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Associazioni 07 Feb 2008

Caso Marche, una precisazione di Giovanni Giacomini

Pubblichiamo una precisazione di Giovanni Gacomini, (ex segretario del Sigim) consigliere primo degli eletti tra i professionali nel direttivo delle Marche che ha recentement eletto segretario Giovanni Rossi.

Pubblichiamo una precisazione di Giovanni Gacomini, (ex segretario del Sigim) consigliere primo degli eletti tra i professionali nel direttivo delle Marche che ha recentement eletto segretario Giovanni Rossi.

Care colleghe e cari colleghi, vi scrivo per segnalare uno spiacevole episodio di cui sono stato vittima al Sigim e che offende tutti voi, specie coloro che hanno votato alle ultime elezioni per la lista di Autonomia, prima ancora che me. Il fatto è in pratica il seguente. Il 17 gennaio scorso dopo l'accordo 'imposto" dal Giudice del Tribunale di Ancona, è uscito un comunicato (che vi allego) in cui si dava questa notizia al popolo in termini entusiastici per Giovanni Rossi, ma che conteneva tre falsità: 1) che la data del voto anticipato per rinnovare il Sigim fosse stata fissata per il mese di aprile 2009; 2) che io avessi accettato tutti gli atti, anche i peggiori, adottati da Giovanni Rossi dal 10 dicembre fino alla data del 17 gennaio; 3) che i vertici della Fnsi avessero espresso soddisfazione per il riconoscimento di Giovanni Rossi come segretario. In realtà le cose sono molto diverse e basta dare un occhiata al verbale di accordo (che vi allego) per rendersene conto. L'accordo da me sottoscritto prevede infatti: 1) che le elezioni per il rinnovo del Direttivo Sigim si tengano "entro" il 30 aprile 2009, quindi è stato esclusivamente fissato il termine ultimo per la consultazione elettorale e niente vieta che si vada al voto (come sarebbe auspicabile) fra poche settimane; 2) che io riconosca valide tutte le "decisioni del Direttivo" (che nel periodo in questione non si è mai riunito) e non quindi "gli atti di Giovanni Rossi". Atti che ha mio avviso sono deleteri per il Sigim e che non ratificherò assolutamente quando verranno posti all'attenzione del Direttivo. 3) I vertici della Fnsi non hanno espresso alcuna "soddisfazione" per l'esito della vicenda tanto che il sito della Fnsi ha ripreso il comunicato togliendo proprio questa parte. In occasione della prima riunione del Direttivo, il 28 gennaio scorso, ho naturalmente fatto presente tutto ciò (scoprendo che il comunicato era stato redatto da Giovanni Rossi senza neppure consultare i consiglieri di quella che definisce la sua maggioranza) e si era deciso che sarebbe immediatamente uscito un comunicato concordato per ristabilire la verità e chiedermi scusa. Ho pazientemente atteso fino ad oggi e del comunicato non c'è traccia. Questa gestione del Sindacato insomma, oltre che per le censure che già mette in atto, si distingue anche per l'arroganza nel non voler riconoscere una verità che è sotto gli occhi di tutti ed è soprattutto il fatto di doversi scusare pubblicamente che per qualcuno è inaccettabile. Chiedo quindi a tutti voi di dissociarvi da una gestione del Sindacato che oltre ad essere minoritaria e assumere le maggiori responsabilità grazie a una scorrettezza istituzionale al momento del voto, si distingue soprattutto per l'arroganza che la rende incapace perfino di ammettere un errore che è rivelatore di come si vuole impostare l'azione del sindacato, senza alcun rispetto per la condivisione delle decisioni. Secondo il codice penale potremmo essere entro i confini della diffamazione, ma non disturberò i giudici per questo: mi basta la condanna politica degli iscritti al Sigim di fronte a questa protervia senza limiti. Purtroppo sono costretto a scrivervi in quanto il Sito internet del Sigim, che è nato per registrare il dibattito all'interno del sindacato, di fatto è stato bloccato e sarà mia cura nei prossimi giorni aprire un blog, del quale vi darò notizia, per denunciare puntualmente l'incapacità di questa gestione del Sigim. Questa lettera è stata inviata anche alle redazioni dei giornali delle Marche, all'Ansa e al sito della Fnsi e al Sigim perché venga fatta la necessaria rettifica di una notizia falsa che mi attribuisce comportamenti, decisioni e dichiarazioni che non ho mai avuto, assunte o fatto. Giovanni Giacomini

@fnsisocial

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