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Riorganizzazione editoriale, giornalisti di Repubblica in sciopero. La solidarietà  della Fnsi
Vertenze 28 Ott 2022

Riorganizzazione editoriale, giornalisti di Repubblica in sciopero. La solidarietà  della Fnsi

«Un sommario piano viene raccontato dal direttore a una rivista di settore senza che sia mai stato presentato, nei suoi dettagli e nelle sue implicazioni, prima al Cdr e poi alla redazione, come le corrette procedure sindacali imporrebbero», denunciano i redattori. Il quotidiano non sarà  in edicola sabato 29 ottobre e il sito non verrà  aggiornato fino alle 19 dello stesso giorno. Il sindacato al fianco dei colleghi.

L'assemblea delle giornaliste e dei giornalisti di Repubblica ha proclamato una giornata di sciopero immediato fino alle 19 di domani, sabato 29 ottobre 2022, dopo un'intervista rilasciata dal direttore del quotidiano, Maurizio Molinari, a Prima Comunicazione.

Nell'intervista, che apre il numero di ottobre del mensile, Molinari spiega che questo è il momento giusto per dare una spallata al suo giornale, che non riesce a recuperare con l'edizione di carta i lettori persi negli ultimi anni. «Il digital first – sostiene – rimane la base organizzativa e produttiva della redazione; anche se torna a notarsi una certa separazione tra digitale e carta, contrariamente a quanto auspicato dalla redazione. Due vicedirettori, Francesco Bei e Carlo Bonini, saranno i sovrintendenti di questo cambiamento: il primo ha la delega per i contenuti della carta l'altro quella per il digitale, mentre una squadra di deskisti "scelti" selezionerà i contenuti da pubblicare sul giornale».

L'assemblea dei giornalisti – si legge in un comunicato – «è incredula e indignata per le dichiarazioni del direttore Maurizio Molinari che costituiscono una grave offesa all'intero corpo redazionale, di cui vengono sminuiti l'impegno e la professionalità. Un sommario Piano di riorganizzazione editoriale viene raccontato in un'intervista a una rivista di settore senza che sia mai stato presentato, nei suoi dettagli e nelle sue implicazioni, prima al cdr e poi alla redazione, come invece le corrette procedure sindacali imporrebbero. La richiesta al direttore di esporre in assemblea il suo Piano perché venga poi votato, che ribadiamo, è stata dunque ignorata».

La richiesta della redazione al direttore e all'editore «di dare risposte immediate ai gravi problemi del momento, a partire dal calo di vendite in edicola, è stata ignorata – prosegue la nota –. Questioni cruciali, come il nuovo modello di integrazione tra edizione cartacea e sito, come l'influenza dei trend d'interesse osservate in Rete sulle scelte editoriali, sono presentate in termini non convincenti. La loro esposizione, peraltro con modalità scorrette e irrituali, non risponde ai dubbi e alle inquietudini della redazione di Repubblica».

L'assemblea, inoltre, «si oppone categoricamente al trasferimento da Roma a Milano della redazione di Affari&Finanza» e «le giornaliste e i giornalisti non firmeranno i loro contenuti fino a quando non riceveranno risposte concrete e convincenti, in assemblea e nelle sole sedi deputate al confronto». Dunque il quotidiano non sarà in edicola sabato 29 ottobre e il sito non verrà aggiornato fino alle ore 19 dello stesso giorno. La mozione è stata approvata dall'assemblea della redazione con 229 voti favorevoli su 250 votanti, contrari 7, astenuti 14.

Alle colleghe e ai colleghi in sciopero la solidarietà della Federazione nazionale della Stampa italiana.

@fnsisocial

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