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Da sinistra: Daniele Macheda, Giuseppe Giulietti, Floriana Bulfon e Gianpiero Cioffredi
Giudiziaria 10 Gen 2023

Aggressione a Floriana Bulfon e Piergiorgio Giacovazzo, la Fnsi parte civile

Al via il processo a carico di quattro esponenti della famiglia Casamonica chiamati a rispondere delle violenze e minacce perpetrate nei confronti dei due giornalisti il 17 luglio 2018 durante un'operazione di polizia giudiziaria. In aula anche il presidente Giulietti e il segretario dell'Usigrai, Daniele Macheda.

Al via a Roma, martedì 10 gennaio 2023, il processo a carico di quattro esponenti della famiglia Casamonica chiamati a rispondere delle violenze e minacce perpetrate nei confronti dei giornalisti Floriana Bulfon di Repubblica e Piergiorgio Giacovazzo del Tg2 il 17 luglio 2018, mentre i due cronisti, insieme con due operatori di ripresa, erano impegnati a documentare un'operazione di polizia giudiziaria che portò a numerosi arresti nel quartiere romano di Porta Furba.

Insieme con quella dei due cronisti, il Tribunale ha ammesso la costituzione di parte civile della Federazione nazionale della Stampa italiana e della Rai. Tutte le parti civili sono rappresentate in giudizio dall'avvocato Giulio Vasaturo.

Presenti in aula, al fianco dei colleghi, il presidente della Fnsi Giuseppe Giulietti, il segretario dell'Usigrai Daniele Macheda e il presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi.

«È un dovere essere qui a nome di tutti i giornalisti della Rai e nell'interesse del servizio di informazione pubblico», ha rilevato il segretario dell'Usigrai, Macheda.

«Colpire e intimidire il lavoro dei giornalisti significa aggredire il diritto dei cittadini ad essere informati, diritto che rappresenta un presidio insostituibile nella vita democratica di un Paese. Bisogna fermare la spirale di minacce contro i giornalisti che con la loro preziosa attività illuminano i territori nei quali il silenzio e l'opacità nutrono gli affari illeciti delle mafie», ha osservato Cioffredi.

«Chi colpisce un giornalista lede il diritto dei cittadini ad essere informati e l'articolo 21 della Costituzione, per questo la Fnsi è in tutti i processi in cui i cronisti sono parte offesa. Non smetteremo di difendere l'agibilità della professione e la democrazia», il commento del presidente Giulietti.

«Siamo stati aggrediti in una pubblica via della capitale di questo Paese, colpevoli di voler informare», ha detto, infine, Floriana Bulfon.

La prossima udienza è fissata per il 27 marzo 2023. Saranno ascoltati i vari testimoni dell'accusa.

@fnsisocial

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