CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando (Foto: Itkam.org)
Intercettazioni 02 Ago 2016

Intercettazioni, via libera in Commissione al Senato. La Fnsi: «La delega al governo sia occasione di confronto»

La commissione Giustizia di Palazzo Madama ha approvato in seduta notturna la riforma del processo penale che contiene, tra gli altri provvedimenti, modifiche alla disciplina sulle intercettazioni, la cui riforma sarà  affidata ad un atto dell'esecutivo. «L'auspicio è che la delega al governo sia un'occasione di confronto e di condivisione con le istituzioni delle categorie interessate», commentano i vertici della Fnsi.

La commissione Giustizia di Palazzo Madama ha approvato in seduta notturna la riforma del processo penale che contiene, tra gli altri provvedimenti, modifiche alla disciplina sulle intercettazioni. L'emendamento confluito nel testo, presentato dai relatori, dà la delega al governo a mettere a punto una normativa che tenga conto, tra l'altro, della libertà di stampa e di quanto previsto dalla Corte di Strasburgo.

L'auspicio della Federazione nazionale della stampa italiana, ora, è che la delega per definire le norme in materia di intercettazioni, salvaguardando la libertà di stampa, «sia un'occasione di confronto e di condivisione. L'esigenza di tutelare la segretezza delle indagini – dicono il segretario generale Lorusso e il presidente Giulietti – non può tradursi in un bavaglio alla stampa né può comprimere il diritto dei cittadini ad essere informati».

Secondo i vertici del sindacato dei giornalisti, inoltre, «l'esplicito riferimento alla giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, da sempre attenta alle esigenze di assicurare ai cittadini un'informazione priva di censure perché pilastro della democrazia, rappresenta il presupposto per mettere a punto norme che garantiscano tutti, magistrati, persone coinvolte nelle indagini, giornalisti e cittadini».

La Fnsi chiede inoltre alle istituzioni che «alla ripresa di settembre cominci il confronto con le istituzioni delle categorie interessate, sul quale già in passato il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, si era detto disponibile», confidando, infine, che il Parlamento «arrivi presto all’approvazione di altri due provvedimenti, entrambi da tempo fermi in Senato: l’abrogazione del carcere per i giornalisti, come chiesto dalle istituzioni europee, e il contenimento delle cosiddette "querele temerarie"».

Auspicio condiviso anche dal capogruppo Pd in commissione Giustizia di Montecitorio, Walter Verini, che, in una nota, dopo aver ribadito che «il ministro Orlando ha più volte detto che sarà aperto un confronto con le rappresentanze del mondo dell'informazione, a partire da Fnsi e Ordine dei giornalisti» augura che «il Senato concluda al più presto l'iter che lo vede impegnato su due provvedimenti importanti per l'informazione e quindi per la libertà di tutti: provvedimenti che contengono tra i punti più rilevanti l'abolizione del carcere per i reati di diffamazione a mezzo stampa e interventi di una certa incisività contro le intimidazioni all'informazione attraverso le querele temerarie».

@fnsisocial

Articoli correlati