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Un momento del seminario
Associazioni 09 Ott 2019

Firenze, con i Carabinieri l'ultimo seminario di Ast e Prefettura. Focus sulle specialità  dell'Arma

La fluidità  dell'informazione, la competenza e la responsabilità  nel diffonderla sono stati fra i temi affrontati nel terzo e conclusivo corso di formazione organizzato dal sindacato regionale. Con il presidente Sandro Bennucci, fra gli altri, anche il sostituto procuratore generale, Luigi Bocciolini.

La fluidità dell'informazione, la competenza e la responsabilità nel diffonderla sono stati fra i temi affrontati nel terzo e conclusivo corso di formazione per giornalisti organizzato dall'Associazione Stampa Toscana e dalla Prefettura di Firenze. Protagonista dell'appuntamento in Palazzo Medici Riccardi, l'Arma dei Carabinieri con le sue specialità. All'incontro ha partecipato anche il sostituto procuratore generale di Firenze, Luigi Bocciolini, che, stimolato dalle domande dei giornalisti, ha voluto precisare il ruolo della magistratura talvolta 'accusata' di rimettere troppo facilmente in libertà persone tratte in arresto dai carabinieri o dalle altre forze di polizia: «È una lettura superficiale. Entrambi siamo servitori dello Stato e obbediamo alle leggi, anche quelle che possono determinare situazioni simili: il nodo della questione non siamo noi magistrati come non lo sono i carabinieri e le altre forze di polizia, ma il legislatore».

Il corso è stato aperto dal presidente dell'Associazione Stampa Toscana, Sandro Bennucci, dal capo di gabinetto della Prefettura Anna Chiti Batelli e dal comandante  provinciale di Firenze dei Carabinieri, colonnello Antonio Petti, mentre l'organizzazione dell'Arma per la gestione dei rapporti con i giornalisti è stata illustrata dal tenente colonnello Carmine Rosciano. Un sistema che fondamentalmente assicura un flusso continuo di informazioni ai media che, ha detto Amadore Agostini – giornalista e componente del Consiglio direttivo dell'Ast – hanno bisogno di sempre maggiori dettagli, per dare conto in modo preciso e circostanziato ai cittadini di ciò che accade attorno a loro. Un'esigenza alla quale, ha commentato il colonnello Antonio Petti, è giusto rispondere ma nel rispetto della riservatezza delle indagini, violando la quale si potrebbe pregiudicare l'attività investigativa diretta dalla magistratura inquirente.

Il seminario si è poi sviluppato con focus sulle specialità dell'Arma e sulle loro caratteristiche nell'attività dei rapporti con la stampa. Si sono così succeduti gli interventi del colonnello Luigi Bartolozzi e del tenente colonnello Loriana Armellin  del Comando Gruppo carabinieri forestale, testimoni e protagonisti del recente passaggio del Corpo forestale dello Stato nei ranghi dell'Arma; del maggiore Lanfranco Disibio, comandante del Nucleo tutela patrimonio culturale, il cui ruolo è particolare in una regione ricca di tesori d'arte come la Toscana; del tenente colonnello Giuseppe Adinolfi, comandante del Gruppo tutela ambientale Di Roma, con la collaborazione dei maggiori Massimo Planera e Giovanni Diglio. Infine l'intervento del maggiore Pasqualina Frisio, comandante del Nucleo antisofisticazione e sanità, altri temi di grande interesse dei cittadini e dei lettori.

L'appello ai giornalisti da parte del tenente colonnello Adinolfi a nome del Nucleo tutela ambiente – ma che i colleghi hanno recepito come valido anche per le altre specialità  – è stato quello di rivolgersi agli specialisti dell'Arma non solo per avere informazioni su operazioni, emergenze ed inchieste ma anche come 'consulenti' sulle specifiche tematiche, in modo da contribuire a mettere in grado i giornalisti di orientarsi al meglio anche nel complesso apparato normativo che regola questi particolari settori. (Da Assostampa.org)

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