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Fnsi 10 Set 2014

Giunta Fnsi: un minuto di silenzio per ricordare Camillo Galba Siddi: ancora sgomenti ed increduli per la sua scomparsa

Un minuto di silenzio per ricordare l'amico, il collega, il sindacalista, membro di Giunta della Fnsi, Camillo Galba, scomparso a fine agosto scorso. Lo ha ricordato il segretario generale, Franco Siddi, iniziando i lavori della prima Giunta esecutiva della Fnsi dopo la pausa estiva. "Siamo ancora sgomenti ed increduli per la repentina scomparsa di Camillo. Ci eravamo lasciati ai primi di luglio nel pieno della discussione sul rinnovo contrattuale e sulle cose da fare per l'autunno e per l'approssimarsi del congresso del sindacato dei giornalisti.

Un minuto di silenzio per ricordare l'amico, il collega, il sindacalista, membro di Giunta della Fnsi, Camillo Galba, scomparso a fine agosto scorso. Lo ha ricordato il segretario generale, Franco Siddi, iniziando i lavori della prima Giunta esecutiva della Fnsi dopo la pausa estiva. "Siamo ancora sgomenti ed increduli per la repentina scomparsa di Camillo. Ci eravamo lasciati ai primi di luglio nel pieno della discussione sul rinnovo contrattuale e sulle cose da fare per l'autunno e per l'approssimarsi del congresso del sindacato dei giornalisti.

Ci mancheranno le sue parole sempre poche, essenziali ma pungenti e sempre coerenti - ha continuato Siddi - con il suo modo di vedere le cose e la professione. Una passione per l'attività sindacale in difesa dei giornalisti e della informazione nel nostro Paese che gli nasceva dalla sua coerente idea liberale che esprimeva sempre nella difesa delle sue idee e di quelle degli altri nel continuo tentativo di trovare un sostanziale punto di incontro. Il ricordo di Camillo non si fermerà alla rievocazione di oggi - ha concluso il Segretario generale della Fnsi - troveremo le occasioni, i luoghi e i momenti per far conoscere il contributo prezioso che ha saputo darci con il suo modo mite, timido e solido servendo con dignità e libertà la collettività del suo mondo professionale che ha onorato senza cercare ribalte" Roma, 10 settembre 2014

DECEDUTO A PIACENZA DOPO UNA BREVE MALATTIA

E' MORTO CAMILLO GALBA. AVEVA 57 ANNI
ERA COMPONENTE DELLA GIUNTA ESECUTIVA DELLA FNSI

AVEVA GUIDATO PER MOLTI ANNI L'ASSOCIAZIONE STAMPA DELL'EMILIA-ROMAGNA

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana e l'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna annunciano con profondo dolore la scomparsa a soli 57 anni del collega Camillo Galba dopo una breve malattia.
Camillo Galba era entrato nella redazione di Libertà, quotidiano di Piacenza, nel 1981 e attualmente lavorava con la qualifica di vicecaposervizio nella redazione Interni Esteri. Da molti anni si era impegnato nel sindacato dei giornalisti, diventando un dirigente di primo piano prima a livello regionale, poi anche nazionale. E' stato vicepresidente dell'Aser (Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna) dal 1998 al 2004 e poi presidente dell'Aser dal 2004 al 2011, anno in cui é entrato a fare parte della Giunta esecutiva della Fnsi (Federazione Nazionale della Stampa Italiana). Era anche componente del Dipartimento sindacale della stessa Federazione. Il suo impegno sindacale traeva origine anche dalle esperienze politiche maturate in gioventù all'interno del Partito Liberale Italiano e successivamente nell'Associazione dei Liberali, nonchè nell'attività di amministratore pubblico del Comune di Rivergaro, località del piacentino di cui era originario.
Camillo Galba era da sempre un collega e dirigente sindacale molto stimato per la sua costante disponibilità e per le conoscenze che metteva al servizio dei colleghi in difficoltà. Rigoroso e assai determinato nel sostenere le proprie convinzioni, ma non si sottraeva mai al confronto ed era sempre rispettoso delle idee altrui anche di quelle che non condivideva.
Fino all'ultimo ha partecipato alla vita del sindacato nelle battaglie delle tante vertenze con gli editori e nel dibattito sul rinnovo del contratto nazionale di lavoro.
Il Sindacato dei giornalisti ne ricorda l'esempio e si stringe commosso alla famiglia. Roma, 25 agosto 2014

I funerali si terranno mercoledì 27 agosto alle 10,30 nella Chiesa Parrocchiale di Rivergaro.

