Giungono nuove adesioni all'appello promosso, fra gli altri, dal fondatore di Libera contro le mafie, don Luigi Ciotti, e dal direttore di Libera Informazione, Lorenzo Frigerio, per rilanciare la 'scorta mediatica' ai giornalisti minacciati dalle mafie e 'illuminare' i territori infestati dal malaffare. Dopo i direttori di TgR e Rainews24, Vincenzo Morgante e Antonio Di Bella, hanno firmato la lettera aperta anche i direttori di Alto Adige e Trentino, Alberto Faustini, della Nuova Sardegna, Antonio Di Rosa e della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso, la presidente della Rai, Monica Maggioni, il direttore generale, Mario Orfeo, il direttore dell'Ansa, Luigi Contu, il direttore news di Tv2000, Lucio Brunelli, il direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, il direttore di Radio Radicale, Alessio Falconio, la direttrice di Rai Storia, Silvia Calandrelli, il direttore della rivista San Francesco, padre Enzo Fortunato.
Ecco cosa scrive il direttore Faustini ai promotori dell'iniziativa. «Avete ragione: la solidarietà non basta più. È un parola bella, una parola che rischia però d’essere vuota in un tempo, come quello che stiamo vivendo, nel quale troppe parole – spesso con perversa abilità – sono schiacciate da altre, rischiando dunque di perdere peso, valore, forza. Per questo ho deciso di pubblicare il vostro appello in prima pagina: sull'Alto Adige e sul Trentino. Per unire la mia voce alla vostra. Per mettere ancora una volta i miei giornali al servizio della verità e di chi ogni giorno rischia la vita prima per scoprirla e poi per raccontarla, per condividerla con lettori che hanno un bisogno sempre maggiore di profondità, di certezze, di libertà. Stare accanto a Paolo Borrometi e ai tanti giornalisti che ogni giorno, a tutte le latitudini e in modi molto diversi fra loro, subiscono minacce, significa certo riportare al centro dell'agenda del Paese il tema della mafia, ma significa anche riflettere sul ruolo – che non solo la mafia calpesta – di ogni giornalista che con la schiena dritta racconta ogni giorno ai propri lettori la faccia di un Paese che tende troppo spesso a dimenticare, a chiudere un occhio, a considerare normale ciò che normale non è, a girarsi dall’altra parte. Nel nostro piccolo costruiremo dunque occasioni di sensibilizzazione: fra il 25 aprile e il primo di maggio, due date fortemente simboliche, ma anche nei giorni a venire. Finché avremo fiato per gridare, per indignarci, per tenere accesa la luce su ciò che ha nell’oscurità e nel silenzio due preziosi e temibili alleati».
Nell'appello, inviato da Fnsi e Cnog a tutti i direttori e direttrici di testate italiane, si chiede, tra l'altro, di riprendere le inchieste dei cronisti minacciati, di 'illuminare' i luoghi della mafia e del malaffare e di promuovere, nella settimana tra il 25 aprile il primo maggio, una campagna straordinaria per rimettere al centro dell'agenda politica e mediatica il tema del contrasto alle mafie e alla corruzione.
PER APPROFONDIRE
Di seguito l'elenco delle adesioni giunte sino a oggi. In calce il testo dell'appello. Per aderire basta inviare una mail a sito@fnsi.it o redazione@articolo21.info.
Prime adesioni:
Lirio Abbate, Michele Albanese, Monica Andolfatto, Federica Angeli, AntimafiaDuemila (Giorgio Bongiovanni, Lorenzo Baldo, Anna Petrozzi, Aaron Pettinari, Miriam Cuccu, Francesca Mondin, Monica Centofante, Maria Loi, Silvia Cordella, Emanuele Di Stefano), Alessandra Ballerini, Roberta Balzotti, Dario Barà, Stefano Barricelli, Attilio Bolzoni, Lucio Brunelli, Luigi Bruzzano, Floriana Bulfon, Silvia Calandrelli, Simona Cangelosi, Francesca Capovani, Michele Cassano, Maria Teresa Celotti, Rocco Cerone, Michele Cervo, Tiziana Ciavardini, Don Luigi Ciotti, Fabrizio Colarieti, Luigi Contu, Stefano Corradino, Nicole Corritore, Elisabetta Cosci, Donatella D'Acapito, Guido D'Ubaldo, Marina De Ghantuz Cubbe, Vania De Luca (Ucsi), Giuseppe De Tomaso, Giovanni Del Giaccio, Raffaella Della Morte, Maria Luigia De Stefano, Antonio Di Bella, Lavinia Di Gianvito, Alfredo Di Giovampaolo, Graziella Di Mambro, Salvatore Di Salvo (consigliere nazionale Ucsi e presidente provinciale Ucsi Siracusa), Maurizio Di Schino, Michelina Di Trani, Vittorio Di Trapani, Marco Durazzo, Alessio Falconio, Alberto Faustini, Fabrizio Feo, Vincenza Emira Festa, Ilaria Fevola, Mara Filippi Morrione, Caterina Fogliaroli, padre Enzo Fortunato, Lorenzo Frigerio, Tommaso Fulfaro, Lidia Galeazzo, Alessandro Galimberti (Unci), Alessandra Giacomucci, Carmela Giglio, Gian Mario Gillio, Giuseppe Giulietti, Antonio Gnoni, Marcello Greco, Annamaria Levorin, Roberta Lisi, Raffaele Lorusso, Daniele Macheda, Monica Maggioni, Giampiero Malagnino, Alessandra Mancuso, Massimo Marciano, Elisa Marincola (portavoce Articolo 21), Marilù Mastrogiovanni, Alessandro Martegani, Bepi Martellotta (presidente Assostampa Puglia), Mimmo Mazza, Maria Grazia Mazzola, Andrea Melodia, Giuseppe F. Mennella, Nadia Monetti, Roberto Monteforte, Vincenzo Morgante, Carlo Muscatello, Antonella Napoli, Mario Orfeo, Fabiana Pacella, Roberto Pacilio, Lazzaro Pappagallo (Segretario Associazione Stampa Romana), Renato Parascandolo, Ornella Petrucci, Francesca Pietrobelli, Jari Pilati, Nico Piro, Giorgio Pizzeghello,Tommaso Polidoro, Luca Ponzi, Ilaria Raffaele, Sigfrido Ranucci, Silvia Resta, Fabrizio Ricci, Andrea Riscassi, Giovanni Romano (Consigliere nazionale e revisore dei conti della Fnsi), Susi Ronchi, Antonio Rubino, Sandro Ruotolo, Francesca Sancin, Barbara Scaramucci, Roberta Secci, Roberta Serdoz, Rosa Maria Serrao (vicedirettore Desk), Claudio Silvestri, Paola Spadari, Alberto Spampinato, Francesco Strippoli, Marco Tarquinio, Terzobinario.it (il direttore e la Redazione), Giovanni Tizian, Laura Turriziani, Paola Venanzi, Carlo Verna, Imma Laura Viggiano, Vincenzo Vita; frati Basilica San Francesco di Assisi, Premio Roberto Morrione, Tavola della Pace.