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Fnsi 19 Lug 2004

Giornalisti francesi ricorrono alla Commissione Europea sulla concentrazione dei media

Giornalisti francesi ricorrono alla Commissione Europea sulla concentrazione dei media

Giornalisti francesi ricorrono alla Commissione Europea sulla concentrazione dei media

La Federazione dei Giornalisti Europei si è unita oggi alla protesta dei giornalisti e lavoratori del settore dei media francesi per la concentrazione di media in Francia, che “minaccia il pluralismo e il pluralismo”. L’EFJ e i sindacati dei giornalisti e media di Francia vogliono che l’Unione Europea intervenga per combattere le proprietà incrociate e la concentrazione. “Vi è la minaccia che la Francia segua l’Italia verso condizioni pericolose per la democrazia, nelle quali il potere dei media è concentrato nelle mani di pochi potenti”, ha detto Aidan White, Segretario Generale dell’EFJ. L’EFJ afferma che si è istaurato un nuovo livello di concentrazione quando, a Giugno, il gruppo Dassault ha rilevato la maggioranza delle azioni dell’importante società di comunicazioni Socpresse. La settimana scorsa, la principale emittente privata francese TF1 (e parte della società di opere pubbliche Bouygues) ha annunciato che entrerà a far parte di questo gruppo. “E’ una pessima notizia per il pluralismo nel campo delle comunicazioni e per l’indipendenza dei media francesi”, ha detto White. “Appoggiamo in pieno i nostri colleghi nella loro lotta per il pluralismo”. Il mese scorso, la Commissione Europea ha permesso al gruppo industriale del Signor Marcel Dassault (GIMD) di acquistare l’82% della azioni della Socpresse, editrice di 70 testiate francesi, tra cui Le Figaro e L’Express. GIMD è principalmente impegnata in campo militare e aeronautico. La famiglia del Signor Dassault è vicina alla coalizione al potere in Francia. Suo figlio è un membro del parlamento. L’altra grande compagnia di media francese è la Lagardère-Hachette, facente parte del gruppo Lagardère, anch’esso produttore di armi. La Socpresse e la Lagardère insieme controllano oltre il 70% della stampa francese. “L’alleanza tra Socpresse e TF1 ha conseguenze drammatiche per il pluralismo culturale e il giornalismo indipendente. Nonostante promesse contrarie, è improbabile che un’alleanza tra un’importante società editrice ed un gruppo televisivo che controllano oltre il 50% del mercato pubblicitario possa garantire l’indipendenza editoriale”, ha detto White. “Inoltre, l’alleanza crea una posizione dominante nel settore pubblicitario e solleva questioni etiche circa la prossimità tra armi e compagnie di opere pubbliche, generalmente finanziate da fondi pubblici, e il controllo dei media”. L’EFJ sostiene che la Commissione Europea dovrebbe rivedere il caso dell’alleanza tra Socpresse e TF1 in base alle regole sulla concorrenza. “Vi sono altre domande da porre, oltre a quella se questa alleanza sia o meno commercialmente valida”, ha detto White. “E soprattutto, è valida per la democrazia?”

@fnsisocial

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