L’Assemblea continentale annuale dei giornalisti, voluta quest’anno in Italia dalla Federazione Europea dei Giornalisti (Efj), si è svolta a Bergamo dal 15 al 17 giugno. I lavori si sono aperti alle 14.30 di venerdì 15 giugno e si sono conclusi domenica 17 alle ore 14.00. Al meeting annuale – che, con il titolo “Il giornalismo come bene pubblico”, ha avuto come tema guida “gli sconvolgimenti della crisi economica europea e l’impegno per i diritti dei giornalisti” - presenti 100 delegati dei sindacati e organizzazioni professionali di tutti i Paesi europei coordinati nella Federazione Europea dei Giornalisti.
IL SEGRETARIO GENERALE DELLA FNSI, FRANCO SIDDI, AL MEETING DELL’EFJ
“DIGNITÀ DEL LAVORO, STELLA POLARE DI TUTTI I GIORNALISTI”
BERGAMO – “La dignità del lavoro deve essere la stella polare di tutti i lavoratori, quindi anche dei giornalisti, ai quali devono essere assicurate adeguate condizioni di lavoro, giuste retribuzioni e tutele previdenziali e assistenziali. Il giornalista in sofferenza economica, oltre che povero, è meno libero e lo è ancora di più se viene messo sotto controllo dal punto di vista politico e commerciale”.
Il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Franco Siddi, nel porgere il saluto dei giornalisti italiani al Meeting Annuale dell’Efj, ha rivolto il proprio pensiero ai lavoratori autonomi, ovvero ai meno garantiti, ai più sfruttati e indifesi. “Nessun freelance – ha sottolineato Siddi – deve essere pagato meno di quanto, per lo stesso lavoro, percepisce un contrattualizzato”.
“Estendere ai freelance le regole del lavoro dignitoso – ha sottolineato Siddi – è l’impegno a cui il sindacato dei giornalisti non può sottrarsi per tenere l’informazione e la cultura liberi da ogni vincolo”. Il segretario generale della Fnsi ha, quindi, evidenziato la necessità di “garantire regole costituzionali europee a tutela dell’informazione, soprattutto in un momento particolarmente difficile per l’industria dei media. Una situazione in evoluzione, con confini ancora da definire, che impone di percorrere tutte le strade possibili per curare i mali della crisi”.
Insomma, ha concluso Siddi, la sfida del sindacato dei giornalisti non può che essere quella di “consolidare il proprio carattere solidale, culturale e pratico in un’Europa che è stata culla del giornalismo libero e del sindacato dei giornalisti”.
L’Assemblea continentale dei giornalisti europei, che da oggi a domenica è impegnata nel meeting annuale ospitato dal Centro Congressi “Giovanni XXIII” di Bergamo, registra la partecipazione di 83 giornalisti europei, otto dei quali italiani.
Ad aprire i lavori è stato il presidente dell’Efj, Arne König, spiegando che in quello che “secondo le previsioni della Bbc è il luogo climaticamente più caldo d’Europa”, i giornalisti si interrogano su come combattere la tempesta economica che si sta abbattendo sul vecchio continente”.
Un anno dopo il Congresso nazionale della Fnsi, Bergamo diventa per tre giorni capitale del giornalismo europeo ricercando nuove regole e soluzioni possibili per migliorare le condizioni di lavoro per il giornalismo e la libertà di stampa.
L’appuntamento italiano segna anche l’ingresso di tre nuovi Paesi nell’Efj: Irlanda, Macedonia e – proprio ieri – Russia. L’ingresso del sindacato russo nell’European Federation of Journalists viene giudicato dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, come “un passaggio di grande significato nella storia del giornalismo europeo, perché impegna la stampa di quello sterminato Paese, che sconfina in Asia, al confronto con canoni di indipendenza, libertà di stampa e democrazia sindacale finora sconosciuti nell’ex Unione Sovietica”.
Da non trascurare, inoltre, l’enorme peso del sindacato dei giornalisti russi, che da solo rappresenta un quarto degli iscritti dell’intera federazione europea. Insomma, con la Russia, l’Efj ha la possibilità di sperimentare una nuova visione dell’Europa che va ben oltre le tradizionali sfide di un mondo che non c’è più, ma ancora una volta si trova a fare i conti con intromissioni di poteri molto forti.
