CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Cronaca 14 Gen 2007

Strage di Erba, il ministro Ferrero: "Subito una riflessione su media e immigrazione" Serventi: "Ferrero ha ragione, basta con i pregiudizi"

«Il danno che ha subito Azouz Marzouk è enorme. Purtroppo, temo che la stessa situazione si possa ripresentare con altri fatti di cronaca. Il punto è che i migranti sono presi in considerazione solo in casi eccezionali: o si tratta di assassini o di eroi. Invece in Italia vivono tre milioni di cittadini stranieri che studiano o lavorano ma sono invisibili». Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero riflette sul sito di Articolo21 sulla strage di Erba e sul ruolo dell'informazione

«Il danno che ha subito Azouz Marzouk è enorme. Purtroppo, temo che la stessa situazione si possa ripresentare con altri fatti di cronaca. Il punto è che i migranti sono presi in considerazione solo in casi eccezionali: o si tratta di assassini o di eroi. Invece in Italia vivono tre milioni di cittadini stranieri che studiano o lavorano ma sono invisibili». Il ministro della Solidarietà sociale Paolo Ferrero riflette sul sito di Articolo21 sulla strage di Erba e sul ruolo dell'informazione

«In tutta onestà - prosegue Ferrero - non ho visto le reazioni che questo caso avrebbe dovuto provocare. Proprio per questo mi sembra più che urgente sollevare la questione. Il caso di Erba è emblematico, sotto tutti gli aspetti. Sono convinto che ormai siamo arrivati ad un punto di guardia. Occorre intervenire sul serio, riaprire la nostra agenda politica e puntare non solo su temi economici ma anche e soprattutto sociali». «Traiamo una lezione dalla sofferenza terribile della strage di Erba per avviare una discussione seria e aperta. Non condanniamo una seconda volta Azouz Marzouk, il cittadino tunisino che è stato ingiustamente accusato di aver massacrato la sua famiglia». È il parere di Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo21. «Sarebbe molto utile - afferma Giulietti - se nei prossimi giorni le associazioni professionali e sindacali dei giornalisti volessero programmare una grande riunione per discutere sul rapporto fra società multietnica e mondo dell'informazione». «Bisogna riuscire a comprendere - ha concluso il portavoce di Articolo21 - quali meccanismi e quali distorsioni abbiano portato, nell'immediato, a titolare nello stesso modo ed impostare molti pezzi secondo un copione che appare quasi preconfezionato». (Adnkronos) "Sono d'accordo con il ministro Ferrero". Paolo Serventi Longhi, segretario della Federazione nazionaledella Stampa (Fnsi), risponde cosi' alla lettera aperta agli organi di informazione, con cui il ministro per la Solidarieta' sociale chiede "un surplus di riflessione" su come e' stato affrontato dalla stampa il massacro di Erba ed, in particolare, il caso del giovane tunisino Azouz Marzouk, marito e padre di due delle vittime. "Ho gia' espresso preoccupazione per questa vicenda- va avanti Serventi Longhi- ed ho invitato i media ad un grande senso di responsabilita'. Bisogna verificare sempre le informazioni che trapelano dalla polizia, dai carabinieri, dagli uffici giudiziari". L'obiettivo, osserva il segretario dell'Fnsi, "e' evitare di fare informazione con il velo del pregiudizio nei confronti di un extracomunitario ed ex carcerato" come Marzouk. "I cittadini- ricorda, infine, Serventi Longhi- hanno diritto alla presunzione di innocenza, fino a prova contraria". (Dire)

@fnsisocial

Articoli correlati