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Gruppi di Specializzazione 31 Mag 2006

Calciopoli, Gruppo emiliano romagnolo giornalisti sportivi: “Nell’Ussi manca la necessaria collegialità”

Il Consiglio direttivo del GERGS (Gruppo emiliano romagnolo giornalisti sportivi), riunito a Bologna il 24 maggio 2006, nell'esaminare le vicende che stanno coinvolgendo il calcio italiano e la nostra categoria, intende esprimersi sui seguenti punti:

Il Consiglio direttivo del GERGS (Gruppo emiliano romagnolo giornalisti sportivi), riunito a Bologna il 24 maggio 2006, nell'esaminare le vicende che stanno coinvolgendo il calcio italiano e la nostra categoria, intende esprimersi sui seguenti punti:

1. lo sconvolgimento che sta subendo il mondo dello sport italiano impone una riflessione profonda alla categoria, che deve trarre da tutto ciò energia per recuperare appieno il proprio senso etico, escludendo dal proprio ambito, con rispetto del garantismo ma senza difese corporative che oggi suonano incomprensibili e assurde, chi risultasse inequivocabilmente coinvolto nella " cupola " che governava il calcio e lo sport; 2. in quest'ottica, la decisione della Presidenza dell'USSI, sollecitata, tra gli altri, dal Vice Presidente Vicario Ercole Spallanzani, di costituirsi parte civile nei confronti di chi organizzava il sorteggio arbitrale, cui l'USSI ha partecipato nelle stagioni scorse, poteva essere più tempestiva ma è stata comunque apprezzabile. Peraltro i buoni risultati raggiunti sono stati in parte vanificati dalle polemiche interne ed esterne relative al comunicato partorito dalla Presidenza di Milano di venerdì, cui abbiamo assistito sconcertati; 3. I centri di potere sportivo, con particolare a riferimento a CONI, Federazioni e loro articolazioni e Leghe, e gli Enti Istituzionali (Governo, Regioni, Province, Comuni, Quartieri, ecc. ) sono nostre controparti, con essi si collabora per lo stretto indispensabile, rigorosamente finalizzato all'espletamento del lavoro professionale, e si evitano tassativamente rapporti che potrebbero ritorcersi contro la categoria. 4. Proprio il dibattito, degenerato in scontro, all'interno della Presidenza, relativo alle responsabilità di designare i colleghi presenti al sorteggio arbitrale, ha fatto nuovamente emergere la diversa visione sulla collegialità nella gestione dell'Unione. Ciò non riguarda i rapporti tra il centro e la periferia, ma la politica dell'USSI nazionale, che ha certo fatto cose importanti in questi anni ma che non è riuscita a cementare un sentimento unitario all'interno del gruppo dirigente, nonostante i cambiamenti avvenuti di persone tra il " Capone 1 " e il " Capone 2 ". 5. Le annunciate dimissioni del Presidente ( del quale il nostro Gruppo avrebbe ritenuta opportuna una immediata autosospensione, come capitato in altri ambiti sportivi e sollecitato da Federstampa) e di almeno un consigliere sono un'occasione importante di chiarimento interno. Auspichiamo che l'USSI metta sé stessa in condizione di agire come una squadra nel rispetto di un' assoluta trasparenza. Il consiglio direttivo del Gruppo E.R. Giornalisti Sportivi

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