L'esecutivo Usigrai, il coordinamento Cdr della Tgr e il Cdr della redazione di lingua italiana della sede regionale per il Friuli Venezia Giulia della Rai esprimono «la massima solidarietà al collega Maurizio Mervar per l'aggressione subita nel corso della manifestazione davanti allo stabilimento Leonardo di Ronchi dei Legionari (Gorizia)» nel pomeriggio di sabato 13 settembre 2025.
«Un gruppo di una decina di persone - spiegano i rappresentanti sindacali in una nota - lo ha accerchiato, bloccato fisicamente e insultato per diversi minuti, accusandolo di essere 'un giornalista servo del sionismo'. Maurizio Mervar era lì, da solo con telecamera e microfono, semplicemente a fare il suo lavoro e a esercitare il diritto di cronaca. L'azione di questa sparuta minoranza del corteo gli ha impedito di testimoniare i momenti conclusivi della manifestazione, compresi i comizi finali».
Usigrai e Cdr stigmatizzano, quindi, quanto accaduto e augurano che «gli autori dell'intimidazione siano identificati e che la giustizia faccia il suo corso. La libertà di stampa, di parola e di pensiero, è garantita dall'articolo 21 della Costituzione ed è un principio non negoziabile. Per questo - concludono - continueremo il nostro lavoro e non ci faremo intimorire».
Anche Assostampa Fvg e Ordine regionale dei giornalisti «condannano il gravissimo episodio e sono al fianco del giornalista aggredito».