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Parlamento 05 Giu 2009

Ddl Alfano e diritto di cronaca: Fnsi in campo per blocco norme bavaglio. Appello al Presidente della Camera e ai capi gruppo.

“Una rappresentanza della Federazione della Stampa sarà presente martedì mattina davanti alla Camera, a chiusura della manifestazione romana organizza dall’Unione cronisti italiani e dall’Associazione Stampa Romana in dissenso con le pesanti limitazioni, le censure, le sanzioni ai giornalisti e agli editori in danno del diritto all’informazione sulle inchieste giudiziarie, ipotizzata dal ddl Alfano.

“Una rappresentanza della Federazione della Stampa sarà presente martedì mattina davanti alla Camera, a chiusura della manifestazione romana organizza dall’Unione cronisti italiani e dall’Associazione Stampa Romana in dissenso con le pesanti limitazioni, le censure, le sanzioni ai giornalisti e agli editori in danno del diritto all’informazione sulle inchieste giudiziarie, ipotizzata dal ddl Alfano.

La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa ritiene gli interventi proposti contrari al diritto dei cittadini a conoscere fatti giudiziari di rilevanza pubblica, che si vorrebbe invece oscurare per anni, favorendo con il silenzio coperture inaccettabili a vicende e personaggi che nel frattempo possono aver procurato danni irreparabili per la vita dei singoli e delle comunità. Se quel disegno legislativo fosse legge, per esempio, con ogni probabilità il padre dei bambini scomparsi e morti a Gravina sarebbe ancora in carcere ingiustamente (solo l’alta attenzione della stampa ha spinto per una rivisitazione delle indagini); di tante vicende di malasanità non si sarebbe saputo ancora nulla e nessuna correzione sarebbe stata introdotta; della truffe subite dai risparmiatori Parmalat ben poco sarebbe venuto a galla in tempo utile per tentare le azioni risarcitorie. Pochi esempi che nulla hanno a che vedere con l’invocazione della privacy quale motivo del provvedimento restrittivo del diritto di cronaca del ddl Alfano. Le norme ipotizzate sono oltretutto contrarie alla Convenzione Europea sui diritti dell’uomo. Eppure il Governo starebbe immaginando di porre la fiducia in Parlamento all’avvio del dibattito in aula alla Camera previsto per martedì 9 giugno. Una materia come questa, che riguarda i diritti fondamentali dei cittadini, dovrebbe essere trattata con il massimo e libero dibattito tra tutte le opinioni. La Federazione Nazionale della Stampa Italiana rivolge un appello al Presidente della Camera perché un uso della fiducia in questo caso impedirebbe qualsiasi opzione modificatrice e ancor più negherebbe la possibilità di espungere dal testo le norme che imbavagliano l’informazione. La Fnsi ha anche chiesto perciò di incontrare il Presidente Fini e i capi gruppo della Camera. Il Sindacato dei giornalisti infine è impegnato a mettere a punto un’iniziativa comune con la Federazione Italiana Editori Giornali (Fieg), a sostegno dell’autonomia e della libertà dell’informazione nel rispetto dei canoni deontologici, che nei prossimi giorni potrà diventare pubblica espressione di qualificazione civile della funzione della stampa”.

@fnsisocial

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