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Il presidente dell'Assostampa Sarda, Celestino Tabasso (Foto: lanuovasardegna.it)
Associazioni 10 Set 2021

Sardegna, Videolina acquista Sardegna 1. L'Assostampa: «Vigiliamo sulla completezza dell'informazione»

Un'operazione dagli «oggettivi, potenti effetti politici, con la riduzione dei margini di pluralismo e di concorrenza fra testate», rileva il sindacato regionale che sollecita una riforma della legge locale sull'editoria che «faciliti la composizione di un panorama informativo più ampio e ricco».

«L'editore di Videolina, proprietario anche dell'Unione Sarda, con l'acquisizione della tv Sardegna 1 rafforza la propria posizione nell'editoria di informazione isolana, già estremamente significativa. La liceità di questa operazione, compatibile con i limiti di legge per le concentrazioni nell'editoria locale, non ne cancella gli oggettivi, potenti effetti politici, con la riduzione dei margini di pluralismo e di concorrenza fra testate, in un territorio che non può augurarsi l'oligopolio informativo, anche per aver conosciuto in passato la realtà del monopolio editoriale e i suoi effetti». Lo afferma, in una nota, l'Associazione Stampa Sarda, secondo la quale «a meritare una riflessione è anche il fatto che tale acquisizione sia avvenuta attraverso un'asta giudiziaria che in prima battuta non aveva visto alcun partecipante e in seconda uno soltanto».

I giornalisti e i tecnici, prosegue il sindacato regionale, «che ancora lavorano per Sardegna 1, e quelli che anni fa una insopportabile campagna di licenziamenti trasformò in disoccupati e creditori, oggi hanno in misura diversa tra loro motivo di sollievo, ma fino all'ultimo sono stati a un passo dal ritrovarsi nelle condizioni dei loro colleghi della tv gallurese 5 Stelle, spenta dai debiti senza che l'imprenditoria locale avesse lintuizione, l'orgoglio o il senso di responsabilità di scommettere su un rilancio».

Il sindacato dei giornalisti, conclude l'Assostampa, «non può sostituirsi al legislatore né all'imprenditoria: continuerà insieme ai propri iscritti a vigilare sulla completezza dell'informazione, sollecitando la Giunta regionale al confronto su una riforma della legge sull'editoria che valorizzi i passi avanti fatti nel campo dell'online e faciliti nell'interesse dei cittadini la composizione di un panorama informativo più ampio e ricco».

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