E che l’Europa sia effettivamente ad un bivio, lo ha evidenziato il vicepresidente del Parlamento Europeo, Gianni Pittella, secondo il quale “è grave il rischio di scomparsa dell’eurozona”.
Debiti molto elevati e insostenibili nel lungo periodo, caratterizzano, infatti, la più grave crisi finanziaria che il vecchio continente abbia mai conosciuto. Inevitabile, quindi, per l’Europa ritrovare la lucidità necessaria a scongiurare il disastro aggravato dall’errore, da parte di molti Stati, di assumere decisioni che non considerano i metodi comunitari, ma sono finalizzati esclusivamente a risolvere i problemi interni.
Pittella si è poi soffermato sulla creazione di una “zona libera” in una drammatica realtà nella quale la disoccupazione giovanile ha superato la soglia del 50 percento, la crescita del Pil nel primo semestre del 2012 segna un indice negativo, con Mario Draghi e la Banca Centrale Europea che, da soli, non possono colmare tutti i vuoti.
“Senza crescita – ha tagliato corto il vicepresidente del Parlamento Europeo – rischiamo di condannare l’Europa a un lungo periodo di depressione. Dunque, al primo posto dell’agenda europea deve essere posto un programma di crescita che ha bisogno di un concreto sostegno politico e di un compromesso”.
La ricetta è semplice, ma nel contempo spietata: “Fondi strutturali da utilizzare in modo più efficace e disponibilità a riconsiderare il nostro memorandum di accordi con la Grecia. L’Europa, insomma, deve avere un atteggiamento più reattivo per sviluppare un’economia di scala e accelerare il processo decisionale”.
Sul “nodo” banche, Gianni Pittella non ha dubbi: “L’unione bancaria europea passa dallo schema di garanzie e dalla creazione di un’autorità con una supervisione vera e propria a livello continentale. In questa direzione il Parlamento Europeo ha già chiesto maggiore trasparenza sulle transazioni bancarie”.
Quanto all’Efj, Pittella ha, infine, sottolineato “l’enorme potere del sindacato dei giornalisti europei di forgiare l’opinione pubblica. Spesso – ha detto il vicepresidente del Parlamento Europeo ai giornalisti – siete stati più responsabili dei politici. E questo è un motivo d’orgoglio di cui potete andare fieri”.
Tanta carne al fuoco, insomma, per l’assemblea annuale dei giornalisti europei che il presidente della Fnsi, Roberto Natale, ha sintetizzato in quello che rappresenta il filo conduttore del meeting bergamasco: “Ragioniamo di Europa anche in tema di diritti da condividere. Non solo criteri economico-finanziari, ma regole di libertà di stampa”.
Il “padrone di casa”, Paolo Perucchini, bergamasco doc e componente della Segreteria Fnsi, che a un anno di distanza dal Congresso nazionale della Fnsi si è, ancora una volta, assunto l’onere di coordinare l’organizzazione, resa possibile grazie al contributo del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio di Bergamo, dal canto suo ha messo in luce un aspetto fondamentale: il rapporto tra enti pubblici e informazione. Una sinergia che funziona – come avviene a Bergamo – soltanto se è finalizzata alla promozione del territorio, senza fini oscuri o irriferibili. L’unico “do ut des” possibile, tra giornalismo e pubblica amministrazione, è quello di raccontare il territorio, promuovendo e valorizzando risorse e professionalità.
Quel che è certo è che, in una situazione drammatica per il mondo del lavoro e l’economia europea, la categoria dei giornalisti si ritrova a fare i conti con problemi che, al di là della crisi, scontano lo spietato prezzo della globalizzazione dell’informazione: miliardi di notizie in una giungla senza regole. E’ la rete, bellezza. (da http://www.giornalisticalabria.it/ del 15 giugno 2012)
MESSAGGIO DEL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI, GIULIO TERZI DI SANT’AGATA, AL MEETING DELL’EFJ CHE SI CONCLUDE OGGI A BERGAMO
“LIBERTÀ DI STAMPA, INDICATORE DI DEMOCRAZIA”
IL MINISTRO GIULIO TERZI DI SANT’AGATA
BERGAMO – “E’ mio fermo convincimento che la libertà di stampa sia un indicatore fondamentale del livello di democraticità e tutela dei diritti umani in ogni Paese, e che i diritti dei giornalisti debbano essere garantiti e promossi in via prioritaria nella complessa congiuntura internazionale che stiamo attraversando”.
