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Mattia Motta, presidente della Commissione lavoro autonomo della Fnsi
Lavoro autonomo 18 Ott 2022

Equo compenso, lotta alla precarietà  e diritti: la Clan verso il congresso Fnsi

Centrale resta «il lavoro di aggregazione territoriale e per testate di giornalisti lavoratori autonomi, parasubordinati e precarizzati, al fine di coinvolgerli in vertenze lavorative e sindacali», spiega la Commissione al termine della riunione di martedì 18 ottobre.

Rilanciare la mobilitazione sui temi del lavoro autonomo e precarizzato, attuazione dell'equo compenso, riformare e allargare la rappresentanza degli autonomi nel sindacato dei giornalisti e formulare una proposta di mozione dedicata al 29° Congresso Fnsi, in programma dal 14 al 16 febbraio 2023 a Riccione.

Questi gli orientamenti, condivisi all'unanimità, nella Commissione nazionale lavoro autonomo della Fnsi, convocata dal presidente Mattia Motta e dal coordinatore Maurizio Bekar e riunitasi martedì 18 ottobre 2022.

«Centrale – si legge in una nota della Commissione – resta il lavoro di aggregazione territoriale e per testate di giornalisti autonomi, parasubordinati e precarizzati, al fine di coinvolgerli in vertenze lavorative e sindacali. Tra queste, prioritaria e irrinunciabile resta la battaglia per l'attuazione dell'equo compenso. Ciò sia in riferimento all'inapplicata legge 233/2012 riguardante il lavoro nelle testate giornalistiche dei collaboratori non dipendenti, da retribuire in coerenza con quello dei dipendenti, sia alla mancata emanazione dei parametri dei compensi per ogni tipologia di lavoro giornalistico autonomo, che da oltre 10 anni attendono di essere stabiliti con un decreto del ministero di Giustizia, come prevede la legge 27/2012».

Su quest'ultimo aspetto la Commissione nazionale lavoro autonomo ha espresso sostegno alla recente iniziativa di ricorso al Tar del Lazio, per chiedere una sentenza che riconosca l'emanazione dei parametri dei compensi minimi dei giornalisti ai sensi della legge 27/2012 da parte del ministero di Giustizia e auspicato che si possa giungere all'emanazione del decreto del ministro senza dover giungere a sentenza.

«Auspicio questo anche dei promotori del ricorso (Assostampa Siciliana e Romana) che hanno già sollecitato il ministro in questo senso, rilevando l'evidente inottemperanza della legge 27 da parte dei ministri che si sono fin qui succeduti da 10 anni a questa parte», rilevano i rappresentanti dei giornalisti lavoratori autonomi.

La Clan, nell'intento di allargare la rappresentanza e incisività del lavoro autonomo nel sindacato, ha poi approvato la proposta di tre modifiche al Regolamento della Fnsi che verranno sottoposte alla Giunta esecutiva e poi alla valutazione del Consiglio nazionale, a cui spetta l'eventuale loro approvazione.

«Le proposte – spiega la Commissione – riguardano l’estensione dell'elettorato negli organismi del lavoro autonomo ai colleghi che percepiscano "prevalentemente" redditi da lavoro autonomo (e non soltanto "esclusivamente", com'è finora); l'esplicitazione dell'equo compenso come compito specifico della Clan; l'allargamento della rappresentanza degli autonomi nelle Commissioni nazionali per le trattative e gli accordi contrattuali».

Infine, la Clan avvierà ora un percorso di confronto interno, per elaborare una proposta di mozione-ordine del giorno sul lavoro autonomo da presentare al prossimo 29° Congresso di Riccione. «Con l'auspicio – conclude la Commissione – che raccolga la massima condivisione ed unità dell'intero Congresso, per ridare slancio ad iniziative mirate sul tema degli autonomi e di tutta la Fnsi».

@fnsisocial

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