 
	«Si concretizza come un incubo nella notte di Halloween e si chiude nel modo peggiore - con il licenziamento collettivo dal primo novembre di tutte e tutti i giornalisti per "cessata attività" - la vertenza del quotidiano Metro. Le pubblicazioni erano state sospese a dicembre 2024, poi è seguita la liquidazione giudiziale della società editrice New Media Enterprise da parte del Tribunale di Roma e ora si sono esauriti gli ammortizzatori sociali. Da domani saremo in disoccupazione». Lo si legge in un comunicato del Cdr di Metro diffuso venerdì 31 ottobre 2025.
La nota prosegue: «Arriva con rammarico ai titoli di coda la parabola di una coraggiosa e innovativa avventura nel mondo del giornalismo – quella dei pionieri della freepress – che, sbarcando in Italia nel 2000, aveva rivoluzionato il panorama editoriale ed esteso l'offerta informativa».
Il Cdr di Metro conclude ringraziando «i sindacati nazionali e territoriali di categoria che ci hanno affiancato in questi momenti difficili e siamo sempre riconoscenti alle lettrici e ai lettori che hanno accompagnato Metro per tanti anni, dandoci fiducia e riconoscendo l’autorevolezza e il valore del nostro lavoro. Con la scomparsa di Metro, purtroppo, si perde un ulteriore prezioso pezzetto di libera informazione e di democrazia nel nostro Paese».
La Federazione nazionale della Stampa italiana esprime solidarietà e vicinanza ai colleghi e continuerà a monitorare con attenzione la loro situazione. (anc)