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Cronaca 11 Feb 2007

E' morto Paolo Antonilli, 53 anni, collaboratore storico del "Centro" di Pescara Il Cdr del quotidiano del gruppo Espresso convoca un'assemblea martedì 13 per ricordare il collega

Da una vibrante lettera anonima pubblicata nel sito “ilbarbieredellasera.com”, la notizia della morte per infarto di Paolo Antonilli, 53 anni, collaboratore storico del “Centro” di Pescara, ha fatto il giro delle redazioni suscitando dolore e costernazione tra chi lo conosceva e tra chi da anni, se non decenni, vive la condizione del collaboratore nei giornali locali.

Da una vibrante lettera anonima pubblicata nel sito “ilbarbieredellasera.com”, la notizia della morte per infarto di Paolo Antonilli, 53 anni, collaboratore storico del “Centro” di Pescara, ha fatto il giro delle redazioni suscitando dolore e costernazione tra chi lo conosceva e tra chi da anni, se non decenni, vive la condizione del collaboratore nei giornali locali.

Una condizione di sfruttamento che si trova al centro dello scontro per il rinnovo del contratto di lavoro dei giornalisti italiani, scaduto ormai da 714 giorni. Il Comitato di Redazione del “Centro” ha indetto per martedì un’assemblea per ricordare il collega, giornalista professionista, e prendere delle decisioni sulla questione dei collaboratori. Tra i giornalisti abruzzesi è scattata una colletta per i funerali dell’amico scomparso. I vertici amministrativi dell’azienda, interpellati da alcuni amici del giornalista scomparso, avrebbero dimostrato poca sensibilità suscitando rancori e polemiche riportate nel sito “Ilbarbieredellasera.com”. E Paolo Antonilli è già diventato un simbolo della condizione di sfruttato in cui versano migliaia di collaboratori dei giornali. Da vent’anni lavorava come co.co.co nel quotidiano abruzzese del gruppo Finegil-Espresso-Repubblica, un impero editoriale e multimediale controllato dalle società di Carlo De Benedetti. Ottocento euro al mese, una pagina e mezza di articoli ogni giorno da Montesilvano e Città Sant’Angelo. In varie occasioni Paolo Antonilli aveva chiesto di essere regolarizzato con un contratto di lavoro subordinato. Ma niente da fare, la stabilizzazione non è mai arrivata. Il cambio della guardia al vertice del quotidiano con l’arrivo di Luigi Vicinanza alla direzione lasciata da Antonio Del Giudice, aveva riacceso le speranze di una regolarizzazione contrattuale. Paolo Antonilli è morto nella sua casa di Montesilvano. Il suo silenzio durato per alcune ore ha preoccupato un collega del “Centro” che è andato a cercarlo a casa. Trovandolo purtroppo morto. Pur non essendoci alcun legane tra la scomparsa del giornalista e la sua condizione di precariato, la vicenda ha travalicato l’aspetto personale per invadere l’ambito sindacale. Il Coordinamento dei Cdr del Gruppo Espresso.Repubblica-Finegil-Ellemedia che raggruppa i rappresentati sindacali di circa 1.200 giornalisti ha preso in esame il caso. Anche l’Associazione della Stampa dell’Abruzzo ha deciso di mobilitarsi. L’attenzione è rivolta all’assemblea dei giornalisti del Centro che si svolgerà dopodomani. (e.f.)

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