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La giornalista Marina Garbesi (Foto: repubblica.it)
Premi e Concorsi 07 Apr 2022

Imola, il 14 aprile presentazione del Premio di giornalismo e graphic novel 'Marina Garbesi'

L'incontro sarà  anche l'occasione per riflettere su come 'Raccontare i più fragili. Disabilità  e diritti fanno notizia', tema che anima la kermesse istituita su iniziativa del figlio della cronista scomparsa il 4 aprile 2021. Appuntamento dalle 16 al Teatro dell'Osservanza.

"Raccontare i più fragili. Disabilità e diritti fanno notizia?". Il 14 aprile, ore 16.45, ne parleranno al Teatro dell'Osservanza di Imola l'inviata speciale di la Repubblica Maria Novella De Luca; Valter Galavotti, dell'Unione Regionale Associazioni per la Salute Mentale; lo scrittore Carlo Lucarelli e il direttore di Linus Igor Tuveri (Igort).

Il tema del confronto – che sarà preceduto da un video realizzato da Alessandro Bergonzoni – è anche la sintesi dello spirito e dello scopo del premio "Marina Garbesi", istituito a dicembre su iniziativa di Ludovico Bellu, il figlio della giornalista imolese scomparsa il 4 aprile 2021, in collaborazione con il Comune di Imola e l'associazione Impresa e professioni, con il patrocinio dell'Ordine dei giornalisti, nazionale e dell'Emilia Romagna, della Fnsi, dell'Anpi Imola e del settimanale imolese Sabato Sera.

La presentazione del "Premio di giornalismo e graphic novel Marina Garbesi" sarà aperta dai saluti di Marco Panieri, sindaco di Imola; Giovanni Rossi, consigliere nazionale ed ex presidente della Fnsi; Chiara Sorbello, presidente associazione Impresa e professioni e Ludovico Bellu.

«Ludovico – spiegano i promotori – è un ragazzo autistico di 23 anni. Al pari di tutti quanti condividono la sua condizione, può vivere un presente sereno e sperare in un futuro migliore perché protetto dalla corazza dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. Non a caso la presentazione del premio si svolgerà subito dopo la cerimonia di consegna (che comincerà alle 16 nella stessa sede) delle tessere ad honorem dell'Anpi Imola ai parenti dei protagonisti della Resistenza, da cui è nata la Costituzione».

Marina Garbesi, nella sua ultratrentennale carriera a Repubblica, ha seguito in prima persona, come inviata e come dirigente di redazione, alcune delle vicende di cronaca più importanti a partire dagli anni Novanta, animata da un costante impegno civile e dalla volontà di raccontare, assieme agli eventi, le loro cause e le loro dinamiche. L'idea dell'istituzione del premio è nata dalla donazione da parte di Ludovico alla Biblioteca comunale di Imola di oltre 1.300 libri (in parte già consultabili) dedicati ai temi dell'attualità politica e sociale nazionale e internazionale.

In occasione della presentazione del Premio, la Biblioteca comunale sta preparando sia una bibliografia ragionata (attingendo dalla donazione fatta), che verrà caricata sul sito web della Bim, sia una piccola esposizione dei testi, che saranno visionabili all'ingresso della biblioteca e disponibili per il prestito nei giorni successivi.

«Raccontare il presente nel flusso della storia, coniugare la cronaca e l'approfondimento: le linee guida del miglior giornalismo trovano, quando incontrano le storie dei disabili, uno dei terreni più impervi. Perché raccontare la disabilità significa, ogni volta, rendere "notiziabile" una condizione permanente», osservano i promotori del premio.

Anche di questo si discuterà nel dibattito, che sarà coordinato da Lara Alpi, giornalista del Sabato Sera, il settimanale dove Marina Garbesi compì i primi passi nella professione: sul che fare per vincere la sfida e sulle "armi narrative" di cui si dispone. Un'ampia gamma, dall'inchiesta al racconto illustrato, che sono anche gli ambiti tematici delle due sezioni del premio che sarà assegnato a Imola nel 2023.

I riconoscimenti andranno alle opere che sapranno raccontare nel modo più efficace le buone pratiche che affermano i diritti e, all'opposto, gli abusi che li violano, a partire dall'analisi del presente e della memoria della fatica che è stata fatta per conquistarli. Memoria che, nel caso di Ludovico, è anche memoria familiare. Suo nonno materno, Vico Garbesi, e il suo bisnonno paterno, Armando Businco, sono stati tra i protagonisti della Resistenza a Imola e a Bologna.

@fnsisocial

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