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Sindacale 16 Set 2010

Epolis, si è dimesso il direttore Cirillo. Possibili intese per il recupero degli stipendi e cassa integrazione a fronte della cessazione delle pubblicazioni, se ne parla giovedì 23 nel corso di un nuovo incontro tra le parti

Il direttore del quotidiano semigratuito Epolis Enzo Cirillo ha rassegnato le dimissioni all'editore Alberto Rigotti. La notizia è stata comunicata dallo stesso editore al Comitato di redazione e questa mattina ai rappresentanti sindacali dei poligrafici durante un incontro nella sede di viale Trieste.

Il direttore del quotidiano semigratuito Epolis Enzo Cirillo ha rassegnato le dimissioni all'editore Alberto Rigotti. La notizia è stata comunicata dallo stesso editore al Comitato di redazione e questa mattina ai rappresentanti sindacali dei poligrafici durante un incontro nella sede di viale Trieste.

Intanto questa mattina Rigotti ha incontrato l'assessore regionale della Programmazione, Giorgio La Spisa, per illustrare il piano di rilancio del giornale dopo la mancata ripresa delle pubblicazioni lo scorso 6 settembre: confermata nel nuovo progetto la sede a Cagliari. Giovedì 23 settembre - ha spiegato la Fnsi - alle ore 11:30, le rappresentanze sindacali e l'azienda Epolis si ritroveranno per esaminare i documenti relativi alle soluzioni da adottare per far fronte alla grave crisi che ha portato alla cessazione delle pubblicazioni ed al mancato pagamento degli ultimi stipendi. I possibili accordi che sono stati oggetto dell'incontro protrattosi per tutta la mattinata e per parte del pomeriggio di ieri riguardano un piano di rientro dalla situazione debitoria che l'azienda ha nei confronti dei giornalisti e l'ipotesi di ricorso alla cassa integrazione.
"La Giunta regionale sarda segue la vertenza E polis con tutta l'attenzione che merita: riguarda sia la salvaguardia del posto di lavoro per tanti giovani, sia il pluralismo dell'informazione. Su questo fronte la Regione è disponibile al confronto e a svolgere un ruolo di garanzia istituzionale". Così il presidente Ugo Cappellacci ha commentato la riunione del Comitato Interassessoriale per le emergenze economico sociali che questa mattina si è riunito per esaminare la situazione della società E polis. "Auspichiamo - ha aggiunto La Spisa, coordinatore del Comitato - la ripresa delle pubblicazioni da parte delle due testate sarde e la garanzia di continuità  per il lavoro di tanti professionisti". Questa mattina all'incontro hanno preso parte il presidente della finanziaria della regione Sfirs, Antonio Tilocca, il presidente della società Alberto Rigotti, i rappresentanti della Stampa sarda, del Cdr e le rappresentanze sindacali. La società ha prospettato un nuovo piano aziendale per la ripresa delle pubblicazioni e l'intenzione di saldare i pregressi entro il prossimo dicembre. (ANSA). Giovedì 23 settembre, alle ore 11.30, le rappresentanze sindacali e l’azienda Epolis si ritroveranno per esaminare i documenti relativi alle soluzioni da adottare per far fronte alla grave crisi che ha portato alla cessazione delle pubblicazioni ed al mancato pagamento degli ultimi stipendi. I possibili accordi che sono stati oggetto dell’incontro protrattosi per tutta la mattinata e per parte del pomeriggio di mercoledì 15, riguardano un piano di rientro dalla situazione debitoria che l’azienda ha nei confronti dei giornalisti e l’ipotesi di ricorso alla cassa integrazione. I rappresentanti aziendali hanno ribadito l’esistenza di progetti per la creazione di società locali che dovrebbero rieditare il giornale semigratuito e, in prospettiva, riportare al lavoro i colleghi di Epolis.
Il Sindacato ha posto, in particolare, l’accento sulla tutela dei colleghi oggi privi di reddito. All’incontro ha partecipato una delegazione aziendale guidata da Alberto Rigotti. Per la parte sindacale erano presenti i delegati delle undici Associazioni regionali di stampa direttamente interessate, il Comitato di redazione della testata ed esponenti degli enti economici della categoria (Inpgi, Casagit, Fpcgi). La delegazione sindacale era guidata dal segretario generale aggiunto della Fnsi, Giovanni Rossi. EMERGENZA EPOLIS: VERSO L'INSEDIAMENTO DEL COMITATO DI CRISI FNSI-ARSS. INCONTRO CON L’EDITORE MERCOLEDÌ 15 SETTEMBRE A ROMA
Roma, 9 settembre - “Osservatorio straordinario di crisi della Fnsi e degli Enti sociali ed economici di categoria per la vicenda Epolis, l’editoriale dei quotidiani semigratuiti che ha momentaneamente sospeso le pubblicazioni, “nella prospettiva di un nuovo piano industriale”, e che da oggi è senza sede per lo sfratto esecutivo dei locali della sua redazione centrale di Cagliari.
Per il pomeriggio di martedì prossimo, alla luce delle analisi e delle decisioni assunte, nelle riunioni di ieri e oggi, dalla Giunta esecutiva diretta dal Segretario generale Franco Siddi, nella sede della Fnsi è previsto l’insediamento dell’Osservatorio Epolis per una valutazione collegiale di una situazione che si è fatta allarmante per il futuro dei 131 giornalisti contrattualizzati, di altrettanti collaboratori e incerta per il futuro delle testate diffuse in 19 Province. L’Osservatorio, presieduto dal Segretario generale aggiunto, Giovanni Rossi, si trasformerà dal giorno dopo in Comitato di gestione della crisi di Epolis che, appunto dalla mattinata dimercoledì 15 settembre, aprirà il confronto con l’editore sul piano industriale ed editoriale e sulle soluzioni indispensabili per l’eventuale riavvio dell’attività in condizioni di reali garanzie di solidità anche prospettica.