Questo il pensiero del Ministro degli Affari Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, contenuto nel messaggio inviato al segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi, in occasione dell’Assemblea della European Federation of Journalist che si conclude oggi a Bergamo.
Nell’esprimere a Siddi “il più caloroso ringraziamento per l’invito a partecipare all’Assemblea dell’Efj”, il ministro Giulio Terzi di Sant’Agata, scusandosi per l’assenza dovuta a impegni istituzionali precedentemente assunti, ha sottolineato che “è anche per me motivo di particoloare soddisfazione che quest’anno l’importante appuntamento, al quale guarda con grande interesse l’intera comunità giornalistica internazionale, abbia luogo in Italia, e proprio nella mia città”.
“Sono comunque certo che la Federazione Nazionale della Stampa assicurerà un contributo di elevato livello allo svolgimento dei lavori, e che la manifestazione approderà a conclusioni produttive e di alto profilo”.
Il ministro degli Affari Esteri ha, quindi, pregato Siddi di portare ai partecipanti il suo “messaggio di sostegno all’attività dell’Efj, che la Farnesina segue con grande attenzione e che è molto ben illustrata tanto dallo slogan del Meeting annuale, «il giornalismo come bene pubblico», quanto dall’opportuna scelta del tema guida, «l’impegno per i diritti dei giornalisti»”.(da www.giornalisticalabria.it del 17 giugno 2012)
GLI AUGURI DEL MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI GIULIO TERZI DI SANT'AGATA (formato pdf)
MOZIONE SU DIRITTI A CONTRATTO COLLETTIVO
L’assemblea Annuale della Federazione Europea dei Giornalisti riunita a Bergamo dal 15 al 17 giugno 2012
considerata la gravità della crisi economica che investe tutta l’Europa e affermata l’assoluta insufficienza di soluzioni esclusivamente finanziarie che stanno determinando gravi difficoltà per tutto il mondo del lavoro, sul quale si scaricano ingiuste politiche restrittive di salario e di diritti;
preoccupata per gli attacchi alla stabilità dei contratti collettivi che, nel caso dei giornalisti, provocano un impoverimento non solo delle persone ma anche delle condizioni di libertà e di autonomia professionale, introducendo, inoltre, nuove diseguaglianze nel lavoro tra giornalisti impiegati e freelance;
evidenziato che anche nei Paesi con avanzata tradizione di contrattazione collettiva stanno emergendo divari salariali, differenze di trattamento del welfare e della protezione sociale, che fanno crescere l’area del precariato e delle insicurezze occupazionali;
preso atto del lavoro positivo fatto dalla Efj per combattere questi fenomeni di ingiustizia, discriminazione e indebolimento delle condizioni di lavoro e dell’indipendenza dei giornalisti;
richiamate, tra l’altro, le attività dei gruppi di lavoro e della recente riunione di Salonicco (19-20 aprile 2012) sulla parità dei diritti di tutti i giornalisti;
impegna lo Steering Committee e i Sindacati affiliati alla Efj a difendere con ogni azione possibile la linea della contrattazione collettiva, come diritto fondamentale, esercitato dai Sindacati di categoria, a favore di tutti i giornalisti rappresentati, siano essi impiegati o freelance;
impegna, inoltre, la Efj a supportare, pur nei limiti delle risorse disponibili, con la creatività, con la consulenza sulla legislazione europea e con il supporto tecnico per la formazione, i Sindacati aderenti nella loro lotta alle diseguaglianze contrattuali e nella definizione di standard economici e normativi minimi per il lavoro decente;
chiede, infine, che venga rafforzata l’attività di cooperazione con l’ILO per far pesare sul terreno delle relazioni internazionali le più gravi violazioni delle norme sul lavoro.