È STATO UN ADERENTE SINCERO AL MANIFESTO DELL’UNIONE NAZIONALE DI GIOVANNI AMENDOLA
CAMILLO GALBA, UN LIBERALE CHE AMAVA LA FNSI

ROMA – È una scomparsa che lascia increduli e sgomenti. Ancora 40 giorni fa siamo stati insieme, non solo per le riunioni ufficiali della Fnsi, scambiandoci le idee sulle sfide che interpellano la professione del giornalista e il mondo dell’editoria oggi.
L’approccio liberale e la sensibilità umana di Camillo hanno sempre fatto il paio con quel colloquio e quello spirito cooperativo di un uomo preoccupato per le criticità del lavoro eppure fortemente ancorato nel considerare centrali le libertà ed i diritti dei giornalisti, da coniugare con la concretezza dell’impegno rigoroso senza pregiudizi ideologici.
Camillo, con onestà intellettuale, ha sempre offerto il suo contributo prezioso d’impegno sindacale e di pensiero, mai rinunciando al suo modo di essere e sempre disponibile a misurare le proprie opinioni con quelle degli altri, in una visione progressiva in grado di aggiornare costantemente anche i propri giudizi.
È difficile ora parlarne al passato, impossibile immaginare che non lo troveremo al suo posto nella prossima riunione di Giunta, con la sua partecipazione attenta, misurata e nitida ogni qualvolta ha ritenuto di dover prendere la parola.
Un certo affaticamento si era avvertito, ma pareva dovuto alle fatiche e alle ansie per il Contratto nazionale di lavoro giornalistico Fnsi-Fieg appena rinnovato, che lo aveva visto inizialmente dubbioso su qualche punto e poi – dopo una verifica minuziosa fatta da lui autonomamente – convinto sottoscrittore dell’accordo.
 Anche qui nessuno poteva immaginare che questo sarebbe stato il suo ultimo atto ufficiale di giornalista che ha dedicato una parte della sua vita al sindacato di categoria, prima regionale e poi nazionale.
Anche in questo passaggio la sua formazione liberale, rispettosa delle idee altrui e della libertà di espressione di tutti, traspariva nella proposizione di un comportamento maturato individualmente e improntato ai propri valori ideali e alle proprie linee di azione concreta.
Ricordando il lavoro per il Centenario prima della Fnsi e poi del Contratto nazionale dei giornalisti (2009 – 2011), vengono in mente gli incontri per organizzare momenti significativi di presenza e memoria attiva a Bologna. Parole poche e misurate le sue, inquadrabili nettamente nei principi del manifesto dell’Unione Nazionale di Giovanni Amendola, dell’8 novembre 1924: “Libertà del lavoro e sacralità delle leggi di valore universale”.
Camillo Galba è stato davvero un aderente sincero di quel manifesto di 90 anni fa che voleva la libertà dell’organizzazione del lavoro e dell’azione sindacale, condizioni essenziali e di pari livello di ogni altra libertà, in quanto espressione non soltanto dei diritti dei lavoratori, ma di un interesse più vasto per il buon andamento di un sistema imprenditoriale onesto, rappresentando così un interesse nazionale.
Anche per questo, pur nei momenti di differenti opinioni, onestamente rappresentate, Camillo Galba ha saputo essere amico e compagno di lavoro e di impegno sociale dei colleghi e della Fnsi, il sindacato che ha sempre amato come luogo nel quale attraversare le vie della libertà avendo come base il diritto alla democrazia partecipativa.
L’emozione e il rimpianto sono enormi. Nessuna parola può colmare il dolore per la sua scomparsa. Ci stringiamo con affetto a tutti i familiari ed ai colleghi che l’hanno conosciuto e gli hanno voluto bene.
Scritto da Franco Siddi il 25/08/2014  - www.giornalistitalia.it/

