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Un momento della cerimonia di Siracusa
Un momento della cerimonia di Palermo
Associazioni 27 Gen 2020

Siracusa e Palermo, due iniziative in ricordo di Mario Francese

Il giornalista, siracusano di origini, fu ucciso dalla mafia nel capoluogo di regione il 26 gennaio 1979. Per primo raccontò la 'scalata' del clan dei 'corleonesi' di Riina al vertice di Cosa nostra in Sicilia. Aveva 54 anni.

«Un esempio vivo dell'impegno professionale che è senso civico». Con queste parole il prefetto di Siracusa, Giuseppina Scaduto, ha ricordato Mario Francese intervenendo alla cerimonia organizzata da Assostampa Siracusa nel giorno del 41esimo anniversario dell'omicidio all'interno del giardino dedicato al giornalista ucciso il 26 gennaio 1979. Il rappresentante di governo ha voluto condividere con i giornalisti siracusani l'invito a «dare al quadrato» in ogni ambito professionale. «Questo ha fatto Francese – ha concluso – e questo deve fare ognuno di noi».

Alla commemorazione erano presenti anche il questore, i comandanti provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Capitaneria di Porto Guardia Costiera, i volontari del presidio di Libera 'Mario Francese', i ragazzi della Consulta provinciale degli studenti. «A loro consegniamo questo esempio di onestà, integrità e impegno. Questa città guarda al futuro attraverso gli occhi e l'impegno di questi giovani. Ragazzi che mantengono la memoria e ne fanno patrimonio», ha sottolineato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

«Facciamo tesoro dalla nostra memoria per raccontare la nostra storia e il nostro impegno civile – ha detto Prospero Dente, segretario provinciale di Assostampa Siracusa –. Lo rinnoviamo ogni anno, nel nome di Mario Francese e di tutti i colleghi minacciati». La cerimonia si è conclusa con la consegna di una targa ai figli di Maria Francese, sorella del giornalista scomparsa lo scorso anno.

Sempre nel giorno dell'anniversario dell'omicidio, il sacrificio di Mario Francese è stato ricordato anche a Palermo con una cerimonia che si è svolta sul luogo dell'agguato, in viale Campania, su iniziativa del Gruppo siciliano dell'Unci.

Alla commemorazione palermitana erano presenti i figli del cronista ucciso, Massimo e Giulio, il sindaco Leoluca Orlando, il vice-prefetto vicario Daniela Lupo, il vice-questore vicario Andrea Lo Iacono, il comandante provinciale dell'Arma dei Carabinieri, generale Arturo Guarino, il tenente colonnello della Guardia di Finanza Luca Battella, il comandante della Polizia Municipale Vincenzo Messina.

«I cronisti siciliani si sono ritrovati ancora una volta in viale Campania, per celebrare un giornalista integerrimo e un uomo che non si è piegato alle logiche della mafia e dell'illegalità. Francese – ha detto il presidente dell'Unci Sicilia, Leone Zingales – è stato il primo cronista a raccontare la 'scalata' del clan dei 'corleonesi' di Riina al vertice di Cosa nostra in Sicilia in un periodo, la seconda metà degli anni '70, in cui gli inquirenti faticavano a ricostruire la mappa delle 'famiglie' mafiose. Mario Francese è caduto per una Sicilia migliore, per una società senza mafia». (Da: assostampasicilia.it)

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