Roma, 17 maggio 2012
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MOZIONE SUL FREEDOM OF INFORMATION ACT (FOIA)
L’assemblea Annuale della Federazione Europea dei Giornalisti riunita a Bergamo dal 15 al 17 giugno 2012
Considerata la Convenzione europea del Consiglio d'Europa del 18 giugno 2009 sul diritto di accesso ai documenti ufficiali che garantisce "il diritto di ognuno, senza discriminazioni di alcun tipo, all'accesso, su semplice richiesta, dei documenti detenuti dalle pubbliche autorità;
Considerato che il diritto di accesso alle informazioni della pubblica amministrazione, riconosciuto in moltissimi stati sotto il nome di Freedom of Information Act (FOIA), secondo la stessa Convenzione, "aiuta il pubblico a formarsi una opinione sullo stato della società e sulle autorità pubbliche" e "rafforza l’integrità, l'efficienza, l'efficacia e la responsabilità delle autorità pubbliche favorendo così l'affermazione della loro legittimità";
Considerato che l’accesso alle informazioni della pubblica amministrazione permette al giornalismo, in tutte le sue forme, di esercitare in modo più incisivo, per conto dei cittadini, la sua fondamentale funzione di controllo delle istituzioni;
Considerato che la trasparenza totale degli atti, anche interni, della pubblica amministrazione, è un ostacolo concreto agli sprechi e alla corruzione;
Impegna la Federazione europea dei giornalisti a promuovere in tutti gli Stati europei l' introduzione di norme ispirate al Freedom of Information Act e a rafforzarle, ove ci fossero già con insufficiente concretezza ed efficacia;
Chiede allo Steering Committee di far pressione sul Parlamento Europeo e gli Stati membri dell'Unione europea per un migliore accesso alle regole dell’ informazione e di opporsi ai tentativi esistenti da parte degli Stati membri più importanti di indebolire notevolmente l'accesso a informazioni durante il processo di rifusione del regole comunitarie in materia di accesso ai documenti.
Appoggia la richiesta di un FOIA avanzata il 14 maggio 2012 in Italia con l'iniziativa www.foia.it da associazioni, giornalisti, professori ed esperti della pubblica amministrazione, sostenuta dalla Federazione nazionale della stampa italiana.
TUTTE LE MOZIONI APPROVATE ALL'ASSEMBLEA ANNUALE DEI GIORNALISTI (EFJ-FNSI)
Bergamo 15-17 giugno 2012 (formato pdf)
BERGAMO CONVENTION BUREAU
BERGAMO CAPITALE DEL GIORNALISMO EUROPEO
Da venerdì 15 a domenica 17 giugno Bergamo sarà la sede dell'Assemblea annuale dell'EFJ-European Federation of Journalists, la federazione dei sindacati dei giornalisti d'Europa, che riunisce oltre 260.000 professionisti dell'informazione cartacea, televisiva e dei new media, di oltre 30 nazioni.
L'Italia, e Bergamo in particolare, è stata scelta come sede dei lavori dell'assise europea su proposta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana -Fnsi (organismo che rappresenta il mondo dei media italiani in seno alla EFJ) alla luce della positiva esperienza che la Federazione Nazionale della Stampa ha maturato proprio a Bergamo con il Bergamo Convention Bureau in occasione del XXVI Congresso Nazionale del sindacato dei giornalisti italiani che si è svolto nel capoluogo orobico ad inizio 2011.
L'Assemblea europea è occasione di riflessione, analisi e valutazione prospettica del futuro dell'informazione nel Vecchio Continente alla luce delle forti trasformazioni strutturali che il settore sta vivendo e dei cambiamenti organizzativi e professionali legati sia alla particolare congiuntura economica che ha investito il mercato europeo e, di conseguenza lo stesso mondo dei media e delle società editrici, nonché le novità normative in tema di lavoro e occupazione. Senza dimenticare il problema del diritto e della libertà dell'informazione, spesso condizionata e - in molte realtà europee - al centro d'iniziative normative vincolanti. Nonché i temi della qualità dell'informazione e della valorizzazione della professione giornalistica. Per questo i lavori dell'assemblea europea di Bergamo si svolgono all'insegna del tema "Battling Europe's economic storm: the fight for journalists' rights".
"II lavoro giornalistico e l'industria dell'informazione vivono oggi una stagione particolarmente difficile, contraddistinta e condizionata dai nuovi confini delineati dalla crisi globale in atto - spiega Franco Siddi, Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana - In tutta Europa e in Italia -ma il fenomeno è mondiale -nel nostro settore tutti sono chiamati a definire nuove strategie. Occorrono iniziative lungimiranti; è necessario affrontare le sfide in campo aperto per curare lo crisi e per recuperare il bene materiale e immateriale dell'informazione promuovendo il giornalismo di qualità. L'informazione, in Italia e in Europa, non può che essere vista come un bene pubblico: da difendere, da valorizzare e da qualificare sempre più. Ed è su questi temi che ci. confronteremo nel corso dei lavori dell'assemblea annuale dell'EFJ che Bergamo ospiterà da venerdì prossimo. Un ritorno a Bergamo - conclude Siddi - dopo il caloroso abbraccio che lo città, le istituzioni e i protagonisti tutti della società civile hanno dedicato ai giornalisti italiani nel corso del XXVI Congresso della Federazione Nazionale della Stampa Italiana che si è svolto proprio nella città orobica nel gennaio 2011".
