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Unione Europea 08 Lug 2010

I giornalisti del Corriere Canadese aderiscono compatti alla Giornata del Silenzio della Fnsi Il quotidiano indipendente Gente d'Italia, edizione Sudamerica, partecipa allo sciopero con 24 pagine bianche

I giornalisti della redazione del Corriere Canadese aderiscono in modo compatto alla Giornata del Silenzio dell’informazione proclamata per il 9 luglio dalla FNSI. Domani si asterranno dal lavoro per dire No al silenzio di Stato legalizzato dalle norme-bavaglio. Un ulteriore bavaglio per noi del Corriere Canadese (unico quotidiano italiano in Canada diretto da Paola Bernardini) che vive con una spada di Damocle sul capo dopo il taglio del 50% dei contributi alla stampa italiana all’estero – retroattivo al 2009 – deciso con il decreto Milleproroghe.

I giornalisti della redazione del Corriere Canadese aderiscono in modo compatto alla Giornata del Silenzio dell’informazione proclamata per il 9 luglio dalla FNSI. Domani si asterranno dal lavoro per dire No al silenzio di Stato legalizzato dalle norme-bavaglio.
Un ulteriore bavaglio per noi del Corriere Canadese (unico quotidiano italiano in Canada diretto da Paola Bernardini) che vive con una spada di Damocle sul capo dopo il taglio del 50% dei contributi alla stampa italiana all’estero – retroattivo al 2009 – deciso con il decreto Milleproroghe.

Il 26 febbraio il Corriere Canadese è uscito con una prima pagina nera e il titolo “Informazione interrotta” per dire che quella stilettata avrebbe potuto imbavagliare l’editoria all’estero. Oggi il ddl Alfano rappresenta un altro bavaglio all’autonomia dell’informazione, ecco perché noi del Corriere Canadese vogliamo essere solidali con la FNSI e con i colleghi in Italia nella battaglia per la libertà di stampa. Il Direttore del giornale Paola Bernardini, spiega in un editoriale, queste ragioni di preoccupazione e di protesta.
http://www.corriere.com/

"Gente d'Italia aderisce allo sciopero indetto dalla Fnsi ma è ugualmente nelle edicole. Con le pagine bianche, e listato a lutto, però". Così comincia l'editoriale del direttore Mimmo Porpiglia (per proseguire nella lettura ecco il link del sito www.lagenteditalia.com).

La Federazione della Stampa Italiana prosegue la mobilitazione a fianco dei colleghi dei giornali italiani pubblicati all’estero, vittime di uno scandaloso taglio del 50% dei contributi previsti dalla legge, che colpisce voci autorevoli e qualificate del giornalismo italiano che è una bandiera dell’Italia nel mondo, senza alcun motivo. Uno scandalo che accomuna i giornali italiani alle radio locali nell’entità del taglio dei contributi programmati, senza preavviso, deciso notte tempo tre mesi fa senza alcuna ragione logica. Un taglio che mette in crisi un sistema che non vive di clientele né di lamentazioni, ma si esprime sempre con grande dignità. Che meriterebbe premi e rispetto, non calci  e disconoscimenti.
La Fnsi, con lo sciopero, è tornata a denunciare anche questi tagli che corrispondono a un bavaglio doppio, non solo ingiusto e devastante, ma assolutamente inaccettabile anche perché lo stesso Parlamento ne ha riconosciuto i legittimi diritti, disconosciuti sinora dal Governo. La giornata del silenzio contro i silenzi di ogni giorno che si vogliono imporre ai giornali e ai giornalisti, corrisponde per la Fnsi a un grido rinnovato per impedire che su questa scandalosa vicenda cada il silenzio.

@fnsisocial

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