Lo sfratto odierno dalla sede di proprietà dell’ex editore Nicola Grauso è solo l’ultima evidenza di una situazione che era apparsa già precaria proprio in occasione del passaggio di mano, tre anni fa, dell’innovativa esperienza editoriale dall’editore sardo al nuovo gruppo imprenditoriale guidato da Alberto Rigotti, al quale si sono più tardi affiancate società dell’area degli imprenditori Vincenzo Maria Greco e Vito Bonsignore. Il tentativo di ridurre e sanare i debiti accumulati nella prima fase dell’impresa dal socio fondatore Grauso, evidentemente, non sono bastati a frenare gli effetti di una situazione economica pesante che si sarebbe, negli anni, ulteriormente aggravata.
Le notizie, prima sulla mancata omologa del piano di ristrutturazione del debito da parte del Tribunale di Cagliari nel luglio scorso e ora quelle sulla sospensione dell’attività per un nuovo piano editoriale industriale, subito interrotte da quella sullo sfratto, sono motivo di preoccupazione per il Sindacato dei giornalisti e gli istituti di previdenza e assistenza della categoria già impegnati a esigere il rispetto degli obblighi sociali e di legge nei confronti dei giornalisti: stipendi pagati a singhiozzoe ora bloccati, collaborazioni da mesi e mesi non retribuite, arretrati nei confronti degli istituti di previdenza (compreso il Fondo Complementare) e di assistenza. Alcune intese di recupero stanno funzionando, ma nuove sofferenze vanno emergendo.
I disagi e la difficoltà dei colleghi e delle loro famiglie per il Sindacato sono una preoccupazione primaria, che si accompagna a quella per il rischio di impoverimento del pluralismo territoriale dell’informazione.
Per queste ragioni il Sindacato nazionale dei giornalisti affronta ora tutte le questioni aperte con il concorso di tutte le espressioni professionali e sindacali interessate alla vicenda: comitato di redazione, Fnsi con dipartimento sindacale e servizio legale, 11 Associazioni regionali di Stampa e loro delegati territoriali, Inpgi, Casagit, Fondo pensione complementare. L’obbiettivo è di fare chiarezza e segnalare un futuro possibile solo su basi affidabili e credibili.
Nel frattempo gli organismi di categoria sono impegnati ad assicurare la massima solidarietà ai colleghi, anche mettendo in moto tutti gli strumenti di tutela disponibili e gli atti idonei di protezione sociale”. EPOLIS, GIORNI DECISIVI PER RIPRESA PUBBLICAZIONI EDITORE INCONTRA FNSI E GOVERNATORE SARDO, PRESSING SINDACATO
CAGLIARI, 13 SETTEMBRE - Garanzie sui pagamenti degli stipendi arretrati e su fondo di previdenza e Tfr per i circa 130 giornalisti del gruppo E Polis. Sono le richieste che verranno portate al tavolo delle trattative mercoledì 15 a Roma nel corso dell'incontro tra l'editore Alberto Rigotti e la Federazione nazionale della stampa per discutere del nuovo piano di rilancio delle 19 testate che non hanno ancora ripreso le pubblicazioni.
La prima bozza di piattaforma è stata elaborata questa mattina nella sede dell'Associazione stampa sarda durante una riunione del direttivo alla quale hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti dell'Ordine dei giornalisti e i componenti del Comitato di redazione di E Polis. Quattro giorni decisivi per il futuro del quotidiano free press, ma venduto anche in edicola, le cui pubblicazioni sarebbero dovute riprendere lo scorso 6 settembre dopo la pausa estiva. Domani si riunirà a Roma il direttivo nazionale dell'Fnsi per un ulteriore confronto preparatorio al faccia a faccia con Rigotti.
Poi si ritornerà in Sardegna con il programmato incontro, giovedì 16, tra il governatore Ugo Cappellacci e l'azienda. Nel frattempo questa mattina il presidente dell'Assostampa Sardegna, Francesco Birocchi, ha illustrato le linee guida del piano che Rigotti presenterà mercoledì al sindacato.
Il progetto già presentato dall'editore al Cdr prevedrebbe la richiesta di un concordato preventivo con i creditori, la creazione di una nuova testata denominata Epolis Italia e la vendita a imprenditori locali dei 19 giornali del gruppo.
Sarebbe stata anche garantita la permanenza della sede della stessa Epolis Italia a Cagliari. Per i giornalisti e i poligrafici del gruppo, in attesa della chiamata al lavoro dalle nuove testate, sarebbe previsto un periodo di cassa integrazione. Birocchi ha sottolineato l'importanza di arrivare all'incontro con condizioni ben precise da sottoporre all'editore: tra queste il pagamento degli stipendi arretrati.
Il presidente dell'Ordine dei giornalisti, Filippo Peretti, ribadendo che è necessario ottenere dall'editore garanzie sia per i giornalisti, sia per le associazioni di categoria, ha riaffermato l'importanza di salvaguardare i posti di lavoro e il pluralismo dell'informazione.
Un settembre molto caldo per i lavoratori di E Polis. Dopo la mancata ripresa delle pubblicazioni, giovedì scorso c'è stato lo sfratto di una parte della sede di Cagliari, quella utilizzata da grafici, tecnici e giornalisti. (ANSA)

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