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Cdr 25 Giu 2007

L’assemblea de “Il Messaggero”: “Difendiamo l'informazione dalla pubblicità”

“In un momento così delicato per l'informazione in generale e per la carta stampata in particolare, l'ultima cosa di cui si avverte il bisogno è forzare il confine fra notizie e pubblicità, rendendo meno credibile il prodotto-giornale.

“In un momento così delicato per l'informazione in generale e per la carta stampata in particolare, l'ultima cosa di cui si avverte il bisogno è forzare il confine fra notizie e pubblicità, rendendo meno credibile il prodotto-giornale.

I redattori del Messaggero difendono il diritto del lettore a un'informazione indipendente dalle inserzioni economiche, che pure assicurano risorse preziose per la vita del giornale. Sollecitano quindi il Direttore a stringere con la redazione un patto per il rispetto puntuale delle regole del buon giornalismo. Non è sufficiente che un'informazione pubblicitaria sia annunciata dalla semplice dizione "a cura della Piemme", che spesso, per giunta, appare in caratteri tipografici minuscoli. Solo gli addetti ai lavori sanno che la Piemme è una concessionaria di pubblicità e non, per esempio, un'agenzia di informazioni, o un "service" giornalistico a cui la nostra testata potrebbe aver affidato la copertura di un settore. Non c'è alternativa alla scritta "Informazione o comunicazione pubblicitaria" che deve avere adeguata visibilità, sia nella normale foliazione, sia in inserti o dorsi costruiti "ad hoc", anche con il contributo della redazione. Nello stesso tempo si chiede che venga respinta dal giornale la pubblicità "scontornata", quelle immagini che promuovono un prodotto senza essere definite da un contorno di linee e fili tipogafici e che si insinuano fra gli articoli traendo in inganno il lettore, il quale è indotto a pensare che facciano tutt'uno con i contenuti trattati dal giornalista. Il patto sull'uso corretto della pubblicità dovrà anche contemplare che il redattore sia avvisato quando in pagina è prevista la pubblicità di un'azienda che abbia attinenza con la materia del suo articolo, fatto salvo il caso di forza maggiore. Sarà in ogni circostanza cura della Direzione evitare accostamenti che possano mettere in ombra l'indipendenza dell'informazione. Ricordiamo alla Direzione e all'Azienda quanto stabilito in merito dall'articolo 44 del Contratto nazionale di lavoro dei giornalisti”.

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