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Fnsi 07 Ago 2003

I candidati dell'Assostampa Emilia-Romagna all’Inpgi E' polemica tra il presidente di Stampa Romana Pierluigi Franz e il presidente dell'Aser Marco Gardenghi

I candidati dell'Assostampa Emilia-Romagna all’InpgiE' polemica tra il presidente di Stampa Romana Pierluigi Franz e il presidente dell'Aser Marco Gardenghi

I candidati dell'Assostampa Emilia-Romagna all’Inpgi
E' polemica tra il presidente di Stampa Romana Pierluigi Franz e il presidente dell'Aser Marco Gardenghi

Dal 6 all’8 novembre i seggi rimarranno aperti per le elezioni dei nuovi rappresentanti dei giornalisti nell’Inpgi, l’Istituto Nazionale di Previdenza dei Giornalisti Italiani. Al voto, che potrà essere effettuato anche per corrispondenza, sono chiamati i giornalisti italiani iscritti all’Istituto, in un momento particolarmente difficile per la vita dell’Istituto stesso, sottoposto ormai da mesi ad un duro attacco degli editori che vorrebbero minarne l’autonomia e l’efficienza. Per tale motivo il Consiglio Direttivo dell’Aser ritiene che sia più che mai necessario impegnarsi per riconfermare l’attuale gruppo dirigente dell’Inpgi, a cominciare dal suo presidente Gabriele Cescutti, non a caso oggetto di attacchi personali dal vertice della Fieg. In vista di tale importante scadenza, il Consiglio Direttivo dell’Aser ha deciso, all’unanimità, di candidare al Consiglio generale i colleghi Giovanni Rossi e Achille Scalabrin. Il Consiglio Direttivo ha ringraziato per il lavoro svolto i consiglieri uscenti Giuliano Musi e Paolo Liverani ed il vice fiduciario Roberto Mazzanti. Per quanto riguarda l’elezione nei collegi unici nazionali (pensionati, sindaci Inpgi1, comitato amministratore gestione separata Inpgi2 e sindaci Inpgi2) il Consiglio Direttivo dell’Aser ha altresì deliberato di sostenere i candidati espressi dalle maggioranze che governano gli organismi di categoria ed impegnati a riconfermare, alla presidenza dell’Istituto, il collega Gabriele Cescutti. Roma, 8 agosto 2003 Sul sito della FNSI è comparso ieri l'allegato comunicato dell'Assostampa Emilia-Romagna che indica in Achille Scalabrin e Giovanni Rossi (attuale Vice Segretario generale della FNSI, cioè il vice di Paolo Serventi Longhi) i due prossimi candidati del sindacato emiliano-romagnolo dei giiornalisti per le prossime elezioni di inizio novembre per il Consiglio Generale Inpgi. Poichè, però, per Statuto Inpgi non esiste oggi alcuna possibilità di candidature ufficiali (tanto è vero che sulle schede vi sono solo righe in bianco che ogni elettore deve riempire) e di conseguenza tutti i giornalisti eleggibili in Emilia-Romagna - come nel resto d'Italia - possono candidarsi, vengono spontanee alcune domande: da quando in qua i candidati per il Consiglio generale Inpgi vengono indicati dal sindacato territoriale? E non esistono davvero altri candidati per l'Inpgi in Emilia-Romagna, tenendo conto, ad esempio, che alle ultime elezioni del 1999 votò circa il 25% dei giornalisti aventi diritto al voto? C'è quindi da chiedersi: è davvero corretta questa forma di propaganda elettorale a favore dei colleghi indicati dall'Assostampa dell'Emilia-Romagna? Pierluigi Franz Bologna, 11 agosto 2003 Caro Franz, la Segreteria della Fnsi mi ha girato la tua e-mail dell’8 agosto con la quale chiedevi spiegazioni sul comunicato dell’Aser che ha ufficializzato le proprie candidature per le prossime elezioni all’Inpgi. Non ho difficoltà a soddisfare le tue curiosità, anche se non capisco il tono “seccato” per aver trovato sul sito della Fnsi un banale comunicato dell’Associazione Stampa che, pro tempore, presiedo. L’Aser