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Copyright, Fnsi: «No allo svuotamento della direttiva Ue»
Iniziative 14 Dic 2018

Copyright, Lorusso: «No allo svuotamento della direttiva Ue. Chi utilizza il lavoro dei giornalisti deve pagarne i diritti»

Il sindacato ha aderito alla campagna di mobilitazione promossa dalla Ifj per salvaguardare il testo originario approvato dall'europarlamento. «L'offensiva messa in atto dalle multinazionali del web va fermata», afferma il segretario generale Raffaele Lorusso.

La Federazione nazionale della Stampa italiana ha aderito alla campagna di mobilitazione promossa dalla Federazione internazionale dei giornalisti (Ifj) per evitare lo svuotamento della direttiva europea sul diritto d’autore, approvata dal parlamento di Strasburgo.

«L'offensiva messa in atto dalle multinazionali del web va fermata. Insieme con la Ifj e numerose associazioni di editori, artisti, professionisti, riteniamo che vada salvaguardato il testo originario della direttiva e il principio fondamentale in essa contenuto: l'utilizzo del lavoro altrui deve sempre comportare il pagamento di diritti ai proprietari dell'opera», afferma il segretario generale Raffaele Lorusso.

«Adesso che è ripreso il dialogo per l’attuazione della direttiva – prosegue Lorusso –, le lobby della rete sono tornate alla carica per cercare di escludere dalla tassazione gli estratti di articoli o servizi. I giganti del web vogliono essere liberi di saccheggiare i contenuti dei giornali, realizzando profitti elevati con la raccolta pubblicitaria e il traffico dei dati personali. È una situazione non più accettabile perché in questo modo si danneggiano le imprese che investono nell'informazione e i giornalisti, che dalla riduzione dei fatturati e delle vendite hanno già subito conseguenze pesanti in termini di perdita di posti di lavoro».

Per questo, conclude il segretario Fnsi, «è auspicabile che i parlamentari italiani che hanno già sostenuto l'approvazione della direttiva ne impediscano adesso lo svuotamento e isolino coloro i quali, anche fra gli eletti italiani a Strasburgo, stanno lavorando per sabotarla al solo scopo di togliere risorse all'informazione professionale, come peraltro si sta cercando di fare in Italia, colpendo il pluralismo, i giornalisti e il diritto dei cittadini ad essere informati».

@fnsisocial

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