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Unione Europea 25 Gen 2011

Giorno della memoria, Israele: libertà di stampa non significa libertà di odio

Celebrare il giorno della memoria in Europa e nel Parlamento europeo è importante non tanto per ricordare i 6 milioni di ebrei che hanno perso la vita nell'Olocausto, ma ''per testimoniare l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia che stanno dilagando nella stampa e nei sit web di tutto il mondo''. Una testimonianza, questa, particolarmente importante in un'Europa ''in cui sempre più partiti di destra entrano nei Parlamenti''. Ancor più 'pesante' quando la presidenza di turno dell'Unione europea tocca all'Ungheria, paese che preoccupa particolarmente Israele visto lo spazio che si è conquistato ''un partito nazista'' come Jobbik.

Celebrare il giorno della memoria in Europa e nel Parlamento europeo è importante non tanto per ricordare i 6 milioni di ebrei che hanno perso la vita nell'Olocausto, ma ''per testimoniare l'antisemitismo, il razzismo e la xenofobia che stanno dilagando nella stampa e nei sit web di tutto il mondo''. Una testimonianza, questa, particolarmente importante in un'Europa ''in cui sempre più partiti di destra entrano nei Parlamenti''. Ancor più 'pesante' quando la presidenza di turno dell'Unione europea tocca all'Ungheria, paese che preoccupa particolarmente Israele visto lo spazio che si è conquistato ''un partito nazista'' come Jobbik.

È questo il monito lanciato dal ministro israeliano per la Diplomazia pubblica e gli Affari della diaspora, Yuli Edelstein, in una conferenza stampa tenuta a Bruxelles al fianco del presidente dello European Jewish Congress (Ejc), Moshe Kantor, prima di un incontro con il premier ungherese Viktor Orban e della celebrazione del giorno della memoria in programma stasera nell'Europarlamento.

''Serve una legislazione per bloccare la diffusione dell'antisemitismo e del razzismo su internet - ha detto il ministro Edelstein -. Libertà di stampa non significa libertà di odio. Dobbiamo fermare questa tendenza ovunque si manifesti''.

A puntare il dito sull'Ungheria e sull'Europa è stato Kantor: ''Vogliamo tolleranza zero verso Jobbik, che è un partito davvero antisemita e nazista. In Ungheria invece vediamo un trend legislativo che consente l'espressione a favore dell'antisemitismo e del razzismo. La tolleranza è alla base di ogni convivenza, ma su alcune cose non ci può essere lacuna tolleranza''.

Kantor ha quindi affermato che ''negli ultimi due anni'' gli attacchi di stampo antisemiti ''sono raddoppiati rispetto a quanto successo nei 10 anni precedenti'', in particolare in Gran Bretagna, Germania e Francia, passando ''da 700 a oltre 1.400 episodi''. (ANSA)

 

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