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La prima pagina de La Provincia del 30 luglio 2025
Cdr 30 Lug 2025

Il sindaco di Como contro una cronista de La Provincia. Cdr e Alg al fianco della collega

I rappresentanti sindacali condannano «fermamente il tentativo del primo cittadino, Alessandro Rapinese, di screditare in una sede istituzionale il lavoro di della giornalista Martina Toppi».

«Il Comitato di redazione del quotidiano La Provincia condanna fermamente il tentativo del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, di screditare in una sede istituzionale il lavoro di una giornalista della testata stessa». Lo si legge in un comunicato stampa diffuso dal Cdr martedì 29 luglio 2025.

I rappresentanti sindacali raccontano nello specifico l’accaduto: «Nel corso del Consiglio comunale del 28 luglio, rispondendo a un’interrogazione di un consigliere di minoranza che ha citato un articolo pubblicato nelle scorse settimane sul quotidiano, il sindaco Alessandro Rapinese ha replicato: “Molto spesso, specialmente quando ci sono articoli scritti dalla giornalista Toppi, faccio fatica a riconoscermi e ho perso anche un po’ di fiducia. Quindi non posso assumere un articolo di giornale a prova di qualcosa, visto che io stesso, quando ci sono notizie che riguardano me, non mi riconosco”. Non si tratta di parole innocue o di una legittima espressione di una propria idea. Queste frasi, pronunciate non già dal cittadino Rapinese ma dal sindaco della città di Como, sono estremamente gravi, perché cercano di far passare l’idea che l’operato di una giornalista, evidentemente non gradita al primo cittadino, sia caratterizzato da superficialità, se non addirittura peggio».

Il Cdr prosegue: «Quando un sindaco tenta di screditare il lavoro di una giornalista, minando la sua professionalità e la sua credibilità, e lo fa nel corso di un intervento in una sede istituzionale abusando della sua posizione, si rompe quel patto civile sul quale si regge una democrazia. Il rappresentate di un’istituzione può avere ed esprimere, a titolo personale, tutte le opinioni che vuole sull’operato dei giornalisti, ma non può permettersi di utilizzare il suo ruolo di primo cittadino e il palcoscenico che quel ruolo gli offre, peraltro in un consesso istituzionale come il Consiglio Comunale, per ledere la credibilità di chicchessia».

Il Comitato di redazione, «nell'esprimere la più ampia e piena solidarietà alla collega Martina Toppi, esempio di serietà e di correttezza professionale che nessun sindaco può intaccare, si rivolge a Sua Eccellenza il Prefetto di Como, Corrado Conforto Galli, per chiedergli, nel suo ruolo di garante delle istituzioni, di rammentare al Sindaco Alessandro Rapinese il rispetto delle regole di un confronto democratico e civile, che non include certo l’abuso della propria carica pubblica per screditare il ruolo dell’informazione».

L’Associazione Lombarda dei Giornalisti ha espresso «piena solidarietà» alla collega Martina Toppi. «Il sindaco di Como – ha detto il presidente del sindacato regionale Paolo Perucchini - non è nuovo a queste uscite contro i giornalisti. Sembra quasi che, a cadenze fisse, attaccando chi fa informazione voglia rivendicare il suo ruolo, affermando la sua verità. Al primo cittadino l’invito è quello di rasserenarsi. E se “non si riconosce” di primo acchito negli articoli, il consiglio è di provare una seconda o terza lettura della notizia: alla fine, con tranquillità, potrebbe pienamente ritrovarsi in quello che legge». (anc)

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