e Luca Palamara nell' ambito dell' inchiesta sulla Gea. Chiellini è uno dei calciatori della 'scuderia' della società di Alessandro Moggi, e in particolare il suo procuratore è Davide Lippi, figlio del ct della nazionale italiana. LIPPI: TELEFONATE MOGGI MAI SENTITE COME PRESSIONI 'Moggi? Ho ricevuto telefonate da tutti i dirigenti italiani, e non le ho mai sentite come pressioni. Le facevo anch'io ai precedenti ct". Lo ha detto Marcello Lippi nella conferenza-stampa in cui ha ufficializzato i 23 azzurri per i mondiali. Non ho mai pensato alle dimissioni, parto tranquillo per i mondiali", ha aggiunto Lippi. "Buffon? La sua solarità e simpatia - ha detto - non verrà meno. E' sereno". "La Gea? Ho chiesto a mio figlio, ma quali sono i giocatori della Gea? Se i pm mi chiamano andrò con assoluta serenità". Lo ha detto Marcello LIppi in conferenza-stampa a Roma. LE IPOTESI DI REATO CONTESTATE A MOGGI DA PM NAPOLI Sono cinque le ipotesi di reato, per diversi episodi, contestate dalla procura di Roma al dg dimissionario della Juventus Luciano Moggi, oggi interrogato dai magistrati a Roma. ASSOCIAZIONE PER DELINQUERE Moggi, insieme ad altri 12 indagati ed altre persone "in corso di identificazione", è accusato di aver partecipato ad una associazione per delinquere finalizzata a compiere "una serie indeterminata di delitti di frode in competizioni sportive" ed altri reati, condizionando il campionato di calcio 2004-2005. Nei confronti di Moggi ed altri 5 (Antonio Giraudo, Innocenzo Mazzini, Paolo Bergamo, Pier Luigi Pairetto e Massimo De Santis) c'é anche l' "aggravante di aver promosso, costituito ed organizzato l' associazione". "In tal modo predeterminando - si legge nell'invito a comparire - gli esiti del campionato di calcio di serie A per la stagione 2004/2005 (scudetto, piazzamenti per le coppe europee e retrocessioni) e, più in generale, controllando e condizionando l' intero sistema del calcio professionistico italiano nell' interesse della Juventus e delle altre società legate all' associazione, realizzando in definitiva illeciti ed ingentissimi profitti economici per tutti gli affiliati all' organizzazione ed ai soggetti che comunque ad essa fanno riferimento". SEQUESTRO DI PERSONA Moggi, insieme all'amministratore delegato della Juve Antonio Giraudo, è indagato per concorso in sequestro di persona, in relazione ad un episodio avvenuto al termine della partita Reggina-Juventus del 6 novembre 2004, conclusasi 2-1 per i calabresi. I due dirigenti avrebbero chiuso a chiave negli spogliatoi l'arbitro Gianluca Paparesta ed i suoi collaboratori Cristiano Copelli e Aniello Di Mauro perché la terna arbitrale non avrebbe assicurato "un esito favorevole della gara della Juventus". MINACCIA Un'accusa legata a quella precedente. L'arbitro e i guardalinee, infatti, "privati della libertà personale" sarebbero stati minacciati con "plurime espressioni verbali". FRODE SPORTIVA Con riferimento a diverse partite: Juventus-Lazio (2-1) del 5 dicembre 2004; Fiorentina-Bologna (1-0) del 5 dicembre 2004; Bologna-Juventus del 12 dicembre 2004 ed un precedente Fiorentina-Bologna (1-0); Juventus-Udinese (2-1) del 13 febbraio 2005; Roma-Juventus (1-2) del 5 marzo 2005. PECULATO Moggi è indagato per concorso in peculato, insieme al figlio Alessandro e ai poliziotti Fabio Basili e Pierluigi Vitelli: i due agenti "quali pubblici ufficiali", mentre i Moggi come "istigatori e beneficiari dell'attività delittuosa". I poliziotti si sarebbero appropriati "al solo scopo di farne uso momentaneo, dell'auto in dotazione alla Polizia di Stato di cui avevano la disponibilità per ragioni di servizio, utilizzandola per accompagnare e 'scortare' Luciano ed Alessandro Moggi, nonché persone a loro vicine nei loro spostamenti a Roma". COMMISSARIO FIGC Sara' Guido Rossi il commissario della Federcalcio. La Giunta del Coni, riunita in via informale, ha trovato un accordo sul nome dell'ex presidente della Consob ed ex senatore. In mattinata, dunque, ci sara' la ratifica della nomina nella riunione ufficiale della giunta esecutiva, convocata a questo scopo.

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