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Ordine 12 Ago 2006

Capezzone (Radicali): "L'Ordine dei Giornalisti va abolito" Serventi Longhi: "Una proposta che va valutata con attenzione: oggi l'Ordine non riesce a svolgere il ruolo di garante etico" Del Boca: "Non condividiamo, ma siamo disposti al dialogo"

Abolire l'Ordine dei giornalisti: e' l'obiettivo di una proposta di legge illustrata oggi da Daniele Capezzone. L'esponente radicale propone di istituire una carta d'identita' professionale che certifichi l'effettivo esercizio della professione. Per Del Boca (Odg) sarebbe un grave errore, mentre la Fnsi giudica necessaria una riflessione per una riforma seria delle legge istitutiva

Abolire l'Ordine dei giornalisti: e' l'obiettivo di una proposta di legge illustrata oggi da Daniele Capezzone. L'esponente radicale propone di istituire una carta d'identita' professionale che certifichi l'effettivo esercizio della professione. Per Del Boca (Odg) sarebbe un grave errore, mentre la Fnsi giudica necessaria una riflessione per una riforma seria delle legge istitutiva

D'accordo con Capezzone l'Aduc che invita il Paese a mobilitarsi, mentre Storace (An) promette: presentero' il pdl al Senato. (ANSA) Il Segretario Generale della Fnsi, Paolo Serventi Longhi, ha dichiarato: “La proposta degli onorevoli Capezzone e De Lucia, di abolire l’Ordine dei Gionalisti e di istituire una Carta professionale, sul modello francese, non può essere liquidata con un semplice 'no'. Anzi, va valutata con estrema attenzione anche perché può riaprire nelle Istituzioni e nella categoria un serio dibattito sul ruolo dell’organo di autogoverno dei giornalisti. Specie nell’attuale difficile momento che vede il Governo proporre nuove pericolose leggi sulle intercettazioni mentre perquisizioni e sequestri di materiale informativo tendono a limitare il diritto di cronaca. Allo stesso tempo, alcuni nostri colleghi, fortunatamente pochi, confondono il corretto rapporto con le fonti con improprie commistioni epersino con rapporti di dipendenza con i poteri. Come è accaduto nelle inchieste giudiziarie sul Sismi e sul calcio. In questo quadro l’attuale Ordine, che non riesce a svolgere tempestivamente e con efficacia il ruolo di garante etico dei giornalisti, ma soprattutto dei cittadini, non ha proprio alcun senso ed anche le regole dell’accesso alla professione appaiono inadeguate al dilagare del precariato e del lavoro nero. Per questo, ritengoche la proposta degli esponenti politici debba rafforzare la posizione di quanti si battono da anni, dentro e fuori l’Ordine, per una radicale riforma della legge istitutiva di questo organismo. Una legge che ne cancelli qualche scoria corporativa e risponda alle esigenze di una informazione coragiosa, corretta e plurale". «L'Ordine nazionale dei Giornalisti è disposto al dialogo, ma noi non condividiamo la loro proposta di legge sull'abolizione dell'Ordine». A parlare è Lorenzo Del Boca, presidente dell'Ordine nazionale dei Giornalisti, che controreplica così,ai commenti di Daniele Capezzone sulla reazione dello stesso Del Boca alla proposta di legge per l'abolizione dell'Ordine dei Giornalisti che proprio il segretario dei Radicali ha presentato. «Vorremmo - aggiunge Del Boca - che i Radicali dialoghino anche con l'Ordine dei Giornalisti sulla nostra proposta, che prevede di rivedere e modificare la legge attuale che risale al 1963, e non di abolire l'Ordine». (Adnkronos)

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