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Il quotidiano “Il Tempo”
Sindacale 27 Giu 2016

Il Tempo, Fnsi e Associazioni regionali di stampa: «Così la Tosinvest ha fatto saltare l'accordo»

Federazione nazionale della stampa italiana, Associazione Stampa Romana e Sindacato Giornalisti Abruzzesi prendono atto della incomprensibile e inaccettabile decisione della Tosinvest di interrompere la consultazione sindacale per l'acquisto del quotidiano “Il Tempo”. La Tosinvest, dopo aver presentato due proposte non negoziabili e respinto i tentativi di mediazione avanzati dal sindacato dei giornalisti, ha annunciato di considerare conclusa la trattativa con un mancato accordo.

Federazione nazionale della stampa italiana, Associazione Stampa Romana e Sindacato Giornalisti Abruzzesi prendono atto della incomprensibile e inaccettabile decisione della Tosinvest di interrompere la consultazione sindacale per l’acquisto del quotidiano “Il Tempo”. La Tosinvest, dopo aver presentato due proposte non negoziabili e respinto i tentativi di mediazione avanzati dal sindacato dei giornalisti, ha infatti annunciato di considerare conclusa la trattativa con un mancato accordo.

La prima proposta avanzata da Tosinvest prevedeva l’assunzione di 15 dei 44 giornalisti dipendenti della precedente proprietà con contratto a tutele crescenti, l’azzeramento dell’anzianità aziendale e la rinuncia ad ogni diritto contrattuale maturato dai lavoratori. La seconda proposta prevedeva, invece, le dimissioni dei 44 lavoratori con successiva assunzione con contratto a tutele crescenti, retribuzione ai minimi tabellari ridotti al 40%, attraverso un contratto di solidarietà, e la rinuncia da parte dei 44 giornalisti a qualsiasi pretesa relativa al precedente rapporto di lavoro.

Proposte che il sindacato dei giornalisti ritiene inaccettabili, perché lesive dei diritti individuali dei lavoratori e non rispettose dell’art. 2112 del codice civile.

Sulla base di una terza proposta della Tosinvest, che prevedeva l’assunzione di 26 giornalisti, il ricorso ad un contratto di solidarietà, la rinuncia ai buoni pasto ed intese individuali su forfettizzazioni e superminimi, nell’incontro del 20 giugno scorso la Fnsi aveva formulato una controproposta, in un primo momento accettata dalle società cedente e cessionaria, che prevedeva la consultazione di tutti i giornalisti riguardo la possibilità di essere collocati in Cassa integrazione in capo all’azienda cedente, anche con il riconoscimento da parte dell’acquirente di forme di collaborazione, o in alternativa di trasformare i rapporti di lavoro da full-time a part-time o in altre forme di collaborazione ex art. 2 del contratto nazionale di lavori giornalistico, con ricorso agli ammortizzatori sociali in capo al cessionario per tutti i lavoratori ceduti.

Questo al fine di rendere compatibile il costo del lavoro con le esigenze aziendali, ma salvaguardando al contempo tutti i diritti individuali maturati.

In un primo momento, tutte le parti avevano concordato di procedere con tali consultazioni, conferendo informale mandato al liquidatore di effettuarle. Nell’incontro del 23 giugno scorso, il liquidatore, che era intanto riuscito a contattare 13 giornalisti, tutti disponibili ad aderire ai percorsi prospettati, si era detto d’accordo a proseguire nella consultazione dei lavoratori. Tosinvest ha però risposto di voler tornare sulle posizioni originarie, dichiarandole immodificabili e rendendosi indisponibile a continuare il confronto sindacale.

In questo modo è stata impedita la continuazione delle consultazioni concordate e vanificata la disponibilità ad individuare soluzioni concrete per dare una risposta positiva al problema occupazionale dei giornalisti de “Il Tempo”. Disponibilità che la Fnsi ha sempre manifestato, ma che non può tradursi in intese che prevedano la rinuncia dei lavoratori ai loro diritti.

@fnsisocial

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