ha sempre fornito ai colleghi proprie valutazioni in occasione di elezioni degli organismi di categoria e non solo nelle elezioni per il rinnovo dei propri organismi dirigenti. E’ una tradizione che in Emilia-Romagna è radicata da molto tempo e che segue un percorso democratico come è la discussione nel Consiglio Direttivo dell’Associazione, composto non solo dai membri eletti ma aperto a numerosi invitati permanenti tra cui comitati e fiduciari di redazione e colleghi che hanno ruoli negli organismi di categoria, come sono ad esempio i consiglieri nazionali dell’Ordine, il presidente dell’Ordine regionale, i fiduciari di Inpgi e Casagit ed i consiglieri nazionali della Fnsi. La discussione sulle candidature all’Inpgi è stata messa all’ordine del giorno di ben due sedue del Consiglio Direttivo dell’Aser ed il comunicato è la sintesi di quella ampia discussione. Allora, non capisco la tua vena polemica ed accusatoria, che non ho riscontrato in passato, ad esempio, quando l’Aser, sulla falsariga di quanto, appunto, fa da sempre, ti ha candidato al consiglio di amministrazione del Fondo di Previdenza Complementare, chiedendo ai colleghi dell’Emilia-Romagna di votarti alle elezioni dove il collegio era unico e nazionale. L’Aser non intende venire meno alla propria tradizione né ora né mai, senza che ciò significhi impedire che altri soggetti formulino candidature diverse da quelle proposte dal sindacato regionale. Se ci saranno, come talvolta ci sono state in passato per altre scadenze elettorali, ci confronteremo sui programmi e sulle capacità dei candidati. La discussione non ci spaventa di certo. Cordiali saluti. Il Presidente dell'Associazione Stampa dell'Emilia-Romagna Marco Gardenghi Roma, 13 agosto 2003 Caro Gardenghi, ti ringrazio molto della tua cortese e rapida risposta con cui ho appreso solo ora di essere stato indicato nel novembre 2001 tra i candidati dell'Aser per il Fondo di previdenza complementare dei giiornalisti italiani. Nessuno fino ad oggi mi aveva informato di questo ma, pur ringraziando te e l'Aser per la fiducia all'epoca dimostratami, sono, purtroppo, spiacente di non poterne condividere le ragioni. Un sindacato territoriale - a meno che sia d'accordo la totalità dei suoi iscritti - non può, nè deve presentare proprie candidature ufficiali per l'INPGI 1, nè per l'INPGI 2, nè per il Fondo complementare perchè per detti organismi di categoria non sono previste dai rispettivi Statuti candidature ufficiali e moltissimi giornalisti iscritti a detti organismi di categoria non sono iscritti al sindacato. E poichè mi risulta che alle ultime elezioni per i vertici (amministratori e sindaci) di detti organismi abbia votato in media soltanto il 25% circa degli aventi diritto al voto mi sembra che non faccia proprio una bella figura il sindacato che avanzi proprie candidature ufficiali. Ti ricordo, ad esempio, che alle ultime elezioni per l'INPGI fu eletto a Roma il collega Marcello Ugolini che si candidò all'ultimo momento da solo e fuori delle "liste" delle varie componenti tradizionali. A mio parere potrebbe essere presa, invece, in considerazione esclusivamente la possibilità per ciascun giornalista che intenda candidarsi come amministratore o sindaco di segnalare in tempo utile tale sua aspirazione al proprio sindacato territoriale al fine di un'eventuale pubblicizzazione della sua candidatura unitamente, però, a tutte le altre in modo da fornire agli elettori una corretta e compiuta informazione sui vari candidati. Con i miei più cordiali saluti e auguri di Buon Ferragosto. Pierluigi Franz

@fnsisocial

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