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Il giornalista Pietro Comito (Foto: Facebook)
Minacce 20 Apr 2016

Calabria, fermato il boss che minacciò Pietro Comito. Parisi: «La giustizia ha fatto il suo corso»

Ventitré fermi: questo il bilancio dell'operazione “Costa Pulita” grazie alla quale sono stati assicurati «alle patrie galere criminali che, tra i tanti misfatti, si erano resi colpevoli anche delle minacce ad un giornalista, Pietro Comito». Commenta così la notizia del blitz il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, che nel ringraziare forze dell'ordine e magistratura manifesta al collega la propria «totale vicinanza».

«La giustizia, stavolta, ha fatto il suo corso, assicurando alle patrie galere criminali che, tra i tanti misfatti, si erano resi colpevoli anche delle minacce ad un giornalista, Pietro Comito, al quale erano state indirizzate parole di estrema violenza che non lasciavano spazio al dubbio circa le intenzioni dei mittenti». Commenta così la notizia dell’operazione “Costa Pulita”, che nella mattinata di oggi, mercoledì 20 aprile, ha portato al fermo di 23 persone, presunti boss e affiliati al clan dei Mancuso operante a Vibo Valentia e provincia, il segretario generale aggiunto della Fnsi e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, che manifesta, «oltre ad una sincera soddisfazione e al ringraziamento, che rivolgo ancora una volta alle forze dell’ordine e alla magistratura, la totale vicinanza al collega Pietro Comito: il suo lavoro è salvo e lui, da oggi, più tranquillo».
All’epoca delle minacce, Pietro Comito, attualmente in servizio nell’emittente televisiva “LaC”, era caposervizio della redazione di Vibo Valentia del quotidiano “Calabria Ora”: le pesanti intimidazioni arrivarono dal boss Antonino Accorinti dopo le sue inchieste sulla ‘ndrangheta nel vibonese. 
(Da giornalistitalia.it - foto: Facebook)

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