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Vertenze 08 Giu 2007

Stato di agitazione alla Rai del Friuli Venezia Giulia La solidarietà dell’Assostampa e il sostegno del presidente della Regione Riccardo Illy

L'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia è al fianco dei colleghi della sede regionale Rai del Friuli Venezia Giulia, impegnati in una difficile vertenza con l'azienda e che hanno proclamato lo stato di agitazione. Una vertenza che si inserisce nella difficile situazione del servizio pubblico, che ha portato il sindacato dei giornalisti Rai a proclamare uno sciopero nazionale audio-video per il giorno 13 giugno.

L'Associazione della Stampa del Friuli Venezia Giulia è al fianco dei colleghi della sede regionale Rai del Friuli Venezia Giulia, impegnati in una difficile vertenza con l'azienda e che hanno proclamato lo stato di agitazione. Una vertenza che si inserisce nella difficile situazione del servizio pubblico, che ha portato il sindacato dei giornalisti Rai a proclamare uno sciopero nazionale audio-video per il giorno 13 giugno.

Ma ecco il comunicato firmato congiuntamente dal Cdr e dalle Rsu della Rai regionale: "I lavoratori della sede Rai del Fvg hanno proclamato lo stato di agitazione per contrastare la decisione dell’Azienda di chiudere il reparto della squadra di riprese esterne “Esterna Due Trieste” (sul quale erano impegnati 10 dipendenti), squadra che per oltre 25 anni ha operato in tutto il Nord-Est, oltre che sull’intero territorio nazionale, per riprese di grandi eventi (Mondiali di Sci, Giro d’Italia, Gran Premio di Formula Uno, Mostra del Cinema di Venezia, per citare solo gli ultimi). La squadra era impegnata anche a livello regionale per servizi giornalistici, produzione di programmi per il Fvg (anche a tutela delle lingue minoritarie). Ora i dieci lavoratori della squadra sono stati assegnati all’organico interno di sede. Una decisione, questa, che si prospetta come un’ulteriore riduzione di personale. Riduzione che si aggiunge a quella di una dozzina di unità già perse localmente lo scorso anno. Anche il sostegno espresso dal presidente della Regione Riccardo Illy con una lettera inviata al Presidente della RAI Claudio Petruccioli, in cui sottolineava l’esigenza per l’autonomia regionale e per la tutela delle lingue minoritarie di un adeguato mezzo mobile per le riprese televisive, è stato ignorato dall’Azienda. Le Rappresentanze Sindacali, nel ribadire il ruolo fondamentale del Servizio Pubblico in questa Regione, ritengono inaccettabile questa scelta, e fanno un appello a rappresentanze istituzionali e politiche per ripristinare le necessarie potenzialità produttive della sede Rai".

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