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I rappresentanti dei giornalisti in piazza ad Arzano
Associazioni 27 Nov 2020

Campania, riunito ad Arzano il Comitato per l'ordine e la sicurezza. Sugc: «Illuminare questi territori»

«Siamo stati in piazza con i colleghi Mimmo Rubio e Giuseppe Bianco e il senatore Sandro Ruotolo. È stata l'occasione per evidenziare che i giornalisti non sono soli», spiega il segretario del sindacato regionale, Claudio Silvestri.

Venerdì 27 novembre il Comitato per l'ordine e la sicurezza si è riunito ad Arzano, nella sede del Comune in piazza Cimmino, luogo degli scontri, delle proteste contro la commissione prefettizia e delle minacce al cronista Mimmo Rubio. «Un'azione fortemente simbolica in una zona permeata dalla criminalità organizzata», commenta il Sindacato unitario giornalisti della Campania che, in una nota, spiega: «Siamo stati in piazza con i colleghi del territorio Rubio e Giuseppe Bianco e il senatore Sandro Ruotolo. È stata l'occasione per evidenziare che i colleghi che lavorano sul territorio non sono soli. Con loro, e accompagnati dagli uomini delle scorte, abbiamo attraversato le stradine adiacenti la piazza principale dove sono attive delle piazze di spaccio».

Subito dopo, prosegue il Sugc, «abbiamo incontrato il prefetto di Napoli Marco Valentini che ha evidenziato tutte le difficoltà legate a una realtà come Arzano e ha ribadito il massimo dell'impegno per far sentire con intelligenza ed efficacia la presenza dello Stato sul territorio». Per il segretario del Sugc, Claudio Silvestri, «il nostro dovere come giornalisti è quello di non lasciare soli i colleghi, di essere la loro scorta mediatica, di illuminare questa realtà e di raccontare quanto sta accadendo. Il racconto della verità è un antidoto formidabile contro le mafie che si muovono nel silenzio e nell'omertà».

«Occorre garantire la continuità della presenza delle forze dell'ordine per un'azione di contrasto e di repressione. Il territorio di Arzano – ha detto il senatore Ruotolo – dev'essere liberato come è accaduto in altri territori della nostra provincia. Lo Stato ad Arzano deve metterci la faccia e liberare un territorio occupato dai clan che in questi ultimi giorni a colpi di stese, rivolte e richieste estorsive stanno seminando il terrore. Siamo fiduciosi del lavoro che la magistratura sta portando avanti ma nell'immediato bisogna disarmare i camorristi e chiudere le piazze di spaccio».

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