CERCA
Cerca nelle notizie
Dal
Al
Cerca nel sito
Parlamento 12 Mag 2008

Caso Schifani-Travaglio e questione del rinnovo del Cda della Rai: arriva lo stop del Partito Democratico

''Essere una opposizione propositiva non significa che non contrasteremo con fermezza i provvedimenti del governo che non condividiamo''. Questa frase di Walter Veltroni spiega la scommessa del Pd sul governo ombra, che si e' riunito oggi per la prima volta e che nelle intenzioni del segretario dovra' condurre il Pd fuori da una logica di sola contrapposizione a Berlusconi, ma non per questo verso un'atteggiamento da ''opposizione di sua Maesta'''. E la prima prova si e' vista con lo stop di Veltroni sulla questione nomine Rai

''Essere una opposizione propositiva non significa che non contrasteremo con fermezza i provvedimenti del governo che non condividiamo''. Questa frase di Walter Veltroni spiega la scommessa del Pd sul governo ombra, che si e' riunito oggi per la prima volta e che nelle intenzioni del segretario dovra' condurre il Pd fuori da una logica di sola contrapposizione a Berlusconi, ma non per questo verso un'atteggiamento da ''opposizione di sua Maesta'''. E la prima prova si e' vista con lo stop di Veltroni sulla questione nomine Rai

La prima riunione dello ''shadow cabinet'', tenutasi nella sede del gruppo parlamentare del Pd alla Camera, si e' svolta esattamente come una seduta del governo ufficiale; e infatti sono state affrontate le urgenze del Paese, come la questione della sicurezza e la crisi libanese, con delle relazioni dei ministri ombra dell'Interno Marco Minniti, degli Esteri Piero Fassino e della Difesa Roberta Pinotti. Non si tratta di scimmiottare il vero esecutivo, ha insistito Veltroni, ma di entrare in una cultura di governo: il Pd non deve limitarsi al ''niet'' al centrodestra, ma essere in grado di dare al Paese risposte alternative. ''Siamo pronti al dialogo sulle riforme istituzionali - ha spiegato Ermete Realacci, ministro ombra dell'Ambiente - anche a dire di si' su quei provvedimenti che ci convincono, ma ci opporremo a quelli su cui non siamo d'accordo''. Insomma, il governo-ombra, e lo ha detto anche Veltroni, non prelude a ''un'opposizione di sua Maesta'''. La prima prova si e' avuta subito, con una relazione del ministro ombra delle Comunicazioni Giovanna Melandri su un tema caldo per il Pd: la Rai. E la sua posizione e' stata poi ripresa alla fine del Consiglio-ombra da Veltroni, il quale ha detto che il Pd e' contrario a un rinnovo del Cda con i meccanismi della legge Gasparri. Veltroni ha rilanciato sia la propria proposta dell'amministratore unico, che il meccanismo proposto dal ddl Gentiloni. Insomma, uno stop al rinnovo del Cda di Viale Mazzini con il Pd che si appresta a dare battaglia. ''Non si approfitti del caso Travaglio - ha detto Marina Sereni, vicepresidente del gruppo alla Camera - per una resa dei conti alla Rai'' da parte del Pdl. Sul tema sicurezza-immigrazione, Minniti ha spiegato che il Pd attendera' le proposte del governo prima di avanzare le proprie, che poi sono quelle annunciate in campagna elettorale: certezza della pena, effettivita' delle espulsioni. ''Per ora dal centrodestra - ha detto - arrivano voci contraddittorie''. ''Vogliamo capire - ha ironizzato Lanfranco Tenaglia, ministro ombra della Giustizia - se vogliono davvero mettere in galera tutte le badanti moldave che lavorano nelle famiglie italiane, lasciando per strada i criminali''. Il governo ombra dovra' dunque raccordare le proposte politiche del Pd con l'attivita' parlamentare dei suoi deputati e senatori. Ma avra' anche una funzione di ''collegamento'' con la societa', ha detto Veltroni. Di qui la decisione di tenere il prossimo Consiglio dei ministri ombra a Milano; dopo la riunione, infatti, ci saranno incontri con le associazioni lombarde del mondo del lavoro e dell'impresa. Il governo ombra, cosi' come il nuovo coordinamento che sostituisce il 'caminetto' dovra' passare il vaglio, giovedi' pomeriggio, della direzione, l'organismo largo in cui siedono 150 esponenti del Pd, parlamentari e amministratori locali. Di fronte all'assenza di Massimo D'Alema, Arturo Parisi e Francesco Rutelli, dai due organismi nominati venerdi', Veltroni ha detto che ''nessuno e' stato escluso'' e ha assicurato che nel partito ci sara' il piu' ampio confronto. ''Se c'e' un momento in cui sentiamo il desiderio di ascoltare l'opinione di tutti - ha aggiunto - e' proprio questo''. (ANSA)

@fnsisocial

Articoli correlati