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Fnsi 29 Set 2004

Iraq, sequestro anomalo con modalità inusuali risolto nel riserbo. Un quotidiano del Kuwait: "Pagato un riscatto di un milione di dollari". Serventi Longhi e Siddi: "La liberazione di Simona Torretta e Simona Pari è una splendida notizia che

Iraq, sequestro anomalo con modalità inusuali risolto nel riserbo. Un quotidiano del Kuwait: "Pagato un riscatto di un milione di dollari". Serventi Longhi e Siddi: "La liberazione di Simona Torretta e Simona Pari è una splendida notizia che aiuta la buona informazione e chi è impegnato nella ricerca della pace"

Iraq, sequestro anomalo con modalità inusuali risolto nel riserbo. Un quotidiano del Kuwait: "Pagato un riscatto di un milione di dollari". Serventi Longhi e Siddi: "La liberazione di Simona Torretta e Simona Pari è una splendida notizia che aiuta la buona informazione e chi è impegnato nella ricerca della pace"

Un sequestro anomalo sin dall'inizio, con modalita' di sequestro inusuali che si e' concluso positivamente nell'assenza di dati certi, per il momento, sull'identita' dei rapitori, sulle voci di pagamento di un riscatto e sul ruolo giocato dai servizi segreti di Paesi importanti dell'area come Giordania e Kuwait. Una cosa e' certa; il Governo ha lavorato nel silenzio piu' assoluto, coinvolgendo diversi Paesi nell'area e spiegando che le due Simone erano volontarie che amavano il popolo iracheno e non avevano alcuna relazione con l'esecutivo. Inoltre erano donne; fatto questo che ha impressionato non poco il mondo islamico per il salto di qualita' compiuto con questo rapimento che ha violato ogni regola. Dalle fonti ufficiali si e' mantenuto un ''assoluto riserbo'' chiedendo ''senso di responsabilita''' ai mass media e aiuto alle potenze regionali. Ma non e' stato facile: per giorni e giorni i sequestratori hanno mantenuto un angosciante silenzio. Nessuna rivendicazione, nessun video e nessuna richiesta, lasciando cosi' spazio ai ''rumours'', ai messaggi piu' diversi che qualcuno immetteva nel Web amplificando cosi' il clima di angoscia generale. Si tratta di ''provocazioni'' mediatiche, ha replicato il governo mentre i servizi segreti questa volta si muovevano piu' che in Iraq nei Paesi vicini, come ha confermato il ministro degli Esteri Franco Frattini al termine di una visita in Kuwait, Paese che ha passato lunghi anni a spiare le mosse del temuto Saddam Hussein e quindi e' in grado di districarsi meglio di qualunque altra intelligence nel pantano iracheno. Poi ieri sono arrivate come una bomba le dichiarazioni del re di Giordania Abdallah che ha speso tutto il proprio prestigio per far sapere che gli ostaggi stavano bene e che una soluzione positiva era imminente. Liberazione nella quale ha avuto un ruolo ''essenziale'' la Giordania ed anche la croce rossa italiana. Silenzio assoluto, come e' ovvio, sulle voci di pagamento di un riscatto amplificate dalle tante indiscrezioni che attribuivano il sequestro ad ex agenti dei servizi di Saddam e quindi non particolarmente interessati alla guerra santa ma sicuramente molto interessati al denaro. Un quotidiano del Kuwait si e' spinto fino a rivelare la cifra del riscatto pagato: un milione di dollari. Mai un contatto, mai una richiesta, mai un video. Il sequestro delle due italiane e dei due collaboratori iracheni dell'Organizzazione Non Governativa ''Un ponte per...'' rimane a tuttora fuori schema, perlomeno inusuale. Certamente e' stata d'aiuto la forte mobilitazione internazionale ben pubblicizzata dalle tv arabe satellitari e l'unita' dimostrata dalle forze parlamentari italiane. Una posizione unitaria che e' stata riconosciuta come fondamentale dal presidente del Consiglio nelle sue comunicazioni al Parlamento. Silvio Berlusconi, dopo aver rivelato che la sede dei sequestratori era stata localizzata e che era pronto anche un eventuale blitz, ha ringraziato prima il sottosegretario Gianni Letta, vero regista delle operazioni, e quindi l'opposizione per il ruolo responsabile tenuto in questa vicenda. (ANSA). Il Presidente e il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Paolo Serventi Longhi, hanno dichiarato: “La splendida notizia del rilascio di Simona Pari e di Simona Torretta fa vivere all’Italia un momento di sollievo e di gioia. Con milioni di italiani, abbiamo sofferto e sperato che questo brutto atto di terrorismo si concludesse con il rilascio degli ostaggi. Evidentemente si è operato positivamente da più parti per ottenere il risultato sperato. Il mondo dell’informazione, che piange ancora la tragica uccisione di Enzo Baldoni, rivolge alle due volontarie un affettuoso saluto. Questa notizia aiuta la buona informazione e tutti coloro che sono impegnati nella ricerca della pace e della convivenza tra i popoli e le culture.”

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