CONDOGLIANZE PER LA MORTE DI CAMILLO GALBA

L'Associazione Stampa Subalpina si unisce al lutto della famiglia e dei colleghi dell'Emilia Romagna per la scomparsa di Camillo Galba, dirigente regionale e nazionale della Federazione della Stampa di cui abbiamo sempre apprezzato il valore e l’impegno profuso. Sincere condoglianze. 25 agosto 2014
Il segretario Stefano Tallia

LUTTO FNSI: ADDIO A CAMILLO GALBA

Il giornalista Camillo Galba non ce l’ha fatta. Un tumore l’ha strappato alla vita in poche settimane. E’ morto, stanotte, a soli 57 anni compiuti il 14 agosto scorso. Giornalista professionista iscritto all’Ordine dell’Emilia Romagna dal 13 dicembre 1983, era redattore del quotidiano Libertà di Piacenza dal 1981 e componente della Giunta Esecutiva Fnsi, dopo aver ricoperto per due mandati l’incarico di presidente dell’Associazione della Stampa Emilia Romagna. Ai primi di luglio aveva partecipato alle riunioni Fnsi seguite alla firma del contratto, poi il ricovero in ospedale. La notizia ha sconvolto quanti, in questi anni, hanno avuto la fortuna e il piacere di conoscerlo. Profonda commozione nel sindacato dei giornalisti, a partire dal segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, dal presidente Giovanni Rossi, dalla presidente dell’Aser, Serena Bersani, dal coordinatore del dipartimento sindacale dell’Aser, Marco Gardenghi, suo compagno di tante battaglie sindacali. I funerali saranno celebrati mercoledì 25 agosto, alle ore 10.30, a Rivergaro, in provincia di Piacenza.
L'Assostampa Fvg partecipa al lutto, ricordando le doti umane, professionali e sindacali di Camillo Galba: una persona e un collega per bene, che ci mancherà. 25 agosto 2014

SIDDI (FNSI), DA GALBA CONTRIBUTO SEMPRE PREZIOSO
'LA SUA MORTE VISSUTA CON SGOMENTO E PROFONDA PARTECIPAZIONE'

Domani a Rivergaro, suo Comune di origine a pochi chilometri da Piacenza, i funerali del giornalista della 'Libertà' Camillo Galba, componente della Giunta Esecutiva e del Dipartimento sindacale della Fnsi, morto a 57 anni lunedì dopo una breve malattia. Ai funerali, nella chiesa di Sant'Agata, per l'ultimo saluto a un giornalista e a un sindacalista stimato, saranno presenti anche numerosi esponenti della Giunta Fnsi e presidenti e dirigenti delle associazioni regionali di stampa.
"Nel mondo sindacale e degli organismi nazionali di categoria - commenta il segretario Fnsi, Franco Siddi - la morte di Camillo Galba è vissuta con sgomento e sentimenti di profonda partecipazione. Appena 45 giorni fa aveva partecipato attivamente alle riunioni della Commissione contratto e della Giunta, proponendo un suo contributo sulle sfide che interpellano la professione del giornalista e il mondo dell'editoria oggi. Lo ha fatto con il suo stile, asciutto e concreto, sempre alimentato dalla sua formazione liberale e dalla sua sensibilità di un uomo preoccupato per le criticità del lavoro ma fortemente ancorato nel considerare centrali le libertà ed i diritti dei giornalisti, da coniugare con la concretezza dell'impegno rigoroso senza pregiudizi ideologici".
Camillo Galba, "con onestà intellettuale, ha sempre offerto il suo contributo prezioso d'impegno sindacale e di pensiero, mai rinunciando al suo modo di essere - ricorda Siddi - e sempre disponibile a misurare le proprie opinioni con quelle degli altri, in una visione progressiva in grado di aggiornare costantemente anche i propri giudizi. Parole poche e misurate,
le sue, inquadrabili nella condivisone dei principi del manifesto dell'Unione Nazionale di Giovanni Amendola, dell'8 novembre 1924: 'Libertà del lavoro e sacralità delle leggi di valore universale'. Già nella camera ardente dell'ospedale di Piacenza sono stati numerosissimi i colleghi e i cittadini che hanno voluto rendere omaggio a un collega e a un conoscente non solo mite e disponibile, timido e solido, ma personalità preziosa che ha servito con dignità e libertà la collettività del suo mondo di lavoro e ha onorato, senza cercare ribalte, la professione giornalistica". (PIACENZA, 26 AGOSTO - ANSA)

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