L'EFJ rappresenta l'intero mondo del giornalismo europeo: network televisivi pubblici e privati, radio, carta stampata, testate on-line e liberi professionisti. L'EFJ è organismo riconosciuto dall'Unione Europea, dal Consiglio europeo e dall'European Trade Union Confederation.
L'Assemblea coinvolgerà per 3 giorni oltre 140 giornalisti provenienti da tutta Europa; saranno presenti infatti delegati nazionali delle Federazioni dei seguenti Paesi: Italia, Germania, Svezia, Norvegia, Finlandia, Danimarca, Gran Bretagna, Francia, Spagna, Austria, Portogallo, Polonia, Ungheria, Macedonia, Cipro, Grecia, Croazia, Turchia, Islanda, Russia, Siovacchia, Olanda, Belgio, Lussemburgo, Israele, Bielorussia, Irlanda.
I principali gruppi editoriali italiani rappresentati sono: RCS, Sole 240re, Messaggero, La Stampa, Gruppo FINEGIL-L'Espresso, La Sicilia, L'Unità, Libero, Rai, Mediaset, e numerose altre testate locali.
Durante l'evento infine parteciperanno cariche dello Stato e del Governo nonché rappresentanti politici e istituzionali del mondo dell'imprenditoria e del sindacato confederale. Ha confermato la sua presenza Gianni Pittella, vice-presidente del Parlamento Europeo, membro della commissione cultura. Sono stati invitati il Ministro degli Affari Esteri Giulio Maria Terzi di Sant'Agata, il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. Ci saranno poi altre personalità di spicco ancora in via di definizione.
“La risposta di Bergamo è stata vincente grazie al lavoro di squadra con gli enti territoriali Comune di Bergamo, Provincia di Bergamo e Camera di Commercio di Bergamo - sottolinea il presidente del Bergamo Convention Bureau Casto Jannotta - Bergamo si riconferma destinazione congressuale di profilo internazionale grazie alla sua accessibilità e al suo patrimonio artistico culturale e all'alto profilo di tutta la filiera turistica, hotel, ristoranti e servizi. Da sottolineare inoltre la qualità del progetto proposto dal team di Bergamo Convention Bureau per un congresso "ad impatto zero" - prosegue sempre Jannotta - in quanto il concetto di parco congressuale ha messo in luce le potenzialità della città: il Centro Congressi Giovanni XXIII è stato scelto quale sede dell'assemblea, hotel e ristoranti sono a due passi e nel pieno centro cittadino dove il congressista può apprezzare anche le bellezze culturali di Bergamo bassa e rilassarsi passeggiando sul Sentierone. I menù scelti sono fortemente territoriali essendo a km zero; infine una delle cene verrà organizzata presso i.lab Italcementi, il nuovo Centro Ricerca e Innovazione dove si lavora allo sviluppo di materiali ecosostenibili per il mondo delle costruzioni, e che rappresenta esso stesso un esempio di sostenibilità".
Il Sindaco Franco Tentorio pone l'accento sulla grande ospitalità che la città riserverà all'evento: “Il Comune di Bergamo è onorato di ospitare il congresso europeo dei giornalisti. In questa circostanza ci fa piacere sottolineare la grande importanza della loro professione per la cultura e la democrazia".
Grande soddisfazione espressa anche dal Presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano: “Mi compiaccio che, ancora una volta, il mondo del giornalismo e della comunicazione abbiano scelto Bergamo quale sede di un loro prestigioso convegno".
"Sono molto soddisfatto che Bergamo sia stata scelta come sede dell'assemblea annuale della Federazione dei sindacati dei giornalisti d'Europa - commenta il Presidente della Camera di Commercio di Bergamo Paolo Malvestiti - E' un occasione importante per la nostra città per farsi conoscere; ma è un'opportunità che ci permette di promuovere la nostra identità e ciò che caratterizza il territorio. I giornalisti presenti non solo potranno apprezzare i servizi e l'accoglienza di Bergamo Convention Bureau ma anche l'ospitalità delle nostre strutture ricettive e l'alta offerta della ristorazione bergamasca".