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Coronavirus: 3 giornalisti positivi al Corriere del Veneto, chiusa la redazione di Padova
Associazioni 14 Mar 2020

Covid-19: tre giornalisti positivi al Corriere del Veneto, chiusa la redazione di Padova. La vicinanza di Sgv

Andolfatto: «Questo caso di contagio, al pari degli altri che si sono verificati in tutta Italia, dimostra che i colleghi (dipendenti, collaboratori, freelance), che mettono a repentaglio la loro salute per garantire ai cittadini una corretta e costante informazione, sono da considerarsi categoria a rischio».

Coronavirus: chiusa la redazione di Padova del Corriere del Veneto e sanificata, dopo che tre giornalisti sono risultati positivi. Sottoposti a tampone un'altra decina: entro la giornata l'esito e non si esclude che il numero possa crescere. Il Sindacato giornalisti Veneto esprime solidarietà e vicinanza al Cdr e a tutti i colleghi che con senso di responsabilità e abnegazione si sono rimboccati le maniche per assicurare l'uscita in edicola del giornale.

Tutti stanno lavorando da casa con mezzi propri o attrezzandosi rocambolescamente per far funzionare i programmi necessari sui computer aziendali che si sono portati a domicilio, facendo fronte al grave ritardo con cui l'azienda ha affrontato, nonostante i ripetuti solleciti, l'emergenza da Covid 19, non solo dal punto di vista delle dotazioni tecnologiche – al contrario di quanto affermato dal presidente Rcs Urbano Cairo a La7 intervistato da Lilli Gruber – ma anche dei dispositivi di protezione individuali (mascherine e disinfettante), arrivati solo ieri dopo che da una settimana una collega non ancora 'tamponata' era in malattia con 38 di febbre.

«Questo caso di contagio, al pari degli altri che si sono verificati in tutta Italia – afferma Monica Andolfatto, segretaria regionale Sgv – dimostra che i giornalisti (dipendenti, collaboratori, freelance) sono da considerarsi categoria a rischio, che mettono a repentaglio la loro salute per garantire ai cittadini una corretta e costante informazione, bene primario e irrinunciabile, anche e soprattutto nel bel mezzo di questa drammatica emergenza sanitaria».

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